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Ancora una volta il popolo del "Barbera" deve ricacciare in gola l'urlo liberatorio che segue una vittoria. La Lazio acciuffa a 7' dal termine il pari dopo che il Palermo aveva accarezzato per quasi un quarto d'ora un successo che poteva valere oro. 2-2 il risultato finale: vantaggio iniziale dei biancocelesti con Floccari, rimonta rosanero con Arevalo Rios e Dybala, chiude i conti il rigore di Hernanes.

Gasperini si affida come annunciato ad un 3-4-1-2 con Ilicic a supporto di Dybala e Miccoli. Petkovic risponde con un 3-5-1-1 con Mauri trequartista dietro l'unica punta Floccari.

Da un punto di vista dell'atteggiamento, nulla da dire. Il Palermo è volitivo, mette in campo determinazione e grinta, trascinato dal pubblico del "Barbera" (piene le due curve). La Lazio si affida però a dei lanci in profondità dalle corsie laterali che sembrano mettere subito in difficoltà la difesa rosanero. Al 10' la strategia biancoceleste va a segno: perfetto suggerimento di Ledesma che pesca in area Floccari, colpo di testa che scavalca Ujkani. La squadra di Gasperini deve affrontare una sfida tutta in salita.

La reazione rosanero non si fa attendere. Ci vuole tutta la bravura di Marchetti, al 20', per neutralizzare un potente destro di Miccoli, abilissimo a liberarsi con un ottimo movimento del proprio marcatore. Ma è tutta la linea arretrata della formazione di Petkovic a dimostrare di essere tra le migliori del campionato, concedendo pochi spazi alle iniziative palermitane. Il primo tempo si chiude dunque senza altre occasioni degne di nota: da segnalare soltanto un'azione insistita d'attacco che porta a due conclusioni di Aronica e Garcia ribattute da altrettanti difensori biancocelesti in piena area. Al 41' un episodio dubbio in area laziale: Rios, servito da Dybala, viene sbilanciato da un colpo d'anca di Biava. Rocchi non ritiene però ci siano gli estremi per il calcio di rigore.

Il Palermo apre la ripresa all'attacco. La pressione rosanero per poco non gioca un brutto scherzo a Cavanda, che con un corto retropassaggio al 6' rischia di liberare Miccoli al tiro da pochi metri. Marchetti salva con i pugni. Poco dopo il portiere biancoceleste blocca con qualche difficoltà un tiro di Miccoli deviato da un suo compagno di squadra.

Al 17' brivido per i tifosi del "Barbera". Un gol di Floccari viene annullato per fuorigioco (in verità dubbio) da Rocchi. Gasperini, che ad inizio ripresa aveva sostituito Aronica con Munoz, lancia in campo Anselmo per Morganella. Un numero di Dybala sulla fascia permette all'argentino di liberare al 21' Miccoli al tiro: il capitano "strozza" però troppo la conclusione, mandando il pallone sul fondo da buona posizione.

I minuti passano e la preoccupazione del popolo rosanero cresce. E' un micidiale "uno-due" da pugilato a spazzarla via in due minuti. Al 25' Ilicic riceve un pallone sulla destra, finta la conclusione e allarga per Dossena: splendido il cross teso del numero 8, Arevalo Rios si presenta con tempismo all'appuntamento e batte Marchetti da due passi facendo esplodere l'impianto di viale del Fante. E non è finita. Perché un minuto più tardi, quasi in fotocopia, il Palermo trova ancora la via della rete. Ilicic dalla destra pesca perfettamente Miccoli, che con un tocco di prima libera Dybala. L'argentino insacca con freddezza il 2-1: è delirio puro al "Barbera".

La Lazio, ferita due volte in due minuti, si riversa all'attacco (complici anche gli ingressi di Candreva e Kozak per Radu e Ledesma). Floccari manda alto di testa su punizione, quindi Hernanes non trova la misura dalla distanza. I rosanero provano a pungere in contropiede, ma non riescono ad impensierire Marchetti.

Purtroppo quest'anno per la squadra di Gasperini la beffa sembra essere sempre dietro l'angolo. Una vittoria preziosissima sfuma a 7' dal termine: Floccari viene fermato fallosamente in area da Munoz, calcio di rigore per i biancocelesti. Ujkani indovina il lato della conclusione di Hernanes ma non riesce ad evitare il definitivo 2-2.

Stanca per il lungo inseguimento vanificato, il Palermo non riesce nei minuti finali ad assediare la Lazio. Proprio all'ultimo istante i rosanero sfiorano però la rete della vittoria: discesa di Munoz, cross di Dybala, destro al volo di Miccoli che termina alto. Finisce in parità, per l'ennesima volta con tanti rimpianti. I rosanero salgono a quota 16 in classifica. 

Tratto dal sito ufficiale del Palermo Calcio

Il turno di campionato della sedicesima giornata di serie A si chiude fra Palermo e Juventus, al Barbera, con il risultato di zero a uno per la squadra di Antonio Conte che ritorna in panchina dopo quattro mesi per calcioscommesse. L'allenatore rosanero dopo l'ultima sconfitta a San Siro, contro l'Inter, gioca finalmente in casa dove rimane imbattuto dalla prima contro il Napoli. Gasperini incontra dinuovo Conte, ma, questa volta al Barbera. Una sola volta è successo che la squadra di Gasparini vinse contro L'arezzo di Antonio Conte. I siciliani sperano in una vittoria, ma, considerato il risultato finale di uno a zero anche un pareggio sarebbe stato utile per la squadra rosanero. Pareggio che tral'altro manca al Barbera contro la JUve dal 1969. Dirige l'incontro l'arbitro De Marco che ha già diretto la juve contro l'Inter lo scorso Marzo, invece non è stato di buon auspicio per il Palermo che ha perso contro la Roma e oggi con la squadra bianconera.

Le scelte dei due allenatori. Gasperini schiera, con un 3-5-1-1, Miccoli unica punta, a sostegno dell'attaccante leccese c'è Ilicic. In mezzo al campo spazio per Morganella,Barreto e Kurtic (29' st Viola), Pisano (1' st Brienza) e Garcia giocano larghi sugli esterni. Nella difesa a tre c'è ancora Donati (25' st Dybala), assieme a Munoz e Von Bergen. A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Milanovic, Brienza, Rios, Giorgi, Bertolo, Zahavi, Budan. Antonio Conte sceglie il 3-5-2 e schiera : Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (19' st Padoin), Vidal (9' st Pogba), Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri (28' st Bendtner). A disp.: Storari, Rubinho, De Ceglie, Giaccherini, Quagliarella. 

PRIMO TEMPO 1°SI COMINCIA - Trentasette le TV che trasmettono la partita, seguita non solo in Sicilia ma in tutto il mondo. Divise tradizionali per entrambe le squadre. Al Barbera il fischio di inizio combacia con ritmi decisamenti alti. Già dai primi minuti di giuoco le azioni non mancano. 2° Corner per Pirlo: cross, pallone basso toccato da Barreto. E' di nuovo corner. Occasione ghiotta per la Juve, ma, nessuno tocca e nessun giocatore della squadra di Conte chiude sul secondo palo. Palermo aggressivo in fase di pressing, Juventus non bellissima. 5° calcio di punizione per la Juventus: di testa Munoz, riparte Ilicic ( che segna proprio il suo primo goal contro la juve in maglia rosanero ), pallone per Pisano, lo chiude Marchisio con controllo difettoso ed è fallo laterale per il Palermo. 6° Barreto colpisce Chiellini che torna regolarmente in campo. Al 9° minuto il Palermo rischia decisamente molto con Matri dentro l'aria rosanero. All'11° la squadra di Gasperini prova a ripartire con Kurtic che con un tiro potentissimo sorprende Buffon ( contro il Palermo su undici partite incassa dodici goal ) il quale si oppone con i pugni. Al 14' potenziale occasione per i rosanero: grande giocata di Miccoli che trova Ilicic a centro area, lo sloveno ha difficoltà nel girarsi e cade. 17° Gran goal di Miccoli, ma, aveva segnato in precedenza il fuorigioco il guardalinee. Accelera la Juve tutto di prima. Al 21° Marchisio su Morganella con qualche difficoltà, è calcio di punizione. Al 22' uscita provvidenziale di Ujkani su Matri dopo tocco sopraffino di Vucinic in profondità. Al 25° scontro involontario fra Ilicic e Lichtsteiner. Al 33° goal di Vucinic su fuorigioco, ma, anche per lui è rottura dei guardalinee. Zero a zero è il risultato parziale, ventuno i punti di differenza, ma, quello di oggi è un Palermo che gioca alla pari. Uno dei protagonisti del primo tempo: Ujkani. 

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SECONDO TEMPO Le squdre ritornano in campo ed è il primo cambio nel Palermo: fuori Pisano e dentro Brienza. La partita riparte con ritmi accelerati per la squadra bianconera. Dopo venti secondi la Juve vicina al gol con Vucinic che, di sinistro, colpisce il palo. Tre minuti dopo la Juventus passa in vantaggio con un gol di Lichtsteiner. Lo svizzero viene servito alla perfezione da Vucinic con un gran colpo di tacco. La squadra di Conte crea molte occasioni pericolose con Matri, che però non riesce ad inquadrare lo specchio della porta ed essere decisivo per la sua squadra. nella Juventus entrano Padoin e Pogba, al posto di Vidal e Lichtsteiner. Nel Palermo Gasperini cambia Donati per Dybala. Nella Juve entra Pogba, il centrocampista francese vince tutti i contrasti in mezzo al campo e permette alla squadra di ripartire più volte. Il Palermo si fa vedere dalle parti di Buffon con un tiro a giro di Dybala che finisce largo. Juventus e Palermo sostituiscono poi gli ultimi due giocatori: dentro Viola per Kurtic per la rosa di Gasperini, mentre nella Juventus dentro Bendtner per Matri. Bendtner inizia con un goal sprecato. Al 30° è giallo e rosso per il terzino del Palermo, Morganella che finisce in anticipo la sua partita. La squadra rosanero si trova sotto di un goal e di un uomo. Subito dopo è giallo per Pirlo che non era diffidato. 33° del secondo tempo e dodici minuti di speranza per il Palermo. Durante i minuti successivi ci prova ripetutamente Fabrizio Miccoli senza però trovare riscontri decisivi per un pareggio utile. Al 42° è giallo per Bonucci già diffidato che simula invece di driblare e si butta pure male. A tre minuti dalla fine ci riprova la Juventus con Vucinic che però viene fermato dal portiere rosanere che diviene essenziale per il Palermo riuscendo così a mantenere il risultato sullo zero a uno. La partita si chiude al Barbera con il risultato finale di zero a uno. Conte torna sulla panchina e ritrova subito la vittoria con Lichtsteiner, per il Palermo arriva la seconda sconfitta interna del campionato. La juventus ha avuto tante occasioni, non le ha sfruttate e ha sofferto fino alla fine, ma, a discapito dei tifosi siciliani porta a casa il risultato e vince una sfida importante.

 

Roberta Oliva
 

L’1 e 2 dicembre alla Nuova Fiera di Roma si sono svolti i campionati italiani assoluti seniores cinture nere, dove moltissimi atleti di alto livello provenienti da tutta Italia hanno dato vita a un week end ricco di emozioni come quelle vissute durante le ultime Olimpiadi di Londra con Carlo Molfetta e Mauro Sarmiento presenti come ospiti d’onore.

Nella categoria -87kg, l’atleta Danilo Lo Iacono dell’A.s.d. Champions tkd del maestro, nonchè fratello, Francesco Lo Iacono, si classifica al terzo posto e quindi medaglia di bronzo.

Questo campionato ha evidenziato la crescita del livello degli atleti e Danilo Lo Iacono (vedi foto Eleonora Gugliotta) si riconferma atleta di interesse nazionale, visto che negli ultimi anni è sempre salito sul podio nazionale
 

Il derby siciliano apre La 14/a giornata di Serie A . Una partita, mille spunti. Sfida che ribalta il recente passato degli ultimi due anni. Palermo ispirato ancora una volta dal talento di Fabrizio Miccoli che segna il centesimo goal. Nella ripresa lo sloveno Ilicic piazza la doppietta decisiva che spegne definitivamente il sorriso alla squadra di Maran, che va a segno con Lodi su punizione, cercando di ottenere tre punti fuori casa. Inedita la posizione prepartita in graduatoria dei padroni di casa, in piena bagarre salvezza con 11 punti in 13 uscite e diametralmente opposti gli umori rossoazzurri: settimo posto a quota 19, a una lunghezza dalla Roma sesta.

FORMAZIONI
- Gasperini schiera il Palermo con il 3-4-2-1. Fra i pali c’è Benussi al posto dello squalificato Ujkani, mentre al centro della linea a tre è confermatissimo Donati. A centrocampo sugli esterni agiscono Santiago Garcia e Morganella, con Kurtic e Arevalo Rios diga centrale, mentre Ilicic e Brienza giostrano sulla trequarti alle spalle del capitano Fabrizio Miccoli.
- Maran risponde con il classico 4-3-3. Rolando Maran risponde con Andujar in porta, Alvarez e Marchese terzini, Legrottaglie e Spolli centrali difensivi. Cabina di regia affidata a Francesco Lodi, supportato dalla corsa di Izco e dall'estro del ritrovato Almiron, autore di una doppietta sei giorni fa. In avanti si riprende una maglia da titolare Barrientos, con Morimoto punta centrale preferito a Doukara come sostituto dell’infortunato Bergessio. e Gomez pronto a tagliare da sinistra.
Dirige l'incontro il signor Romeo di Verona.

PRIMO TEMPO
1°SI COMINCIA - Divise tradizionali per entrambe le squadre. Ilicic e Miccoli sul pallone, fischia Romeo. Al Barbera il fischio di inizio combacia con ritmi decisamenti alti. Già dai primi minuti di giuoco le azioni non mancano. Il primo tentativo di slancio lo si vede al 4° con Arevalo Rios per Miccoli che fa subito da sponda per Ilicic (il mancino dello sloveno è centrale) che viene però bloccato da Andujar. Alla squadra di Gasperini risulta essere fortunato già il secondo tentativo, cross basso dalla destra che sembra facile preda della difesa etneadiventa beffa a causa della scivolata di Spolli che tradisce Legrottaglie facendo arrivare la sfera a Miccoli: stop e destro chirurgico dai 17 metri, pallone in rete all’incrocio dei pali e Barbera che esplode. Il capitano sblocca il derby. Palermo ancora in avanti al 17’: botta da posizione defilata sulla sinistra di Santiago Garcia, e palla fuori dallo specchio della porta. Al 20° ci prova Almiron: sassata su punizione dell'argentino da oltre 30 metri, Benussi ci mette i pugni. Al 22° la ripartenza del Palermo: Marchese è nella terra di nessuno e Morganella serve di prima Brienza, è uno contro uno con Spolli, dribbling secco a portare la sfera sul destro e conclusione potente ma centrale, leggermente deviata, colpisce in pieno la traversa. Sulla ribattuta prova il tap-in Miccoli, ma mette sul fondo. 30°Sul pallone va ancora il capitano, esterno destro supersonico: prende Barrientos che va giù, serve qualche secondo all'argentino per riprendersi. Al 33° Maran tenta di cambiare il ritmo del match tentando il 3-5-2 con Izco sulla fascia, Barrientos a centrocampo e con Marchese a fare il quinto di sinistra. Il tentativo dell'allenatore rossoazzuro sembra risultare poco incisivo in termini di cambiamento. Due sole occasioni per il Catania: al 34' Morimoto sfila il pallone a Von Bergen e calcia senza successo, poi una discesa di Spolli conclusa con l'argentino a terra dopo un contrasto con Donati. Litigata fra i due, giallo per entrambi con squalifica. Sul finire del primo tempo gli etnei vanno ad un passo dal pareggio: punizione dal limite di Lodi, Benussi devia in corner. Palermo avanti sul Catania. Uno a zero firmato Fabrizio Miccoli.

altSECONDO TEMPO
Nessun cambio, calcio d'inizio battuto dal Catania e il secondo tempo riparte sulla stessa onda del primo, ritmi ancora sostenuti per le due siciliane. Anche nel secondo tempo è evidentissima la superiorità dei padroni di casa che non si lasciano sfuggire occasione e già al 5° raddoppiano con Ilicic. Brienza in autonomia partendo da destra scarica per Ilicic, il fantasista raccoglie sul fondo, brucia Spolli e non viene contrastato con efficacia da Lodi. Il pallone arriva al limite dell'area, Ilicic non ci pensa su e calcia di prima intenzione col destro: cuoio nell'angolino e 2-0. Lo sloveno ci riprova subito con un sinistro a giro, ma, viene bloccato da Andujar. Dopo il secondo goal il Catania comincia a sentire la pressione, ma, non può nulla contro i rosanero che al 15' chiudono in bellezza con il terzo goal: Brienza lancia ancora per Ilicic ( il calciatore ritrovato ), che se ne va a destra, entra in area e con un movimento mette a terra Andujar per poi calciare per il 3-0. Dopo il terzo schiaffo si rivede un po del vero Catania che ci mette la reazione nervosa e Lodi al 60° ricava il tre a uno offrendo ai compagni la speranza per una rimonta che resterà solo un'illusione. Al 80° Miccoli viene ammonito in panchina, ed essendo diffidato, salterà la prossima gara dei rosanero. Mentre per i rossoazzurri la rimonta sembra ormai un sogno il Palermo, invece, fa i fatti sfiorando il poker. Al 38°, infatti, Ilicic sfiora il 4-1: Dybala in apertura per Ilicicche ci prova dai 20 metri. Fra ammonizioni varie e contropiedi micidiali Il gran ritmo imposto dal Palermo alla partita manda in tilt il Catania, che stecca l'approccio alla gara e non riesce più a rispondere fino alla fine del match. La squadra di Zamparini chiude un successo contro pronostico che significa quattordici punti in classifica, mentre il catania perde il suo slancio verso una prospettiva europea. I rosanero conquistano tre punti pesanti in chiave salvezza che valgono doppio ritrovata la vittoria proprio nel sentitissimo derby siciliano. 

                                                                                       Roberta Oliva 

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