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Dopo la vittoria nel derby contro l’ACESE della settimana precedente, le AQUILE BAGHERIA battono sul proprio terreno il CIVITAVECCHIA e confermano la quarta posizione in classifica. Nonostante il risultato di 2-1 la squadra di SCALIA ha mostrato un’ottima organizzazione di gioco e un prolungato possesso palla: solo due traverse e numerosissime occasioni da goal mancate hanno impedito un risultato ancora più largo.

Partono subito bene le ragazze delle AQUILE che conquistano una serie di calci d’angolo che stringono alle corde l’avversario. Al 15’ del primo tempo proprio su un corner battuto dal capitano Piro, arriva la prima rete: respinta corta della difesa proprio sui piedi della forte centrocampista bagherese, che da posizione decentrata e impossibile fa partire una rasoiata che si infila all’angolino dell’incolpevole portiere avversario.

Nonostante il vantaggio la squadra bagherese continua ad attaccare e su un’azione sull’asse PIRO-VARIA, il capitano bagherese, con lancio millimetrico, mette VARIA sola davanti al portiere avversario: tiro potente di destro del cannoniere bagherese e palla che si stampa sulla traversa.

Il raddoppio non tarda ad arrivare: al 35’ PIRO sfrutta un inserimento di GAMMICCHIA tra i centrali del CIVITAVECCHIA. Quest’ultima taglia da destra verso il centro, evita il fuorigioco avversario e si presenta sola davanti a D’ERCOLE: PAOLETTA GAMMICHIA dopo essersi vista ribattuta la prima conclusione dal portiere laziale, è brava a ribattere in rete in seconda battuta. Il primo tempo si chiude con le AQUILE in vantaggio per 2-0 senza aver corso alcun pericolo.

Nel secondo tempo le ragazze di SCALIA continuano a far girare palla e macinare azioni da goal. Nonostante la netta superiorità a centrocampo, il CIVITAVECCHIA al 55’ ha l’occasione di riaprire la partita: lancio della SCIARRETTI per la FILIPPI, RAVVOLGI salta di testa a vuoto disturbata dal ponte dall’attaccante laziale e nel ricadere colpisce la palla con la mano: l’arbitro anziché fischiare il fallo dell’attaccante assegna un calcio di rigore alquanto dubbio. Sulla palla si porta la SCIARRETTI che manda alto sulla traversa. Ma il goal delle laziali non tarda ad arrivare: al 65’ la SCIARRETTI, su calcio di punizione, mette un pallone innocuo in aerea: SCOZZARI non trattiene e la palla finisce in rete.

Da segnalare, inoltre, un magistrale calcio di punizione da posizione defilata da parte di SETTECASI che si stampa sulla traversa. La partita termina con le AQUILE che gestiscono il risultato senza correre alcun pericolo.
“Si sarebbe potuto fare molto meglio esclama SCALIA, ma l’importante è aver guadagnato 3 punti fondamentali per il mantenimento del 4° posto in classifica a conferma di quanto di buono si stia facendo in questo campionato”

AQUILE BAGHERIA: SCOZZARI, FICANO, RAVVOLGI, SETTECASI, GAMMICCHIA, PIRO, CORSALE, BASSANO (68’ TOMASELLO, VARIA, FICAROTTA, BRUNO (56’ FRICANO). IN PANCHINA: LEONE, SCIARDELLI. ALLENATORE: SCALIA

WOMEN CIVITAVECCHIA: D’ERCOLE, VECCIARELLI, BOTTINELLI, GIAFFI, CUTTI. VITTORI, BELLUCCI, MAURELLI, COLUCCINI, SCIARRETTI, FILIPPI. IN PANCHINA: TENENTI. DE LUCA

CLASSIFICA AL TERMINE DELLA 18^ GIORNATA:
NAPOLI 49, RES ROMA 38, ORLANDIA CAPO D’ORLANDO 34, AQUILE BAGHERIA 31, , ACESE 26, REAL MARSICO 20, BARI 19, CIVITAVECCHIA 12, CAMALEONTE E FIANO ROMANO 11, REAL COSENZA 7.

Domenica 01 aprile ancora derby per il terzo posto contro il CAPO D’ORLANDO.

FRANCESCO FORLEO
 

Il nostro Marco Gjomarkaj, grande promessa del Tennis Club Bagheria, dimostrando massimo impegno e dedizione per il tennis, si è aggiudicato ieri, 27 marzo 2012,  la vittoria del torneo under 16 maschile di Capo D'Orlando, battendo nei quarti Marco Maiorana (Milazzo) con il punteggio di 6/2-6/2, in semifinale Tindaro Amato (Capo D'Orlando) con il punteggiodi 6/0-6/1, ed in finale il forte Dario Romano (Catania) con il punteggio di 7/5-6/2.

In bocca al lupo per i prossimi tornei.. VAMOSMARCO!!!
 

Un Sant'Isidoro ormai privo di un vero e proprio obiettivo di stagione, se non quello di onorare al meglio le ultime partite di campionato, vince e convince al “Principi di Rammacca” contro la pericolante formazione di Altofonte, il Real Parco di mister Calandra. Per gli ospiti, infatti, la partita contro i bagheresi rappresentava un'ultima spiaggia per salvare una stagione iniziata male e finita peggio. Mister Calandra, infatti, non è riuscito a trasmettere ai propri ragazzi quella grinta e quella determinazione che servivano per vincere una così importante partita.

Tutto facile, quindi, per i padroni di casa guidati da mister Mineo, i quali hanno sciorinato un buon calcio a 5 sospinti da un Riesi in grandissima condizione psico-fisica.
Tra i biancorossi si è distinto anche il giovane Emanuele Principato, classe '94, che ha condito il proprio esordio in C1 con una rete che riempe di soddisfazione la società bagherese e il tecnico della formazione Juniores, Antonio Ticali, il quale sta portando la selezione giovanile a disputare con autorità i play-off regionali.

Mattatore dell'incontro, come già detto, è stato Paolo Riesi, autore di una tripletta. Gli altri gol sono stati realizzati da un ritrovato Enzo Di Salvo, a segno con una doppietta, e dalle singole marcature di Tony Di Salvo, Speciale, Fava, Losanno e il già citato Principato.

Una convincente prestazione, quindi, per la squadra del presidente Scardina, in una gara giocata in un clima surreale, con una cornice di pubblico quasi assente e privo di entusiasmo giustificato da una stagione strana, caratterizzata da troppi alti e bassi. Per la prima volta in 5 anni, quindi, la gestione di Marco Mineo si trova a fine stagione a non lottare per alcun obiettivo. Eppure i biancorossi sono quinti in classifica e quindi virtualmente in lotta play-off se le regole non lo vietassero. Melilli e Viagrande, come tutte le squadre della Sicilia orientale, sono delle corazzate difficilmente raggiungibili se non con investimenti importanti e dispendiosi, che non fanno parte della policy aziendale del presidente Scardina.

La C1 è da sempre un campionato difficile che vede da un paio d'anni la squadra bagherese lottare per occupare nobili posizioni di classifica. L'obiettivo di partenza era quello di puntare ai play-off, sfumati per l'altalenanza dei risultati ottenuti soprattutto durante uno sciagurato girone d'andata. Lo sforzo profuso dai ragazzi, tuttavia, è da elogiare e fan ben sperare per il prossimo futuro della squadra.

Commento mister Mineo:

“Volevo fare i complimenti al piccolo Principato e a tutta la Juniores. Inoltre un elogio ai miei ragazzi che stanno dimostrando un attaccamento molto forte verso questi colori e questa società. Ci alleniamo in 15 ed è davvero una bellezza vedere come lo facciamo, sempre con il sorriso in volto. Adesso sfrutteremo questi 15 giorni per fare il punto della situazione con la società e progettare il prossimo futuro, mentre faremo qualche amichevole con le società vicine”.

Salvatore Orifici
 

Oltre al danno anche la beffa per un Palermo che non riesce più a vincere al Barbera e che ottiene un pari beffa nel finale contro i friulani. Il pareggio nell'anticipo della 29/a giornata di serie A ha spento il sorriso alla squadra di Mutti, che cercava di ottenere tre punti in casa, e non ha fatto gioire gli ospiti, che contavano sul ritorno alla vittoria per tornare almeno provvisoriamente al terzo posto da soli. Al 3-5-1 dell’Udinese senza Benatia, Ferronetti, Armero in panchina, e Isla, Mutti risponde con un 3-5-2. Recupera Migliaccio a centrocampo, ma inventa da zero la difesa facendo debuttare il giovane Milanovic insieme a Labrin e a Mantovani; centrocampo a 5 con Pisano e Balzaretti sulle fasce e Donati al centro, mentre in attacco Miccoli gioca assieme ad Hernandez.

CRONACA PRIMO TEMPO
Al Barbera il fischio di inizio combacia con una pioggia fastidiosa che rende difficile il controllo della palla e instabile l’equilibrio dei giocatori. Il match appare fin da subito spento, e la partita non regala nessuna emozione fino al 10' minuto quando con una punizione dai 35-30 metri il capitano rosanero calcia in porta, il pallone scavalca la barriera, ma, Handanovic manda in angolo. 

Dopo un continuo e noioso batti e ribatti di palloni al 29’ Hernandez prova da fuori area ma la palla finisce su monte Pellegrino. Al 31' goniometrico assist di Barreto per Miccoli che decisamente perfetto pesca l'angolino basso con il piede sinistro. Dinanzi a tale prodezza Handanovic stavolta non può nulla. Ed è goal numero 67 per il capitano salentino, l'attaccante più prolifico nella storia del Palermo. Subito dopo la risposta dei friulani: Asamoah serve Di Natale in area, protezione del pallone e tiro al volo del bomber , Viviano para.

A pochi minuti dalla fine prima il Palermo 44' minuto sfiora il 2-0 con Miccoli che da posizione impossibile spara al volo su palombella di Donati ma non trova la porta, sulla ribattuta Balzaretti calcia al volo ma trova Handanovic. Poi l'Udinese ha l'occasione per pareggiare con Abdi che con il destro tenta la conclusione, ma non sfiora neanche il palo. 

CRONACA SECONDO TEMPO
Il secondo tempo riparte con un cambio sulle fasce per l'Udinese, Guidolin cambia Armero e Pereyra per di Pasquale e Basta. Al 50' Armero prova il sinistro da posizione angolata, ma è inconcludente. Il Palermo riparte, ma non riesce a mettere a segno il secondo goal. I friulani spingono sulle fasce a tutto pressing alla ricerca del goal del pareggio e il Palermo è il difficoltà e si chiude nella propria metà campo.

Guidolin azzecca la sua ultima sostituzione: Torje (poi a segno) per Pazienza consentendo ai friulani di alzare il baricentro. Mutti risponde con Ilicic e lo sloveno nel giro di 10 minuti riesce a perdere tre palloni di fila e farsi ammonire per una simulazione. All'85' Miccoli mette un tiro-cross da sinistra sul quale non arrivano sia Ilicic che Barreto.

Proprio quando sembra che finalmente il Palermo sia ritornato a dettare "la legge del Barbera", Pereyra va via sulla destra a Mantovani e regala a Torje libero a centro area la palla dell'1-1. Giusto il risultato finale. Nessun episodio degno di nota o di particolare importanza. Partita lenta e povera di episodi; la gestione dell’arbitro risulta tranquilla con decisioni generalmente giuste, ma, il Palermo può assolutamente recriminare per la mancata espulsione di Ekstrand che avrebbe meritato più volte il secondo giallo.

Roberta Oliva
 

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