Sono sedici i consiglieri comunali che in un documento comune manifestano la loro sfiducia nei confronti della Presidenza del consiglio.
Questo il testo del documento diffuso:
Al Presidente del Consiglio Comunale
I sottoscritti consiglieri comunali
PREMESSO
- che nella seduta consiliare del 6.8.2012, avente ad oggetto l’approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo della S.R.R., durante la discussione generale, il consigliere D’Agati chiedeva la sospensiva dell’atto in discussione;
- che la Presidenza accoglieva la suddetta richiesta, affermando espressamente di applicare alla stessa il procedimento previsto dall’art. 47 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, secondo cui “prima che abbia inizio la discussione generale” può essere proposta questione pregiudiziale o sospensiva;
- che la suddetta disposizione non poteva trovare applicazione atteso che era stata già aperta la discussione generale;
- che, invero, la Presidenza avrebbe potuto applicare solamente l’art. 53 del suddetto regolamento, il quale prevede espressamente che “in qualsiasi momento della discussione …il consiglio può sospendere e rimettere all’esame delle commissioni consiliari competenti l’atto in discussione purchè ne rendano conto in una successiva seduta del consiglio e comunque entro 10 giorni”;
- che, stante la violazione marchiana commessa dalla Presidenza, diversi consiglieri di minoranza chiedevano di prendere la parola per richiamo al regolamento, al fine di ricondurre i lavori d’aula nell’alveo del rispetto del regolamento;
- che, inspiegabilmente, nonostante le reiterate richieste e proteste da parte dell’intera minoranza, la Presidenza, con un autentico colpo di mano, in spregio al regolamento ed alle comuni regole di democrazia, si rifiutava di concedere la parola ai consiglieri di minoranza, i quali erano costretti ad abbandonare l’aula per protesta e per non essere complici di una evidente violazione del regolamento, che avrebbe comportato la invalidità dell’atto;
- che la richiesta di sospensiva veniva accolta nella seduta consiliare del 7.8.2012, senza che la Presidenza ritenesse di rivedere la propria posizione autoritaria ed in spregio al regolamento;
- che appare evidente la violazione del Regolamento posta in essere dalla Presidenza, la quale, al solo fine di avallare la volontà del Sindaco e della sua maggioranza, ancora una volta non si è dimostrata imparziale e garante dei consiglieri di minoranza;
Tutto ciò premesso,
CHIEDONO
ai sensi dell’art. 53 del Regolamento, norma applicabile alla richiesta di sospensiva sopra descritta, di trasmettere gli atti alle Commissioni competenti e di convocare il consiglio comunale per la prosecuzione della discussione che dovrà svolgersi entro il termine di 10 giorni dalla data di approvazione della sospensione
EVIDENZIANO
di non sentirsi più rappresentati dal Presidente e dal VicePresidente del Consiglio, i quali non assicurano più il ruolo di indipendenza ed imparzialità
Sono sedici i consiglieri che sfiduciano la presidenza
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