L'AMIA, che si era impegnata con il presidente della Provincia Gioavnni Avanti a ridurre la pressione per il rientro delle somme dovute dal Consorzio, ha invece chiesto il pignoramento e la vendita di 40 mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti e che erano stati dati in garanzia del debito dal COINRES.
La notizia viene data in un articolo di oggi della "Sicilia" di Catania, a firma di Michele Guccione: questa "riapertura" delle ostilità dell'AMIA viene attribuita ai difficili rapporti politici di questo periodo tra PDL, MPA e UDC al Comune e alla Provincia di Palermo.
Nella realtà , non è stato l' AMIA a chiedere direttamente il pignoramento, ma la società Unicredit Factoring, cui l'AMIA aveva "girato" il credito vantato nei confronti del COINRES.
La procedura, come riferisce l'estensore dell'articolo, è stata attivata presso il Tribunale di Corleone, sezione staccata di Bolognetta.
A fronte di un credito dell'AMIA nei confronti del COINRES di 7.000.000 di Euro, i mezzi sono iscritti in bilancio per un valore di 990.000 Euro.
Tra l'altro, non è stato possibile notificare il provvedimento al legale rappresentante, in quanto il Presidente G.Cannizzaro e il vicepresidente S. Badami sono dimissionari.
Nell'articolo si lascia chiaramente intendere come l'anticipazione dei tre milioni, deliberata dalla regione e prelevata dal fondo di rotazione per i Comuni, si potrebbe esaurire molto rapidamente.
