Avrebbe compiuto 89 anni il prossimo febbraio; malato da tempo è mancato la scorsa notte. Nino Cirrincione è stato uno di quei bagheresi che dell'impegno politico a fianco dei lavoratori ne aveva fatto la propria bandiera. Già durante il fascismo con Ignazio Butitta, Gino Lo Giudice, Agostino Martorana, Paolo Aiello "u siddunaru" faceva parte di quel gruppetto di coraggiosi, detti "i matriciani" (perchè si vedevano in piazza Madrice) , e che in tempi difficili leggevano e diffondevano i libri e il pensiero dei padri del socialismo.
Subito dopo la guerra fu tra gli artefici assiema a Peppino Speciale, a Masino Scaduto, a Peppino Tornatore, a Nino Gambino, a Mimmo e Ignazio Drago e a tanti, tanti altri, della costruzione della Camera del Lavoro e della sezione del Partito Comunista di Bagheria di cui fu, a cavallo degli anni cinquanta, e per tanti anni segretario.
La perdita della moglie, l'adorata Pinuccia, qualche anno fa lo aveva gettato nello sconforto, e negli ultimi tempi pur trovando rifugio nella composizione di poesia dialettale, settore in cui aveva mietuto significativi riconoscimenti, in concomitanza anche dei problemi di salute, si era intristito.
I funerali si svolgeranno Lunedì 17 gennaio alle ore 15.30 , nella Chiesa di San Giovanni Bosco, (prolung. di Via Dante).
Ai figli Enzo e Giovanni, alle nuore, al nipote e alle nipoti va il sincero e affettuoso cordoglio di Bagherianews e di Angelo Gargano in particolare che Nino Cirrincione conobbe, e di cui ebbe modo di apprezzarne, ricambiato, le doti politiche e umane.