Brevi

l tradizionale ponte di ferragosto quest’anno vedrà impegnate in stretta sinergia le Forze dell’Ordine.

In particolare le Forze di Polizia e la Guardia Costiera realizzeranno una attività repressiva e preventiva per le condotte illecite che pongono in pericolo la sicurezza della navigazione in mare e la fruizione delle spiagge: installazione di tende e attrezzi da campeggio, parcheggi abusivi e accensione di fuochi.

Particolare attenzione verrà data al controllo del falò che rischiano di diventare una vera emergenza complice la calura estiva ed il clima particolarmente torrido.

E’ consuetudine del litorale palermitano aspettare il ferragosto con l’accensione di falò in spiaggia. Questo rituale è vietato dal codice della navigazione all’art 1169 (prevista una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.032.00 a euro 6.197.00) e dall’ordinanza sulla sicurezza balneare emanata dal circomare di Palermo

Nonostante i divieti, molti non si sottraggono a recarsi in spiaggia per accendere fuochi intorno ai quali, cantare e ballare.

Come ogni anno, però, la tradizione popolare rischia di trascendere e da squisito momento di aggregazione può diventare pericolosa per l’accensione di fuochi poi ingovernabili.

Pertanto fin dal pomeriggio di giorno 14 agosto verranno effettuati specifici servizi di controllo con il contributo di mezzi navali e degli elicotteri che da mare e da terra raccorderanno gli interventi in casi di emergenza.

 

Fonte  Ufficio Stampa Provinciale dei Carabinieri

Un uomo di 70 anni è stato ritrovato sabato pomeriggio senza vita nella poltrona del cinema Orfeo, in via Maqueda nei pressi della Stazione centrale, un locale cinematografico dove si proiettano solitamente film a luci rosse.

I poliziotti erano stati chiamati dai gestori del locale che avevano, al momento in cui si erano riaccese le luci in sala, ritrovato l'uomo esanime.

Nessuna testimonianza su come fosse morto l'uomo perchè gli altri spettatori prima dell'arrivo della Polizia si erano dileguati: nella tasca dell'uomo sarebbe stata trovata una confezione di Viagra. 

La morte sarebbe sopravvenuta per un attacco cardiaco, e pare che l'uomo fosse già sofferente di cuore.

Il magistrato di turno, Roberto Tartaglia, non ha ritenuto opportuno stante di dover disporre l'autopsia per accertare le cause della morte.

Il locale è rimasto chiuso per un paio d'ore e naturalmente i curiosi si sono affollati davanti al cinema al momento della rimozione della salma.

Il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, a conclusione dei festeggiamenti in onore del Santo patrono, compiaciuto per il bilancio positivo dei festeggiamenti, intende ringraziare ancora una volta e anche attraverso gli organi di stampa ed il sito web comunale tutti coloro che hanno collaborato al buon esito della festa patronale,

In particolare Lo Meo ringrazia l’arciprete di Bagheria, padre Giovanni Lamendola, le congregazioni, tutti gli artisti, i commercianti ed i privati cittadini che hanno offerto volontariamente e con dedizione il loro contributo.

Un ringraziamento particolare aggiunge il sindaco - a chi si è fortemente prodigato per la riuscita dell’evento: all’assessore Francesco Cirafici e ad Enzo Di Liberto per il grande apporto ed abnegazione, sono consapevole che il suo contributo è stato determinante”.

 

Un paio d'ore fa il fumo  e le fiamme sono tornate a levarsi alte da Cozzo San Pietro: tra i primi a rendersi conto che c'era un incendio il sindaco Lo Meo, che si trovava di passaggio nella zona e che ha subito lanciato l'allarme, e per fortuna nel giro di mezz'ora l'ncendio, considerato anche che il vento stavolta non favoriva le fiamme, è stato domato con i mezzi e gli uomini della Forestale prontamente accorsi.

Il fuoco è stato appiccato stavolta non ai margini del complesso boscato come accaduto la volta scorsa, ma proprio all'interno, e si presume che sia doloso.

Stavolta la tempestività ha consentito di rifurre i danni al minimo, solo un paio di ettari la macchia e i pini andati distrutti.

Dai forestali e dagli esperti viene un appello: segnalare immediatamente ai numeri di emrgenza dei pompieri 115 e della Guardia Forestale 1515 la presenza di fuochi nelle zone boschive o di campagne.

Intervenire prontamente crea già i presupposti per potere contenere le fiamme e i conseguenti danni.

In riferimento alla lettera firmata da 16 consiglieri comunali che chiedono la sfiducia del presidente C. Vigilia e del vice presidente A. Scaduto, il movimento giovanile UDC, manifesta la propria solidarietà all’ufficio di presidenza, ed auspica, in virtù del buon operato svolt , un chiarimento politico tra tutti i gruppi consiliari.

La gente non si schifìa a toccare i cassonessti, ma si schifìa ad avvicinarsi ai cassonetti, considerando l'area antistante ai cassonetti è sudicia.

Ed ancora avete visto con quale delicatezza vengono svuotati i cassonetti ? E' inevitabile che si danneggino...

Per concludere gli orari è giusto rispettarli a patto e condizione che lo svuotamento sia effettuato giornalmente se no a che serve rispettare gli orari quando sono perennemente pieni !

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Un atto importante votato all'unanimità dal consiglio comunale di Casteldaccia, e cioè l'approvazione delle direttive generali che porteranno alla redazione del nuovo Piano regolatore generale.

Due le direttrici fondamentali come ci ha dichiarato il sindaco Giovanni Di Giacinto:" La necessità che si provveda al reperimento di aree per la creazione di strutture di servizi per una cittadina che negli aultimi dieci anni ha avuto uno sviluppo edilizio e demografico estremamente significativo, e la possibilità tra piccoli proprietari di aree di potersi "consorziare" per presentare piani di lottizzazione che prevedano la necessità di una estensione minima, che talvolta uil sidnaco proprietario non riesce a raggiungere."

"Un altro risultato - continua il sindaco - del quale sono particolarmente orgoglioso è un emendamento alle direttive approvato all'unanimità dal consiglio su mia proposta, che prevede  di destinare un'area di circa 25.000 in via Ugo La Malfa e che fu causa negli anni '80 di sanguinose faide mafiose, a Parco Urbano di Casteldaccia".

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