Chiuse le indagini si va nei prossimi giorni verso la richiesta di rinvio a giudizio per i 13 dipendenti regionali e per i due imprenditori che il 12 novembre scorso erano stati arrestati nell'ambito dell'operazione Iban, con l'accusa di avere trasferito sui propri conti correnti somme destinate al pagamento di altri beni o servizi forniti dall'amministrazione regionale.
Le accuse vanno dal peculato, alla truffa aggravata, dalla turbata libertà degli incanti al falso materiale e ideologico.
Per cinque degli imputati, Maria Antonella Cavalieri, Vito Di Pietra, Michele Ducato, Giuseppina Bonfardeci e Carmelo Zannelli era stata disposta la revoca del provvedimento di arresto a domicilio, essendo venute meno le esigenze cautelari, anche in considerazione del fatto che l'accusa consiste nell'avere incassato somme per ore di straordinario non prestate.