Il Festival di Bari premia Tornatore

Il Festival di Bari premia Tornatore

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Bari capitale del cinema per una settimana: fino a sabato, quando calerà il sipario sul Bif&st, il Festival del cinema diretto da Felice Laudadio.

Ed è nel segno di Domenico Procacci, barese volato a Roma, e di Giuseppe Tornatore, che per la prima volta proprio qui, a Bari nel 1988, presentò il suo Nuovo cinema Paradiso, che si è aperta la kermesse ricca di ospiti e grandi film.

Stasera al regista siciliano, al quale il Festival ha dedicato la più ampia retrospettiva mai realizzata, verrà consegnato il premio Fellini 8 1/2 sul palco del Petruzzelli.

Come in un film - Tornatore, di nuovo a Bari, la città che per prima ha illuminato la sua opera, legge i segni del caso. «Quando presentai il film alloggiavo nello stesso albergo, l'Oriente, e il cinema dove si proiettava il film era proprio al civico accanto. Adesso è diventato un casinò e, quindi, siamo perfettamente in tema con il mio film che parlava proprio di una sala cinematografica che non c´era più. Mi fa un bell´effetto».

Al regista siciliano, il Bif&st dedica una retrospettiva completa di film, backstage, interviste.

Ieri la celebrazione è cominciata con la presentazione alla Feltrinelli del libro "L´isola di Tornatore" di Antonio Panzera e di un cofanetto di nove dvd.

A fianco del regista, Luciana Migliavacca ed Enrico Magrelli, che questa mattina alle 11 condividerà con lui la lezione di cinema al Kursaal Santalucia.

Tornatore e il pubblico barese, legati dal filo della buona sorte. «Era la prima volta che presentavo il mio film al pubblico, che lo accolse entusiasticamente - continua il regista - Con quegli applausi cominciò la vera vita del film, che era ancora un work in progress: ma il produttore, Franco Cristaldi, aveva voluto testarlo con gli spettatori. Solo dopo terminai la postproduzione e il film fu licenziato nella versione lunga. E poi ci fu il taglio della seconda parte».

 

tratto da La RepubblicaBari.it