Il boss G. Di Salvo ed il forestale D.co Bruno assolti dal reato di corruzione, perchè prescritto

Il boss G. Di Salvo ed il forestale D.co Bruno assolti dal reato di corruzione, perchè prescritto

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Gli inquirenti avevano raccolto le prove del reato di corruzione che era stato consumato dal capofamiglia bagherese Gino Di Salvo, 73 anni, arrestato nel 2012 nell'operazione Argo e successivamente condannato e dal forestale Domenico Bruno, 54 anni.

Lo riporta il 'Giornale di Sicilia' di oggi in un articolo firmato da Riccardo Arena.

C'erano le prove documentate, intercettazioni e riprese, che Di Salvo aveva dato mille euro a Bruno per 'chiudere un occhio' su una irregolarità urbanistica di una villetta che stava realizzando a Casteldaccia, in via Consolare.

Addirittura c'è l'intercettazione in cui si sente il Di Salvo lamentarsi con un interlocutore che quei tre gli 'avevano fregato mille euro': l'episodio corruttivo era accaduto l'8 gennaio del 2010, ma la Procura aveva presentato la richiesta di rinvio a giudizio solo il 26 gennaio scorso, a distanza quindi di più di sei anni dai fatti, allorchè era già scattata la prescrizione.

Peraltro la legge che per questo tipo di reato allungava i termini di prescrizione fu approvata solo successivamente nel 2012.

Gli avvocati difensori degli imputati, Carmelo Franco per Domenico Bruno e Claudio Gallina Montana per Gino Di Salvo, hanno avuto buon gioco a chiedere l'assoluzione dei loro assistiti, ed il GUP Piero Castiglia non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione ed assolvere i due.