Simone Lo Faso: a gennaio una nuova sfida?

Simone Lo Faso: a gennaio una nuova sfida?

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Non è una stagione facile quella di Simone Lo Faso, attaccante palermitano classe 1998 di proprietà del Lecce.

Mai entrato in pianta stabile nelle rotazioni dei titolari del tecnico Fabio Liverani, complice anche qualche infortunio muscolare di troppo, il giovane talento cresciuto nelle giovanili rosanero è sceso in campo solo una volta, nella sconfitta per 5 a 1 contro la Spal in Coppa Italia in cui ha regalato a Imbula l'assist per il gol della bandiera. E con il mercato di gennaio potrebbe arrivare l'opportunità di ripartire con un'altra avventura per trovare quella continuità mancata nelle ultime due annate.
Sono infatti molte le società che hanno messo gli occhi sulla seconda punta palermitana, attaccante dalle grandissime doti tecniche e caratteriali e in cerca di rilancio. Fin qui le offerte arrivate alla dirigenza salentina provengono dai top club di Serie C. Un doppio salto indietro di categoria che non sembra convincere molto lo stesso Lo Faso. Finito ai margini del Lecce, squadra che andrà a caccia di una salvezza da seguire anche attraverso i consigli di Bwin, tra gli operatori più attenti al calcio italiano, il giovane siciliano potrebbe invece accettare di scendere in Serie B, dove sono arrivati sondaggi da parte di società come Trapani, Juve Stabia e Spezia. Tutte realtà sane a caccia di rilancio e alla ricerca di gol per inseguire il sogno playoff.
D'altronde, Lo Faso non ha mai avuto paura di ripartire e di accettare anche le sfide più difficili. Il calcio italiano si accorse di lui l'ormai lontano 27 maggio 2016, durante i quarti di finale del campionato primavera. In campo la corazzata Inter e il Palermo, protagoniste di una delle più belle gare a livello giovanile degli ultimi anni. 2 a 2 al termine dei 90 minuti, 3 a 3 dopo i supplementari e 8 a 6 per i nerazzurri dopo i calci di rigore. In mezzo a questa altalena di emozioni un nome su tutti: quello di Simone Lo Faso, capace di segnare una splendida doppietta entrando al 70esimo minuto di gioco. In particolare il primo gol lasciò tutti a bocca aperta: serie di dribbling nell'area piccola, difensori saltati in serie e botta imprendibile sul secondo palo. Un lampo di luce accecante che preannunciava un futuro roseo con un esordio in Serie A arrivato appena sei mesi dopo, il 6 novembre.
Al Renzo Barbera arrivava il Milan. In panchina per i rosanero l'attuale tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi, allenatore amante del gioco offensivo e dei calciatori dotati di qualità tecniche superiori. A lui il merito di aver avuto per primo il coraggio di puntare su Lo Faso e di mandarlo in campo al minuto 57 della sfida, poi persa per 2 a 1, con i rossoneri. Seguiranno altre 11 presenze, senza gol, ma buone per accumulare l'esperienza necessaria per imparare a giocare a certi livelli.
Ma quel Palermo non è più la squadra capace di lanciare e scoprire futuri campioni come Edinson Cavani e Javier Pastore e la difficile situazione societaria lo convince ad accettare, forse prematuramente, l'offerta della Fiorentina. L'esperienza della stagione 2017/2018 in Viola si rivelerà avara di soddisfazioni, almeno dal punto di vista delle presenze e dei minuti giocati. Seppur cresciuto dal punto di vista mentale e fisico, Lo Faso scenderà in campo solo due volte con la maglia dei toscani, prima di rimediare una frattura al perone sinistro in allenamento che sancirà prematuramente la fine dell'esperienza con la squadra allenata da Stefano Pioli.
È forse il momento più difficile della carriera di Simone. Ma quella che non gli è mai mancata è la voglia di risalire la china e di lottare. Così, completata la difficile riabilitazione e non rinnovato il contratto con la Fiorentina, arriva una nuova opportunità, ancora con la maglia del Palermo. La situazione dei rosanero, però, è ancora più difficile della prima volta. Lo Faso non riesce a trovare continuità e, complice il fallimento della società, si ritrova svincolato dopo una stagione 2018/2019 in cui scende in campo soltanto due volte.
È tempo di ripartire di nuovo. A fiondarsi per prima sul suo cartellino è il Lecce, società neo-promossa in Serie A in cerca di talenti giovani da inserire nel collaudato 4-3-1-2 del tecnico Fabio Liverani. A convincere l'allenatore soprattutto la rapidità di Lo Faso e la sua duttilità tattica. Capace di interpretare sia il ruolo di trequartista alle spalle delle due punte che quello di secondo attaccante o di esterno in un 4-3-3, il palermitano è infatti il prototipo dell'avanti moderno, dotato di ottima tecnica individuale e di un fisico in grado di reggere l'urto con i difensori del massimo campionato.
Ma nonostante le premesse, la scintilla tra il giovane siciliano e l'allenatore non scatta, complice anche un mercato estivo in cui sono arrivati attaccanti di livello come Babacar, Farias e Lapadula in una squadra che già comprendeva anche Falco, Mancosu e La Mantia, protagonisti della promozione dello scorso anno. A Lo Faso il demerito di non essere riuscito a superarli nelle gerarchie, complice anche un infortunio muscolare che ne ha compromesso la preparazione estiva e le prime giornate di campionato.

 

Dopo sei mesi, quindi, la situazione è ancora tutta da scrivere. Lo Faso non è ufficialmente sul mercato ma i salentini sono pronti ad ascoltare offerte o ad accontentare il giocatore se decidesse di lasciare la Puglia per trovare finalmente continuità. L'opportunità di rimanere per giocarsi le proprie chance è comunque ancora sul piatto. Il ragazzo ha dato buoni segnali nella gara contro la Spal e nel ruolo di esterno sinistro offensivo è stato uno dei pochi a salvarsi nel tracollo dei salentini. Nel frattempo i giallorossi hanno appena ceduto La Mantia all'Empoli e Dubickas al Gubbio, creando spazi interessanti nelle gerarchie del settore offensivo e stanno cercando di rinforzare principalmente i reparti di difesa e centrocampo. Che sia arrivata l'ora del palermitano? Ancora va segnato il primo gol tra i professionisti: la speranza del ragazzo e di tutti gli appassionati palermitani e non è che arrivi proprio in questo 2020.