Malgrado il pari, il Bagheria resta in vetta - di Giulio Galioto

Malgrado il pari, il Bagheria resta in vetta - di Giulio Galioto

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Sant'Agata di Militello 6 novembre 2011 - Sono appena passate le 16:30 e l'arbitro ha appena fischiato la fine dell'incontro. Per la seconda volta in questo torneo il Bagheria fa 0 a 0 in trasferta

questa volta con il Sant'Agata e mantiene la testa della classifica anche se il distacco con le dirette inseguitrici Tiger e Nuova Igea, ieri entrambe vittoriose in trasferta, è sceso a due punti.

I tifosi che hanno seguito la squadra in trasferta si rimettono in viaggio con la domanda: punti persi o punto guadagnato? Certo l'incontro con il Sant'Agata non sarà ricordato come uno di quelli da ricordare negli annali ma pone delle riflessioni notevoli.

Il dato che più degli altri viene fuori è che il Bagheria è in seria difficoltà quando si deve giocare su terreni in terra battuta. La squadra è ormai abituata ad un altro tipo di calcio ed a un altro rimbalzo del pallone cosa che ieri è sembrata evidente. Bastava che la sfera di cuoio toccasse il duro fondo del Fresina per diventare incontrollabile la qual cosa ha arrecato notevole danno al Bagheria abituato a mettere palla a terra ed a cercare la verticalizzazione sugli attaccanti. Invece ieri questo non è avvenuto ed anzi poco ci mancava che i locali riuscissero anche nello sgambetto.

L'attaccante di casa Calabrese ha più volte tentato la via della rete con conclusioni dalla distanza ma ieri Mancuso è stato un muro invalicabile. Già nel primo tempo i locali hanno tentato la via della rete su punizione dal limite ma Mancuso è letteralmente volato sulla sua sinistra per respingere la conclusione destinata in fondo al sacco mandando la sfera in corner. Ed il Bagheria? A parte una conclusione su mischia di Scarpinato si è limitato a controllare l'avversario attendendo l'attimo buono per lanciare negli spazi Ferrito e lo stesso Scarpinato che ieri hanno cozzato sistematicamente con il muro difensivo eretto dai locali.

Il Bagheria, occorre sottolineare, che ieri pur in formazione rimaneggiata per le contemporanee assenze degli infortunati Baiamonte, Arrigo e Tarantello e dello squalificato Licari non ha concesso granchè ai locali i quali, per impensierire Mancuso, si sono, come detto sopra, affidati a conclusioni dalla distanza. Nella ripresa il Bagheria ha provato a mettere pressione all'avversario che dagli spalti ha dato l'impressione di soffrire se pressato ma ieri non era giornata. Solo al 60' Lipari ha provato a concludere verso la porta locale ma la sfera si è persa abbondantemente alta sul montante.

Lo stesso Lipari ha pochi minuti dopo chiesto uno scambio prima a Correnti e poi a Scarpinato ma la sua conclusione è stata respinta da un difensore. Il Sant'Agata scampato il pericolo ha cominciato nuovamente a praticare il suo calcio fatto di corti passaggi ed improvvisi lanci su Calabrese e verso la fine dell'incontro poco ci mancava che riuscisse a violare la porta di Mancuso ma la conclusione d'esterno di Naro, presentatosi a tu per tu seppure in posizione defilata, veniva abbrancata dall'estremo difensore ospite per quella che è stata la palla gol più nitida dell'incontro.

Finiva dunque con il classico risultato ad occhiali che se da un lato può accontentare i locali che negli ultimi due incontri sono riusciti a fermare prima in trasferta la Nuova Igea e ieri l'attuale capolista Bagheria, che di contra può dirsi anche soddisfatta del punto considerato che lamentava assenze pesanti.

Ora domenica sul terreno del Comunale sarà di scena il Torregrotta, formazione ostica, che ieri solo nel finale ha ceduto alla Nuova Igea (decisivo il gol di Frisenda all'86) che sicuramente vorrà riscattare la sconfitta subita anche se il pensiero dei tifosi è rivolto alla nota querelle per l'affido della gestione dello Stadio per il quale, secondo voci di corridoio, il Comune starebbe pensando ad un bando di gara....ma sempre altre voci....si sente .... che la gestione dell'impianto manterrebbe la pubblicità negli appositi spazi di competenza del solo Comune......se così fosse chi sarebbe quel folle che si prenderebbe in gestione l'impianto sapendo di non poterlo sfruttare...tanto vale che si dica che il Comune non vuole concedere a nessuno la gestione.....noi intanto rinnoviamo l'invito ai politici a venire allo Stadio ed a non trincerarsi dietro le scrivanie ed i protocolli....politica del fare la chiamano...ma di quale fare?

Giulio Galioto