Il corto del giovane regista e sceneggiatore bagherese Giorgio Zingone fa incetta di premi negli USA

Il corto del giovane regista e sceneggiatore bagherese Giorgio Zingone fa incetta di premi negli USA

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Il cortometraggio intitolato "Sospetti su un sospettato al di sotto di ogni sospetto", scritto e diretto dal giovane sceneggiatore e regista bagherese Giorgio Zingone, si è distinto in ben due Festival cinematografici negli Stati Uniti, facendo incetta di premi e nomination.

Si tratta di un cortometraggio girato a Palermo, con un budget estremamente ridotto e un team di sole quattro persone, che è riuscito a conquistare la scena internazionale a Los Angeles e che vede Giorgio Zingone all'esordio dietro la macchina da presa.

Con un approccio creativo e audace, Giorgio e il suo piccolo team, composto da Giuseppe Vaiuso, Stefania Cicirello e Vito Benicio Zingales, hanno saputo trasformare una produzione minimalista in un’opera che ha saputo catturare l'attenzione internazionale.

Oltre svariate nomination (inclusa Miglior Debutto Alla Regia), "Sospetti su un sospettato al di sotto di ogni sospetto" ha ottenuto due premi prestigiosi: "Miglior Risultato Eccezionale" per la sceneggiatura e "Miglior Parodia" a luglio presso l'Indie Short Fest. Questo successo è stato replicato anche ad agosto presso l'Independent Short Awards, dove il film ha nuovamente trionfato come "Miglior Parodia".

Il cortometraggio terminato ad aprile e girato come un film d’epoca, esplora, con una vena umoristica e parodica, il mondo della commedia attraverso un’indagine giocosa ricca di fraintendimenti e umorismo visivo.

La scelta di ambientare la storia in un’unica location con due personaggi contribuisce a creare un effetto claustrofobico che amplifica il lato comico della narrazione. 

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In seguito alla notizia dei premi ricevuti dal corto di Giorgio Zingone negli USA lo abbiamo intervistato.

  • Qual'è stata la tua reazione dopo aver appreso dei premi che il tuo corto ha ricevuto a Los Angeles?

"La mia reazione dopo avere appreso del premio è stata di iniziale incredulità; emozione che poco dopo si è trasformata in gioia e orgoglio per il fatto di essere riuscito, tramite un cortometraggio italiano con sottotitoli in inglese, a raggiungere una giuria di spessore utilizzando un registro comico- surreale: genere notoriamente difficile. Per cui la più grande soddisfazione è stata constatare che questa tipologia, ovvero la parodia, può funzionare ancora".

  • Qal'è la tua cifra stilistica? C'è qualche regista o autore a cui ti ispiri? 

"La mia cifra stilistica si lega al surreale: che si tratti di una storia con risvolti drammatici o comici, mi piace l'idea di scrivere e poi portare in scena una realtà leggermente diversa da quella a cui siamo abituati nel quotidiano: dove la fantasia di un personaggio o di una situazione può prendere vita servendosi del paradosso; nella mia crescita sono stati fondamentali autori come Mel Brooks, David Zucker, Jim Abrahams e gli italiani Paolo Villaggio e Achille Campanile, per citarne alcuni".

  • Quali sono i tuoi progetti futuri ?

"Spero di potere seguire sempre questa strada migliorando passo passo: lo storytelling per me è una passione irrinunciabile che coltivo anche nel tempo libero . Aspetto sempre che un evento incredibilmente surreale si verifichi nella vita di tutti i giorni: a quel punto smetterò di scrivere storie; ma dubito possa accadere nell'immediato futuro..."

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