Brevi

Anapi Pesca diventa membro del Consiglio Consultivo Regionale del Mediterraneo.
Finalmente, dopo essere stata osteggiata per anni dalla presidenza italiana il nuovo Presidente Mr.Mourad Kahoul, francese, firma l'ammissione di Anapi Pesca all'organismo promosso dalla Commissione Europea per le consultazioni della Pesca nel Mediterraneo. Una grande soddisfazione espressa da Ivan Corea a nome dell'Associazione che rappresenta migliaia di operatori della piccola pesca e ne tutela gli interessi.

Non cedono i part time: una robusta delegazione, oltre una trentina, assieme ai rappresentanti sindacali ha deciso di trascorrere l'intera notte all'interno della sala giunta, per far cogliere agli amministratori la situazione di grave disagio e la fermezza con cui si intendono portare avanti le legittime rivendicazioni relative all' incremento delle ore di lavoro.

Esprimo il mio cordoglio per la prematura scomparsa di una cosi eccellente personalità!
Non dimenticherò mai una sua frase dettami all'Università un mattino d'esame... "te susere e cincu imatina" ","ia avanti e u scecco arreri" perchè io ero arrivata in ritardo all'appello......un grande!
Grazie anche quando lo temevo......

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 6 Novembre a Bastia Umbra, in occasione della Convention Nazionale di Generazione Italia, è stato presentato il Manifesto per l'Italia.

Noi amiamo l'Italia, questo è l'incipit del manifesto e allo stesso tempo del nostro impegno politico. Un impegno rivolto ad una Italia che non ci piace più, o almeno non così, un'Italia che vorremmo più "protagonista e competitiva nel
mondo", "intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie". Un' Italia dove la meritocrazia non sia solamente uno slogan da campagna elettorale, ma un modus operandi costante. Sogniamo un'Italia che rispetti la propria storia, la propria cultura, ma che allo stesso tempo sia attenta ai grandi cambiamenti che investono la società. Un'Italia "cosciente della funzione educativa e sociale della famiglia", "un'Italia che difenda e valorizzi il suo straordinario patrimonio culturale e storico". Sogniamo un'Italia che investa sui giovani, sull'università e sulla ricerca, un'Italia severa con chi viola le leggi, sicura per i cittadini, Un'Italia in cui la politica non sia solo scontro e propaganda, ma si ispiri a valori e programmi per garantire l'interesse nazionale e il bene comune.

Questa è l'Italia che sogniamo e per costruire questo sogno abbiamo bisogno dell'impegno e delle idee di tutti i cittadini che insieme a noi vogliono contribuire a costruire un futuro di libertà per la nostra Italia.

Sabato 2O e Domenica 21, sarà allestito un gazebo a Piazza Madre, dove dalle ore 16:00 alle 20:00 di Sabato e dalle 09:00 alle 19:00 di Domenica sarà possibile sottoscrivere il "Manifesto per l'Italia" e aderire a Futuro e Libertà.

Il Responsabile
Arena Antonino

Noi amiamo l'Italia, la nostra Patria e la vogliamo orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente; una Nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità.

Noi vogliamo un'Italia in cui i cittadini che fanno il loro dovere godano di diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente, senza burocrazia e clientele.

Un'Italia protagonista e competitiva nel mondo, aperta al mercato e alla concorrenza. Un'Italia intransigente contro la corruzione e contro tutte le mafie, che promuova la legalità, l'etica pubblica e il senso civico.

Un'Italia del merito, senza privilegi, caste e rendite di posizione, dove tutti abbiano uguali opportunità e vengano premiati i più capaci.

Un'Italia solidale, attenta ai più deboli e agli anziani, fondata sulla sussidiarietà, che valorizzi l'associazionismo e il volontariato.

Un'Italia rispettosa della dignità di ogni persona, cosciente della funzione educativa e sociale della famiglia, garante dei diritti civili di ognuno.

Un'Italia che difenda e valorizzi l'ambiente, il paesaggio, le bellezze naturali, il suo straordinario patrimonio culturale e storico.

Un'Italia che rimetta in moto lo sviluppo economico puntando sulle imprese, sui giovani e sulle donne, sull'economia verde, sullo sviluppo della rete, un'Italia che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita.

Un'Italia che investa nella cultura, nella formazione e nella ricerca, nella scuola e nell'università: un'Italia che promuova l'innovazione, le infrastrutture immateriali e dove arte, cinema, musica e teatro siano motore della crescita.

Un'Italia severa con chi vìola le leggi, attenta alla sicurezza dei cittadini; un'Italia con un fisco equo, che sanzioni l'abusivismo e l'evasione fiscale, che combatta parassiti e furbi e premi la dignità del lavoro.

Un'Italia in cui la politica non sia solo scontro e propaganda, ma si ispiri a valori e programmi per garantire l'interesse nazionale e il bene comune.

Un'Italia che abbia un futuro di libertà.

La nostra Italia.

"Intendo esprimere la solidarità della Presidenza del Consiglio Comunale e dell'intera assemblea consiliare - che in merito alla valorizzazione del personale del nostro ente ha sempre preso posizioni chiare - ai lavoratori part time che in questi giorni sono in attesa di conoscere le determinazioni amministrative che li riguardano.

La dignità del lavoro è un valore assoluto sul quali si basa la vita e la libertà delle persone.

E' ora che si faccia chiarezza sulle reali disponibilità che si possono impiegare a favore dei nostri lavoratori e quindi sulle risorse sulle quali l'ammisitrazione attiva dovrà prendere le sue legittime decisioni".

Daniele Vella Presidente del Consiglio comunale di Bagheria

Fonte:  Sito Ufficiale del Comune

Fino a qualche giorno fa, "erga segretario comunale" la sentenza del CGA sul PRG valeva solo per chi aveva vinto il ricorso, ora apprendiamo da 1 solo dei legali incaricati che la sentenza del CGA vale e non solo per 1 persona ( sarebbe molto interessante sapere cosa ne pensino gli altri 2 avvocati di ciò), ma siccome ci sono discrasie il CGA dovrà rimangiarsi una sentenza, stante il fatto che autonomamente la giunta ritiene che nel "transiente" valga il prg 2002.

E' una posizione molto pericolosa:oggi e fino a prova contraria (revocazione CGA sempre che avvenga) il PRG 2002 è nullo per cui l'Amministrazione non puo' permettersi di ritenere qualcosa in difformità alla Legge e se cio' fosse "nel durante" avrebbe in ogni caso l'obligo di esitare negativamente i progetti presentati con il vecchio prg del 1976...;

E se il CGA non revoca nulla ?

Quanti soldi dovrà pagare l'Amministrazione ai cittadini a cui ha diniegato le autorizzazioni con il prg 76?

La situazione è molto complessa, la verità è che non si hanno le capacità di gestire una situazione che è scappata di mano e che si ritiene si possa risolvere mettendo solo toppe che faranno tendenza..ma il buco resta.

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