Brevi

L’operazione di polizia che ha sgominato una banda di spacciatori che operavano

L’operazione di polizia che ha  sgominato una banda  di spacciatori che operavano nel pieno Centro di Casteldaccia , dimostra   come  il problema droga nonche’ lontano dai riflettori della cronaca,rimane drammatico e continua a costituire un serio pericolo soprattutto per le giovani generazioni.

Negli anni passati  questa  amministrazione aveva  provato a mantenere alta la ten-sione su questo drammatico problema ,organizzando numerosi eventi volti a sensi-bilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche.

Vertici con le forze dell’ordine sul problema dello spaccio nella fascia costiera in estate,pubblicazioni di manifesti che mostravano i terribili effetti delle droghe (“non uccidere il tuo cervello”),il patto con i comuni del comprensorio ,il convegno con il giornalista Davide Giacalone esperto dei problemi della tossicodipendenza,un incontro con i giovani sulle stragi del sabato sera. Purtroppo la tensione e l’attenzione e’ calata subito,ed oggi ci ritroviamo gli spacciatori sotto casa.

E’ necessaria una costante mobilitazione delle coscienze e la presa in carico del problema non solo delle forze dell’ordine e delle autorita’ politiche, ma anche e soprattutto da parte delle famiglie.L’esperienza insegna che basta poco a rovinare una vita,ma anche un solo ragazzo strappato alla droga rappresenta un successo straordinario.

 

Vincenzo Accurso

 

In merito alla notizia che è in corso da stamattina un’operazione antidroga da parte della compagnia dei Carabinieri di Bagheria che ha portato all’arresto di 6 persone, il sindaco Vincenzo Lo Meo con l’amministrazione comunale, il presidente del Consiglio comunale Caterina Vigilia insieme al Consiglio tutto.

Il sindaco in particolare dichiara: "Sono molto contento che venga fatto un controllo attento delle nostre zone. Lo spaccio nelle scuole è una grave piaga che va combattuta con ogni mezzo. Un particolare ringraziamento va ai Carabinieri della Compagnia di Bagheria".
 

Il capomafia Bernardo Provenzano è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Parma dopo essersi sentito male nel carcere della città emiliana in cui è detenuto in regime di 41 bis.

Lo s è appreso dai legali che oggi hanno partecipato all'udienza preliminare del procedimento sulla trattativa Stato-mafia in cui Provenzano è imputato di violenza a corpo politico dello Stato.

I difensori del boss denunciano da tempo le gravissime condizioni di salute del padrino di Corleone già finito in ospedale il mese scorso in seguito ad un malore.
 

Quattro giovani a bordo di una Citroen Saxo hanno sfondato il grosso cancello verde dell’ingresso laterale dell’NH hotel. Nel terribile impatto ’auto è andata distrutta e per estrarre i quattro dalla vettura sono intervenuti i Vigili del fuoco.

Due di loro un ragazzo di 15 anni e uno di 22 anni  si trovano ricoverati in gravissime condizioni uno al Civico e l'altro a Villa Sofia.

Indagini sono in corso da parte dei vigili urbani dell’infortunistica per cercare di ricostruire al dinamica. Si stanno eseguendo anche analisi per accertare se i giovanni fossero ubriachi o avessero assunto sostanze stupefacenti.

L’incidente è avvenuto alle due di notte e ancora stamattina era possibile vedere le tracce dello scontro.

Un'esplosione ha distrutto questa mattina il bancomat dell'ufficio postale di via Paolo Ferrari Orsi, nel quartiere Brancaccio, a Palermo.

Secondo gli inquirenti, l'esplosivo era stato piazzato ieri sera da alcuni rapinatori, ma non avrebbe funzionato.

Questa mattina, poco prima dell'apertura dell'ufficio, per cause ancora da accertare si e' verificata l'esplosione.

I locali erano ancora vuoti e nessuno e' rimasto ferito.
 

 

ansa.it

Aveva intestato una Porsche Cayenne Turbo. Eppure il ristorante di cui era titolare aveva presentato per il 2009 e 2010 dichiarazioni fiscali con un reddito pari ad 1 euro.

Miracolato o evasore ?

L'imprenditore, Vincenzo Favaloro, titolare de "La Corte dei Normanni" a Sferracavallo, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza

Ai clienti venivano rilasciati scontrini e ricevute fiscali che non venivano trascritti nella contabilità e quindi nella dichiarazione dei redditi.

Secondo le fiamme gialle il ristoratore, dal 2009 al 2011, ha nascosto all'erario oltre 1 milione di euro di ricavi e non versato imposte (Iva, Irap e Irpef) per quasi 200 mila euro.

È scattato il «sequestro preventivo per equivalente» dei beni intestati o comunque riconducibili al commerciante al fine di garantire il credito vantato dallo Stato.

I sigilli sono stati posti su tre autovetture.

Il legale di Favaloro, Fabrizio Biondo, sostiene che all'accertamento della Guardia di Finanza sono stati allegati dei prospetti contabili in cui sono state fatte rilevare delle spese, tenendo conto delle quali non vi sarebbe reato».

E poi aggiunge: «Di queste spese non si è potuto tenere conto in ragione di una particolare procedura di accertamento che i militari della guardia di finanza hanno utilizzato. Davanti al Tribunale faremo valere le nostre ragioni».

La Guardia di finanza dice evasore ed  ha denunciato l'imprenditore.

 

Altri articoli...