La putìa di Buttitta si trovava infatti in pieno stratuneddu, nei pressi della piazza Madrice, "sutta l'arcu".
Ad inaugurare la riapertura della putìa saranno il sindaco Biagio Sciortino, l'assessore alla Cultura Emanuele Tornatore, la famiglia Buttitta: i figli Nino, Flora e Aurora; i nipoti Ignazio, Nara ed Emanuele, ed il maestro Carlo Puleo, autore delle della mostra fotografica "Ignazio Buttitta. Viaggio nella memoria" allestita all'interno della bottega attraverso un'accurata selezione di scatti che ritraggono il poeta a Bagheria, tra i baharioti, nella putìa.
La mostra - già riproposta altre volte a Bagheria, a Palermo, a Partanna - raccoglie solo una parte dell'innumerevole quantità di scatti con cui Puleo ha immortalato Buttitta accompagnandolo, negli anni, ai suoi recital e ai suoi incontri culturali.
Nel corso della cerimonia di inaugurazione è prevista anche un'esibizione del cantastorie, nonché ideatore e curatore dell'evento, Paolo Zarcone e del chitarrista Francesco Maria Martorana; il poeta bagherese Nino Lo Piparo reciterà, invece, alcuni suoi versi dedicati a Ignazio Buttitta."
La putìa sarà visitabile dal 15 al 29 maggio, tutti i giorni, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, La mostra fotografica rimarrà in mostra fino a domenica 29 maggio.
Per i baharioti Buttitta era Gnaziu 'u marfitanu: commerciante in alimentari, salumiere, cascavaddaru nato nel 1899 - nella putìa ci lavora sin da adolescente fino all'epoca del fascismo e alla Seconda Guerra Mondiale, quando emigra in Lombardia.
La riapre negli anni '50, ritornato dal nord, ma non ci lavora a tempo pieno, lasciandone la gestione alla moglie e alla sorella di lei: la signora Angelina e la signora Pina. Quest'ultima, dagli anni '60 la gestiste individualmente - coadiuvata per anni dal salumiere zzu Ntoniu - fino alla metà degli anni '90, quando la putìa chiude definitivamente.
"Luogo di commercio e di incontro, centro di relazioni e di cultura: questo rappresenta la putìa di Ignazio Buttitta, dove l'odore pregnante dei formaggi si fondeva al chiacchericcio dello stratuneddu e ai versi taglienti del poeta-commerciante" - spiega l'assessore Emanuele Torantore.
"Ho voluto fortemente che la putìa di Ignazio Buttitta venisse riaperta per il semplice motivo che essa ci racconta le storie, i volti e l'identità di questa nostra città".
L'assessore ed il Sindaco Sciortino ringraziano la famiglia Buttitta, i figli del poeta e i nipoti per la disponibilità e la fiducia. Un grazie anche alla Fondazione Buttitta che ha accompagnato l'amministrazione comunale in questo percorso.
L'assessore Tornatore tiene a ringraziare anche i tanti volontari che hanno respo possibile l'iniziativa: "Paolo, Ignazio, Peppe, Mariano, Vincenzo, Francesco, Giusy, Silvia, Francesca, Bernardo, Nino, Concetta, Salvatore, Enzo e Piero, il cui contributo è stato determinante per il ripristino della struttura. Infine un ringraziamento al maestro Carlo Puleo per il suo sostegno e per i suoi scatti che ci raccontano di Buttitta e di Bagheria!"
Fonte Ufficio Stampa del Comune di Bagheria
Marina Mancini