''Il nostro e' un paese libero e ciascuno puo' esprimere le proprie opinioni''. Ma celebrare i 150 anni dell'Italia unita
e' ''un modo per rimarcare i valori fondamentali del nostro essere italiani''.
A dirlo e' il premio Oscar Giuseppe Tornatore, in una video-intervista, a margine della prima romana de 'L'ultimo Gattopardo', il suo film omaggio al produttore della Titanus Goffredo Lombardo, scomparso nel 2005.
Un ritratto in 90 minuti (dopo l'anteprima di 55 all'ultimo Festival di Venezia), presentato proprio nell'ambito degli eventi per le celebrazioni dell'Unita' d'Italia, che ripercorrendo la storia dell'uomo che produsse capolavori come 'Il gattopardo' e 'Rocco e i suoi fratelli' di Visconti, 'Casanova' di Fellini, e che fu anche l'inventore della fiction italiana con successi come 'Orgoglio', e' anche il racconto di un cinema e di un'Italia che sembrano non esistere piu'.
E che mentre scorrono le immagini delle pellicole Titanus cucite insieme alle interviste ai tanti che ebbero la fortuna di lavorare con Lombardo (tra gli altri, Sophia Loren, Alain Delon, Mario Monicelli, Ermanno Olmi, Carlo Verdone, Gianni Morandi, Francesco Rosi, Burt Lancaster) strappa piu' volte nostalgici applausi a scena aperta, proprio all'alba di un compleanno tanto importante per il paese.
''Le celebrazioni per Italia 150 - dice all'Ansa Tornatore - sono un appuntamento per riscoprire e rimarcare i valori fondamentali del nostro far parte di un paese, dell'Italia, del nostro essere italiani. E' un anniversario da sentire e da celebrare con una grande senso dell'unita'''.
Sulle polemiche che parte della maggioranza ha invece suscitato su queste celebrazioni, il regista salomonicamente aggiunge: ''Il nostro e' un paese libero, ciascuno puo' esprimere le proprie opinioni anche quando queste possono sembrare decisamente in contrasto con alcuni valori fondamentali del nostro paese''.
Il Risorgimento, al contrario, puo' rappresentare un messaggio importante soprattutto per i giovani. Anche semplicemente per ''far scoprire ai ragazzi quanto gli italiani abbiano lottato per il nostro paese, quanto ci abbiano creduto e quanto e' importante continuare a crederci ancora''.
Ma in un ipotetico referendum sull'Italia unita, oggi, Tornatore voterebbe per il si o per il no? ''Voterei per il si'', conclude sorridendo.
Tratto da ANSA.it articolo di Daniela Cammusso