Era stato arrestato su ordine di cattura emesso dalla magistratura fiorentina con una accusa gravissima, supportata da ampi riscontri alle dichiarazioni dei pentiti, e fra questi Gaspare Spatuzza, di avere fornito il tritolo per le stragi di mafia del 1993.
Gli inquirenti in relazione all'attività del D'Amato (peraltro parente del mafioso Cosimo Lo Nigro) che, anche se pescatore solo occasionalmente, svolge attività che lo portano in contatto con il mondo della pesca, sospettano che abbia potuto fornire il tritolo anche per le stragi del 1992, in considerazione del fatto che spesso i pescatori trovano residuati bellici impigliati nelle reti.
Il Tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso della difesa con cui era stato chiesto l’annullamento del provvedimento restrittivo della libertà.
.L'avvocato Sinatra che difende il D'Amato ha sostenuto nel ricorso che l' esplosivo non sarebbe stato fornito dal D'Amato, e che in ogni caso non ne sarebbe stato al corrente dell'impiego, per cui decadrebbe l'accusa di mafia.
Resta in carcere Cosimo D'Amato accusato di avere fornito il tritolo per le stragi
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