Brevi

"Capisco le esigenze dei lavoratori, del Commissario del Coinres e dei sindaci, ma la l'emergenza rifiuti a Bagheria e nei comuni serviti dall'Ato4 rifiuti è ai limiti del collasso.

Le parti in causa facciano un atto di responsabilità e pensino in prima istanza alla salute dei cittadini”.

Il deputato M5S Salvatore Siragusa ha spezzato oggi una lancia a favore delle popolazioni di Bagheria e dei comuni vicini alla seduta della commissione lavoro all'Ars, riunita per discutere dei 190 dipendenti licenziati dal Coinres.
“Tutte le parti in causa – ha detto il deputato hanno il diritto di esporre al meglio le loro motivazioni, non vorrei, però, che rimanessero penalizzate quelle dei cittadini, costretti a vivere ormai in una situazione che sfiora l'emergenza sanitaria, con cumuli di rifiuti abbandonati dovunque e cassonetti dati alle fiamme ormai con preoccupante puntualità. Lo smaltimento rifiuti non deve essere in nessun caso trascurato”
 

Si sono concluse con il fermo di indiziato di delitto nei confronti di AMARASINGHE Asha Krisanthi Peper le attività di indagine, che hanno permesso di districare la vicenda relativa a madre e figlia singalesi che, intorno alle 14.30 di ieri, sono volate dal terzo piano di una palazzina al civico 24 di via Marinuzzi.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Piazza Verdi e della Stazione Scalo hanno sentito decine di testimoni per riuscire a ricostruire con chiarezza il quadro della vicenda, e fornire al sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Pierangelo PADOVA un quadro indiziario idoneo a sostenere un’accusa per tentato omicidio nei confronti della madre della piccola bambina di due anni e mezzo, volate dal terzo piano e miracolosamente sopravvissute alla caduta.

La vicenda, per come è stata ricostruita dai militari, si è consumata in pochi istanti durante i quali la Amarasinghe, già da tempo sofferente di crisi depressive, ha dapprima “fatto scappare” la propria figlia lanciandola dal balcone e poi l’ha seguita arrampicandosi sul parapetto e buttandosi nel vuoto, il tutto sotto gli occhi di vicini e passanti che, attirati dal primo tonfo, hanno visto la 35enne arrampicarsi sul balcone e gettarsi spontaneamente.

Le indagini dei militari non si sono fermate a ricostruire i tragici momenti a culmine della vicenda, ma hanno scavato nella vita della donna per meglio comprendere da che cosa fosse dovuta “scappare”.

Così, attraverso la voce di parenti ed amici, si è compreso che Amarasinghe, con regolare permesso di soggiorno in Italia, aveva da poco perso il proprio lavoro di collaboratrice domestica e, non potendosi più permettere un affitto, si era dovuta trasferire a casa della sorella.

La donna, che non riusciva più a trovare un lavoro, nell’ultimo periodo era sempre più assente, quasi evanescente, e continuava a ripetere di voler tornare nello Sri Lanka dove ha lasciato suo marito, la sua prima figlia sedicenne e sua madre, affetti dai quali non voleva più essere separata.

Ricostruito il quadro indiziario, i militari hanno fermato la donna che attualmente si trova sotto osservazione in ospedale, per le lesioni subite durante la caduta, ed hanno attivato il Tribunale dei Minorenni che dovrà occuparsi della piccola bambina ancora in prognosi riservata presso l’Ospedale dei Bambini “G. di Cristina”.

Palermo, 14 maggio 2013


 

Il consigliere Giovanni Amari fino ad oggi appartenente al gruppo "L'Altra Bagheria", in un documento inviato al presidente del Consiglio Caterina Vigilia e, per conoscenza, al sindaco Vincenzo Lo Meo, dichiara la sua indipendenza.

Fonte Ufficio Stampa del Comune di Bagheria

"Spiace constatare che talvolta si possano diffondere notizie non del tutto corrispondenti al vero” – esordisce così il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, a proposito del comunicato stampa diffuso dalla Cisl cittadina sul cimitero comunale.

Il camposanto infatti, nonostante abbia avuto un afflusso notevole, soprattutto negli ultimi tre giorni, a causa della festa della mamma, non versa nelle condizioni disastrose che sono state descritte nel comunicato e invito tutti ad andare a verificare con i propri occhi”.

Il responsabile dell’ufficio cimiteriale, Paolo Aiello, conferma infatti che si è verificato un unico disservizio e per una sola ora relativamente alla mancanza di acqua, problematica risolta tempestivamente con l’arrivo di un’autobotte comunale. I cestini poi che si andavano riempivano con il passare delle ore, di seguito venivano svuotati.

Quando stamattina ho saputo che te ne eri andata il pensiero è volato subito ai tuoi ragazzi, ai tuoi figli in primo luogo Giorgio, Elisa ed Eleonora e poi alle migliaia di bambine e bambini che si sono formate nella tua scuola, con la tua guida e la tua direzione e ai quali hai dato sempre, in ogni occasione opportunità formative, di crescita umana e culturale di grande livello qualitativo.

Non uno di meno” era veramente la tua filosofia professionale e hai lavorato tantissimo per combattere e contrastare ogni caso di dispersione scolastica, convinta com’eri che l’istruzione e la formazione sono le armi più forti e silenziose per educare uomini liberi.

Mi ha sempre colpito la passione e l’energia che mettevi nelle cose che facevi, perché amavi tantissimo questa meravigliosa ed unica professione anche quando la delusione era dietro l’angolo.

Ma non ti sei mai arresa, perché consideravi inaccettabile e rischiosa la perdita anche di una sola intelligenza.

Oggi la scuola siciliana perde un altro grande professionista e noi ci sentiamo un po’ più soli.

Ciao Gabriella.
                                           

Il Coordinatore della rete Bab el gherib
   Prof.ssa Vittoria Casa
 

Ma forse più che di miracolo si è trattato di una sistema di fili per stendere biancheria che si trovavano al piano inferiore e che hanno attenuato gli effetti della caduta.

L'unica certezza è che una mamma e la sua bimba di due anni, entrambe originarie dello Sri Lanka, sono volate giù e che sono state ricoverate ma non sono in pericolo di vita.

Ancora ignota la causa della duplice caduta dall'abitazione tra via Marinuzzi e via D'Ondes Reggio, nei pressi di corso Tukory, a Palermo.

La piccola è viva e non sarebbe in gravi condizioni, così come la madre. 

Anche se la vicenda è ancora confusa, c''è comunque chi racconta di avere visto per prima precipitare la bimba e poi la madre. Secondo alcune testimonianze dei vicini di casa, la donna, alzandosi da terra, avrebbe detto "è stato mio cognato".

Una ipotesi, tuttavia, che è ancora al vaglio dei carabinieri ma che non convice del tutto.  Altri testimoni, inoltre, smentiscono la presenza di una terza persona in casa al momento della caduta.

La donna di 37 anni è in stato confusionale, ma vigile, e si trova ricoverata all'ospedale Civico. La piccola, anch'essa cosciente, non sarebbe in pericolo di vita ma è comunque tenuta sotto controllo all'Ospedale dei bambini.

 In un secondo momento sono arrivate le testimonianze di alcuni familiari che hanno riferito che la donna, in Italia da sette anni, soffrirebbe di problemi psichici.

Il marito si trova a Colombo, capitale dello Sri Lanka, e lei vive a Palermo con la sorella e la famiglia di quest'ultima.

Sul posto è intervenuto personale della Compagnia Carabinieri Piazza Verdi e della Stazione Palermo Scalo, che stanno già sentendo testimoni, parenti e vicini di casa in grado di acquisire tanto più elementi e fare chiarezza sulla dispiacevole vicenda.

Domenica sera intorno alle ore 23 in via Aldo Moro, una Fiat Punto, C.S. di 45 anni il proprietario, ha preso fuoco andando completamente distrutta e annerendo il muro dell'abitazione accanto alla quale era stata posteggiata.

Il fuoco ha avuto origine dal vano motore: i vigili del Fuoco, intervenuti per spegnere le fiamme, non hanno trovato nelle vicinanze riscontri oggettivi che inducano a far pensare ad un incendio doloso.

E' stata presentata denuncia alla Polizia.

 

 

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