Stefano Pioli è arrivato tra lo scetticismo della piazza rossonera nell’autunno 2019, complici dimissioni ed esoneri nel corso della carriera da allenatore su altre panchine.
Ad oggi il mister non solo può vantare il quarto anno di fila alla guida del Milan ma si è anche tolto la soddisfazione di vincere il primo trofeo come allenatore, arrivato nella stagione 2021/2022 con la vittoria del campionato di Serie A, restituendo uno scudetto che in casa rossonera mancava addirittura dal 2011, quando alla guida dei Diavoli c’era Massimiliano Allegri.
L’avvio del campionato 2022/2023 vede il Milan dove ci si aspettava sarebbe rimasto dopo la scorsa stagione: nella parte alta della classifica, dietro al Napoli che sta conducendo probabilmente la sua miglior stagione in assoluto. I Diavoli di Pioli si stanno rivelando sempre più abili ad imporre il proprio ritmo di gioco all’interno dei match, in particolar modo per quanto riguarda la Serie A. L’intento della squadra non è quasi mai quello di avere un controllo totale del possesso palla ma il segreto della formazione rossonera sembrerebbe essere quello di pochi passaggi ma veloci in grado di ribaltare il fronte. Dal punto di vista difensivo risulta invece fondamentale una difesa alta per andare ad interrompere sul nascere le trame di gioco dell’avversario. Il 4-2-3-1 sembra essere diventato il marchio di fabbrica del tecnico Pioli, messo in pratica sia in campionato che nelle trasferte europee. Sandro Tonali sta prendendo in mano le chiavi del centrocampo rossonero mentre variano frequentemente gli interpreti nella linea a tre dei trequartisti. L’unica costante sembrerebbe essere Rafael Leao, padrone della fascia sinistra dei Diavoli ed in grande crescita rispetto alla stagione precedente.
Spostandosi verso sud, in una piazza calda come quella di Napoli, Luciano Spalletti persiste nell’obiettivo di riportare lo scudetto sulle maglie dei partenopei. A secco di trofei nel biennio che lo vide allenare l’Inter e dopo un periodo sabbatico, nel maggio 2021 viene ingaggiato da Aurelio De Laurentiis come nuovo allenatore del Napoli. Il primo anno fa registrare il record delle prime otto partite consecutive vinte, eguagliando il primato stabilito da Maurizio Sarri nella stagione 2017/2018, ed il ritorno dopo due anni, grazie al terzo posto conquistato, della squadra azzurra in Champions League.
Il secondo anno sulla panchina partenopea si sta rivelando ottimo, ben oltre le aspettative: miglior attacco e primo posto in campionato, da non sottovalutare inoltre il primo posto anche nel girone di ferro di Champions League (con Liverpool, Ajax e Rangers). Il tecnico di Certaldo ha dovuto fare i conti, in estate, con uno stravolgimento della rosa tale che ad inizio stagione le incognite erano numerosissime. Dopo le partenze di Kalidou Koulibaly, Fabián Ruiz, Lorenzo Insigne e Dries Mertens, in pochi si sarebbero aspettati di riscoprire un Napoli più competitivo e più solido rispetto a quello della passata stagione.
La squadra azzurra si sta rivelando essere una macchina quasi perfetta: il vero segreto dei partenopei è la profondità della rosa, in grado di garantire sempre ricambi di qualità senza perdere in dinamismo e qualità. Gli innesti nel reparto offensivo hanno permesso alla squadra di Spalletti di colmare il gap che la separava dalle altre grandi del campionato italiano e dei top club europei. Ciò è stato dimostrato anche in Champions League, competizione in cui il Napoli è stato in grado di schiantare Liverpool e Ajax con punteggi quasi tennistici: 4 a 1 contro la squadra di Jurgen Klopp e ben 6 a 1 contro gli olandesi. Il marchio di fabbrica del tecnico di Certaldo è il 4-3-3 con il tridente offensivo quasi completamente interscambiabile: Khvicha Kvaratskhelia, Victor Osimhen, Giacomo Raspadori, Giovanni Simeone ed Hirving Lozano sono i principali interpreti dei ruoli d’attacco, reparto già in grado di sfondare il muro delle 30 reti segnate nelle prime 12 uscite stagionali.
Le due squadre sono nettamente favorite per la corsa al titolo, il Milan per confermare il trend positivo, il Napoli per concretizzare il fantastico inizio di stagione. Le quote sulla vincente dello scudetto nel 2023 dimostrano una corsa al titolo apertissima: oltre a rossoneri e partenopei, sta tornando in corsa l’Inter e l’Atalanta è sempre nella parte alta della classifica; più indietro invece Roma e Juventus.
Pioli sta già facendo i conti con una serie di infortuni ma il secondo posto in campionato dimostra che la sua gestione della rosa va ben oltre l’eccellenza, Spalletti invece dovrà riuscire a gestire la seconda parte di stagione, quando i cali di prestazione delle squadre allenate finora si sono dimostrati evidenti, e tenendo conto dell’impegno Mondiali, la vera incognita per questa annata.