“Quel che abbiamo alle spalle e quel che abbiamo davanti sono piccole cose se paragonate a ciò che abbiamo dentro”. Ralph Emerson
In pochi ci avrebbero scommesso. Non ci credeva nessuno. O quasi. Ma alla fine, ciò che non ti aspetti, qualche volta accade.
Accade che un pomeriggio di novembre, in un palazzetto dello sport chiuso al pubblico, un gruppo di ragazzi, o forse meglio dire di fratelli, deve scontrarsi con un gruppo di fenomeni del futsal, meritatamente in testa alla classifica grazie alle 7 vittorie ottenute su altrettante partite disputate. Il pronostico appare scontato. Il classico Davide contro Golia. Ma si sa: a volte, forse una sola volta nella vita, è proprio il piccolo Davide ad avere la meglio sul grande Golia. E così fu.
Nella nostra splendida storia sportiva, il “Davide” di turno è il Gidap Sant’Isidoro. Il Sammichele, invece, recita la parte di “Golia”.
Privo dello squalificato Cottone e degli indisponibili Fricano, Tony ed Enzo Di Salvo, mister Tripoli decide di affidare le chiavi della retroguardia difensiva a Puleo, con Pisciotta e Centineo sugli esterni e Cascino pivot. Tra i pali, Scianna. Dall’altra parte mister Guarino deve rinunciare a De Mello per squalifica, ma può contare sui fuoriclasse Zerbini, Matos, Mide e Gonzalez.
Nei primi minuti gli ospiti fanno capire il perché si trovano in vetta alla classifica. Pieno possesso del gioco, ottime trame offensive e padroni di casa incapaci di reagire a dovere. Protagonista assoluto è l’estremo difensore del Sant’Isidoro, Gaetano Scianna: la sua è una partita letteralmente mostruosa, senza sbavature e assolutamente decisiva. La pressione degli ospiti, tuttavia, viene premiata al minuto numero 8: è Gigante a superare Scianna, ingannato da una deviazione fatale. I padroni di casa reagiscono nel migliore dei modi, pervenendo subito al pareggio grazie a Piazza, bravo a trovare l’angolo alla destra del portiere sammichelino con un tiro di piatto sinistro.
La rete del pareggio sblocca mentalmente la squadra di Tripoli, adesso sicuramente in partita e conscia di poter far male all’avversario. Prima della fine del tempo, infatti, i biancorossi riescono addirittura a trovare il gol del vantaggio: Centineo ruba palla a Zerbini, chiede ed ottiene l’uno-due da Pisciotta e di piatto trova la rete del 2-1. Il vantaggio dura poco, in quanto a 2 minuti dalla fine è Mide a trovare la rete del 2-2 direttamente dal dischetto del tiro libero. E’ l’epilogo della prima frazione.
La ripresa è un vero e proprio spettacolo. Il Sant’Isidoro entra in campo con la voglia e la determinazione di fare la partita contro un avversario per nulla disposto a lasciare punti in Sicilia. I bagheresi lottano su ogni pallone come se fosse l’ultimo della partita, sfiorando più volte la via della rete. I pugliesi, dal canto loro, si appoggiano alle giocate di un fantastico Matos, capace di impensierire un insuperabile Scianna da qualsiasi posizione. La partite si decide negli ultimi 8 minuti effettivi di gioco. I padroni di casa giocano bene e sentono di poter segnare il gol del vantaggio da un momento all’altro.
Ma nel loro miglior periodo, ecco la beffa: Gonzalez sfrutta al meglio un rimpallo e mette al segno la rete del 2-3 per il Sammichele. Questa rete avrebbe gettato nello sconforto qualsiasi squadra, ma non il Sant’Isidoro. Losanno, entrato dalla panchina, risulterà decisivo. E’ lui al 14° minuto a servire Costa in mezzo all’area: il numero 7 è bravo a fare da boa e scaricare la sfera allo stesso Losanno, bravo a venire a rimorchio e piazzare il pallone alle spalle del portiere pugliese. 3-3. Passano pochi secondi e Losanno si rende protagonista di un’azione personale davvero spettacolare, culminata con un fallo dell’estremo difensore all’interno dell’area di rigore.
Ad incaricarsi della battuta è Pisciotta: cinico, glaciale. 4-3. Il vantaggio dei padroni di casa costringe mister Guarino ad inserire il portiere di movimento. Gli ospiti non trovano la via del gol ancora grazie ad uno Scianna eccezionale. Di contro, i padroni di casa sprecano diverse occasioni in contropiede, colpendo due pali e gettando alle ortiche diversi 2 contro 1. Su azione di calcio d’angolo, a 2 minuti esatti dalla fine, l’apoteosi. Calcio d’angolo di Puleo diretto a Cascino, piazzato sul secondo palo. 5-3.
La partita sembra virtualmente chiusa, anche perché gli ospiti non riescono a superare l’ottima difesa biancorossa. Piazza avrebbe l’opportunità di allungare le distanze da tiro libero, ma il portiere para il tiro ravvicinato del centrale casteldaccese. A 20 secondi dalla fine, però, il Sammichele trova ancora con Gonzalez la via del gol. 5-4. Il Sant’Isidoro non riesce a mantenere il possesso del pallone con intelligenza e regala una punizione dai 12 metri agli ospiti a 11 secondi dal termine. Zerbini serve Matos, che di prima intenzione tira in porta: Scianna è ancora una volta determinante e di piede respinge la conclusione. Il pallone capita sui piedi di Cascino, che a porta sguarnita segna la rete del definitivo e clamoroso 6-4.
C’è chi la chiamerebbe impresa, chi miracolo sportivo. La verità è che un gruppo di persone, unite in un unico e comune obiettivo, può raggiungere davvero l’impossibile.
“Il futuro appartiene a coloro i quali credono nella bellezza dei propri sogni”. E. Roosevelt.
Salvatore Orifici