Brevi

Chiuse le indagini si va nei prossimi giorni verso la richiesta di rinvio a giudizio per i 13 dipendenti regionali e per i due imprenditori che il 12 novembre scorso erano stati arrestati nell'ambito dell'operazione Iban, con l'accusa di avere trasferito sui propri conti correnti somme destinate al pagamento di altri beni o servizi forniti dall'amministrazione regionale.

Le accuse vanno dal peculato, alla truffa aggravata, dalla turbata libertà degli incanti al falso materiale e ideologico.

Per cinque degli imputati, Maria Antonella Cavalieri, Vito Di Pietra, Michele Ducato, Giuseppina Bonfardeci e Carmelo Zannelli era stata disposta la revoca del provvedimento di arresto a domicilio, essendo venute meno le esigenze cautelari, anche in considerazione del fatto che l'accusa consiste nell'avere incassato somme per ore di straordinario non prestate.

 

A Bagheria stamattina alle 9.00 si sono insediati i due commissari regionali nominati dall'Assessorato regionale alla Funzione pubbica per verificare se esistono le condizioni di dissesto nelle finanze del Comune.

Ad accogliere i due funzionari, Angelo Sajieva, che fu già commissario straordinario ad Altavilla Milicia, e Carlo Turriciano,  c'erano il sindaco Vincenzo Lo Meo e l'assessore Antonio Scaduto.

Assente la segretaria, i due funzionari hanno preso contatto con il vicesegretario, Costantino Di Salvo e la repsonsabile del Settore Finanze e Tributi, Vincenza Guttuso.

Dalle 'credenziali' presentate al sindaco si evince che i due funzionari hanno il compito di effettuare una 'ispezione' cui conti del comune avviando anche una 'interlocuzione' con i responsabili dei vari settori.


"Cio' che sta accadendo in vista della nostra manifestazione e' davvero scandaloso. Di fatto il braccio armato della sinistra nelle istituzioni si e' mobilitato per impedirci di manifestare liberamente, e in modo del tutto pacifico, il nostro legittimo dissenso nei confronti dell'assassinio politico del Presidente Berlusconi.

Apprendiamo con sincera indignazione che alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine hanno rimosso preventivamente un cartello, impedendone, cosi', l'esposizione sotto Palazzo Grazioli. E, come se nn bastasse, i pullman di sostenitori di Forza Italia arrivati da tutto il Paese nella capitale per dare sostegno al nostro leader stanno incontrando innumerevoli impedimenti nel raggiungere il centro della citta'.

Memori delle vetrine rotte, delle bandiere bruciate e delle espressioni di odio che da sempre caratterizzano le manifestazioni della sinistra, stupisce che tanta rigorosa solerzia venga applicata, solo ed esclusivamente, al nostro partito, da sempre in prima linea per la difesa della legalita'.

Ci auguriamo, quindi, che al piu' presto sia fatta luce sull'accaduto e che non venga, in alcun modo, messo in discussione il nostro diritto, costituzionalmente garantito, a esprimere liberamente cio' che ne pensiamo della ferita alla democrazia che in queste ore si sta consumando al Senato". 

Dichiarazione rilasciata dall'on. Gabriella Giammanco (F.I.)

Dopo Catania, adesso sembra essere arrivato il turno di Palermo. Il colosso svedese punta decisamente sul capoluogo per l’apertura del secondo punto vendita in Sicilia, dopo il successo ottenuto nel punto vendita di Catania.

Il contratto – stando ai bene informati– è stato praticamente chiuso, ed entro due anni il centro IKEA dovrebbe essere  una realtà.

E partono le indiscrezioni sul luogo in cui si costruirà il maxi centro. Ikea avrebbe messo gli occhi su un terreno alle spalle del centro commerciale Poseidon di Carini.

Restano in piedi anche le ipotesi di un grande spazio verde a Ciaculli, oppure a Tommaso Natale, nei pressi dell’ex stabilimento Coca Cola, a Partanna-Mondello.

Di sicuro sarà escluso il cuore urbano della città.

E con gli spazi ingolfati Ikea potrebbe decidere di costruire qualche chilometro fuori dalla città, dalla parte opposta però a quella dove c’è il Forum. Una scelta che sarà presa dopo accurate valutazioni e alcuni incontri col Comune di Palermo.

 Il capoluogo, in fondo, è sempre stato una meta appetibile per gli svedesi, che adesso sono pronti a far lievitare il boom siciliano, sfruttando un bacino d’utenza doppio rispetto a quello di Catania.

da siciliainformazioni.it
 

Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede, dalle prime ore di giovedì 28 novembre, precipitazioni anche a carattere temporalesco sulla Sicilia, con possibili rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile.

 

da meteobagheria.it

L’Amministrazione comunale di Altavilla Milicia, guidata dal Sindaco Nino Parisi, ha deliberato un atto di indirizzo, verso l’Ufficio tecnico comunale, affinchè venga emanato un Bando pubblico, per l’assegnazione della gestione ad un Ente o Associazione sportiva, che ne abbia i requisiti, del Campo sportivo comunale, che da tempo versa in condizioni deplorevoli di abbandono, a causa del disinteresse delle precedenti amministrazioni.

A tal proposito il Comune si farà carico, prima dell’assegnazione, dei lavori manutentivi più urgenti ed indifferibili, mentre a carico dei soggetti, a cui sarà assegnata la gestione e l’utilizzo del campo sportivo, competeranno la manutenzione e la risistemazione del campo stesso.”La valorizzazione ed il riutilizzo del campo sportivo comunale è uno dei punti più qualificanti del programma elettorale, con il quale ci siamo presentati agli elettori – ha dichiarato il Sindaco Nino Parisi essendo una struttura di grande pregio ed interesse per il mondo sportivo, suscettibile di poter essere anche sfruttata nell’ambito di grandi eventi e nell’organizzazione di spettacoli.Ritengo che la messa in efficienza del campo ed il suo utilizzo, supportato da una regolare manutenzione e custodia, sia un valore aggiunto ai fini dell’attrattività turistica e ricettiva per il nostro Paese.”
 

Via libero definitivo dei 52 sindaci dell'ATO idrico, nei cui comuni operava l'azienda Acque potabili siciliane, fallita un mese fa.

Hanno accolto la proposta della Regione di affidare per sei mesi la gestione delle retie della manutenzione all'EAS (Ente Acquedotti Siciliani) in attesa delle riforma che dovrebbe riportare l'acqua ad una gestione pubblica, che prevederà un unico ATO idrico regionale ed una serie di sottoambiti territoriali.

 Francesco Lannino della FILCTEM-CGIL chiede naturalemnete 'la garanzia della continuità occupazionale dei lavoratori già dipendenti da APS'.

Altri articoli...