"A Fernando Pimentel volevo bene come un fratello, non gli avrei fatto del male": è questa secondo quanto riporta il Giorale di Sicilia' di oggi la linea difensiva sulla quale si è arroccato Pietro Scaduto imputato assieme al fratello Salvatore dell'omicidio dei due narcotrafficanti ispano-canadesi
(allora residenti a Bagheria), uccisi e poi bruciati in contrada Fiorilli a Casteldaccia.
Era stato il pentito Giuseppe Carbone a rivelare i retroscena del duplice omicidio ed a consentire il ritrovamento dei cadaveri.
I fratelli che hanno sempre respinto l'accusa sotengono che a spingere Carbone ad accusarli sarebbe stata una questione di donne. Al tempo Carbone aveva fatto una ricostruzione estremamente minuziosa dell'agguato, ed aveva raccontato tutti i dettagli subito dopo l'arresto.