Provate a chiudere gli occhi e andate indietro nel tempo all'estate 2012. Siamo alla fine di una stagione altalenante.
Il Sant'Isidoro chiude 5° in classifica e non disputa i play-off. E' la fine di un ciclo. Marco Mineo, allenatore che ha fatto la storia del Sant'Isidoro, decide che questo è il momento per dire addio, comunicando al presidente Scardina di voler cambiare aria. Il presidente Scardina incassa il colpo, ma non demorde.
Decide di affidare la guida tecnica a Carmelo Tripoli, giovane tecnico emergente della provincia e fresco di uno splendido campionato di Under 21 nazionale con i giovani del Mareluna.
In mano a Tripoli un'arma a doppio taglio: da un lato, la proposta di Scardina è stimolante, interessante; dall'altro, molto pericolosa, soprattutto per un allenatore che sta crescendo e che non ha mai allenato in questa categoria. C'è da ricostruire una squadra che ha fatto la storia del calcio a 5 bagherese, che ha battuto record su record e che ha sfiorato la promozione in serie B.
Tripoli accetta e fa partire una mini-rivoluzione.
Confermato parte dello zoccolo duro, con l'importante permanenza di Vincenzo Tripoli, poi eletto capitano dai propri compagni, mister Carmelo Tripoli inserisce giovani di prospettiva come Puleo, Pisciotta, Crivello e Spanu, porta con sé il fedelissimo Sorci più tutto lo staff tecnico, da Marsala a Pisciotta fino ad arrivare a Fucarino e Piazza. Una sfida difficile, ma non impossibile: riportare il Sant'Isidoro a lottare per le posizioni che contano, magari sognando la B.
Adesso aprite gli occhi.
Dove siamo? Il Sant'Isidoro non solo è arrivato in finale play-off regionale, vincendola. Ma è anche riuscito a vincere il play-off interregionale contro i calabresi del Soverato, giocando una partita intelligente, accorta e cinica.
Forti del 5-3 ottenuto all'andata, mister Tripoli aveva chiesto ai suoi di giocare una partita diligente in difesa, mantenendo il pallone più lontano possibile dalla porta difesa da Sorci.
Assente Enzo Di Salvo per un problema muscolare alla coscia, mister Tripoli non ha potuto contare sull'apporto di Losanno, in non perfette condizioni fisiche.
Contrariamente alle altre partite sin qui disputate, il primo tempo del Sant'Isidoro non è da strapparsi i capelli.
Poche occasioni, gioco contratto e squadre che pensavano più a difendersi che ad attaccare. I circa 400 tifosi presenti al Palasport "Carlo Albero Dalla Chiesa" hanno assistito a una prima frazione molto scialba, giocata a ritmo blando. Zero a zero, non poteva terminare con un altro punteggio questo primo tempo.
La ripresa è di tutt'altra fattura: entrambe le squadre sembrano rinvigorite, pimpanti, determinate. Il Sant'Isidoro pressa a tutto campo, il Soverato attacca in contropiede con discreta pericolosità. La partita, però, pare non volersi sbloccare.
Dopo un paio di interventi dei portieri, Sorci da un lato e Panetta dall'altro, ecco la rete del vantaggio casalingo. Pressing asfissiante di Puleo che ruba palla a Tavano e serve Pisciotta: il giovane bagherese con una finta di corpo elude l'intervento di un avversario e con un sinistro chirurgico batte in uscita l'incolpevole Panetta. E' la rete del vantaggio che fa esplodere il palazzetto.
A questo punto il Soverato si getta in avanti, esponendosi di conseguenza alle ripartenze dei padroni di casa.
La rete del 2 a 0 è opera di Puleo, migliore in campo del Sant'Isidoro, che batte di prepotenza l'estremo difensore calabrese, sfruttando un assist dalla destra di Tony Di Salvo. Il Sant'Isidoro soffre poco in difesa, mentre in attacco ha diverse occasioni per dilagare. In una di queste, Pisciotta si fa anticipare da Tavano a porta sguarnita.
La sfera va fuori e lo stesso Pisciotta si precipita per rimettere nuovamente la palla in gioco: cross sul secondo palo e colpo di testa di Tony Di Salvo, per il definitivo e meritato 3 a 0.
Adesso i biancorossi se la dovranno vedere con lo Sparta, squadra che ha vinto il triangolare Puglia-Campania-Basilicata arrivando in finale play-off nazionale contro il Sant'Isidoro. La finale d'andata si giocherà sabato 8 giugno a Pomigliano d'Arco, alle ore 16.
Ritorno a Bagheria, giorno 15 giugno