Spettacolo

Non più il tradizionale orario delle 14.45 per la trasmissione di Teleone "I comuni informano". Da quando è stato avviato il digitale terrestre la nota trasmissione ha modificato gli orari di programmazione. 

La nuova puntata settimanale viene mandata in onda il sabato alle ore 12.30 sul digitale terrestre sul canale 19 di Teleone, e poi replicata tutti i giorni della settimana sempre alla stessa ora.

Sugli altri canali di Mediaone, e cioè Video Pa e Antenna Uno che trasmettono rispettivamente sui canali 185 e 196 del digitale terrestre, " I comuni informano" va  in onda alle ore 15 a conclusione del notiziario di Medianews.

Peraltro in queste settimane il gruppo Mediaone ha realizzzato il potenziamento degli impianti di Teleone, oltre ad essere visibile sempre sul canale 19 a Palermo città e nell'intera fascia costiera della provincia , per una serie di accordi consortili realizzati con altre reti locali, è visibile anche nelle città di Catania, Agrigento e in larga parte delle rispettive provincie.

Va ricordato che la popolare rubrica settimanale curata dal nostro direttore Angelo Gargano,  e che si occupa di politica, attualità, cultura e spettacolo nata come "Bagheria...in comune" compie quest'anno dieci anni di vita.

Iniziata nel 2002 sotto l'amministrazione del sindaco Pino Fricano come trasmissione di servizio e di supporto all'operato dell'amministrazione, dopo la modifica della bozza di convenzione divenne negli anni successivi la vetrina dell'attività non solo di tutti i gruppi politici , ma della realtà culturale, sociale, economica e sportiva bagherese.

Già dal mancato rinnovo della convenzione scaduta nella primavera dello scorso anno, la trasmissione ha assunto via via sempre più i caratteri di una trasmissione non solo di Bagheria ma dell'intera realtà territoriale, ed è venuto meno il taglio politico.

La presenza dei politici in trasmissione si è infatti ridotta drasticamente. Nelle prossime settimane sarà realizzato un restiling del format per renderlo più moderno e attuale.

Ancora una volta Palazzo cutò è stato protagonista di un evento dal sapore medievale.

Infatti venerdì 21 settembre nello splendido "Salone delle cerimonie" dell'antico Palazzo nobiliare, gentilmente messo a disposizione dall'amministrazione comunale di bagheria, le dame ed i cavalieri del S.O.E.T. (Supernus ordo equester templi)  si sono dati appuntamento per procedere all'investitura di quattro cavalieri e una dama appartenenti alla Commanderia "San Giovanni Battista" di Palermo, guidata dal cavaliere Salvo Luppina ed alla Commanderia "Giovanni Paolo II" di Trapani a capo della quale vi è una donna, la dama di commenda Francesca Recupero.

Era inoltre presente un rappresentante della Commanderia "Jacques de Molay" di Palermo.


La cerimonia, organizzata dal Cav.Giuseppe Gargano, guida della Commanderìa "Nostra Signora del Mare" di Bagheria, si è svolta alla presenza del Gran Vicario magistrale dell'Ordine, S.E. Pietro Testa  che ha atribuito il titolo di "Dama honoris causa" alla signora Samanta Lo Cicero, che nonostante non sia membro dell'Ordine dei cavalieri Templari, da sempre si è impegnata in innumerevoli attività sociali collaborando con le iniziative della Commenda bagherese.

L'alto ufficiale ha altresì accolto nelle fila del S.O.E.T. un cavaliere proveniente da altra Associazione Templare.

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Il prossimo appuntamento del gruppo S.O.E.T. è previsto per domenica 30 settembre 2012 alle ore 9.30 presso il Castello che fu dimora estiva di Federico II nel comune di Giuliana (PA) dove si terrà, alla presenza del Gran Maestro dell'Ordine S.A.E. Fra Danilo Riccioli, un convegno sul tema "Templari ieri e oggi".

 


 

 

'Dal Mediterraneo all'Irlanda', martedì 11 settembre alle 21.30 alla Chiesa Madre S. Atanasio di Ficarazzi (PA), concerto di musica acustica, che partendo dalle sponde del mediterraneo approda in Irlanda, con qualche fugace incursione nel Mississipi, patria del blues.

Rosellina Guzzo riesce a rappresentare svariate melodie, sperimentando e giocando con la sua electroharp blu, accompagnata con grande maestria da Vincenzo Mancuso, versatile musicista riconosciuto a livello internazionale, che spazia dal jazz al blues al pop e che vanta collaborazioni con De Gregori, Renato Zero, Carmen Consoli, Gloria Gaynor ecc...

Ai fiati Giuseppe Viola, musicista eclettico, che vanta svariate collaborazioni in diversi ambiti musicali e che oltre al sax, si alternerà ai fiati etnici provenienti da varie culture, come wistle, flauti a becco, clarinetto turco etc.

Lo spettacolo offre una specificità alquanto originale, ma nello stesso tempo un’ assoluta fruibilità al grosso pubblico e sarà inframmezzato da giga e reels, le tipiche danze irlandesi ritmate e trainanti.

L’ospite speciale della serata sarà Massimo Laguardia alle tammorre e percussioni. Ingresso libero

In questi giorni la villa romana del casale di Piazza Armerina, la testimonianza storico-artistico-architettonica siciliana più visitata assieme alla Cappella Palatina, è stata teatro di una serie di iniziative, esposizioni e concerti della rassegna artistica”Artesiana” creata ad hoc per la promozione dei nuovissimi restauri dell’importante villa romana volte a valorizzarne il recente restauro; queste iniziative culmineranno nella giornata di venerdì 7 settembre Venerdì 7 settembre 2012 con una  mostra di gioielli dell’artista-designer bagherese Carmelo Maria Carollo dal titolo “La fucina di Efesto", che verrà inaugurata alle ore 16.00 e sarà visitabile sino alle 22.30.

All’inaugurazione parteciperà il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli e il direttore della Villa del Casale Guido Meli.

La inaugurazione della mostra verrà impreziosita dalle performance dei due artisti bagheresi, il cantastorie Paolo Zarcone e il chitarrista Francesco Maria Martorana che si esibiranno con una serie di cantate con testi di Maria Belbruno sui "Miti di Sicilia", questi ultimi rappresentati in larga parte nei gioielli dell’artista.

Per Carmelo Carollo è un riconoscimento al suo valore di artigiano-artista creatore e cesellatore di gioielli in argento che si ispirano a storie, miti e vicende fantastiche della Sicilia, per Francesco Martorana e Paolo Zarcone, una conferma delle loro dimensione artistica che ha superato i confini di Palermo e provincia. 

A seguire una analisi critica di Tommaso Romano sulla personalita artistica di Carmelo Carollo tratta dal sito del comune di Bagheria

 

La gnosi contemporanea di Carmelo Maria Carollo è un processo artistico di lunga durata, che coniuga creatività a ricerca, in simbiosi fondante una simbolicità che si nutre, ispirandosi, di miti perenni perchè espressione di un sapere arcano che il nostro Artista siciliano coglie sempre con abilità.

I suoi grandi Maestri del resto, Sergio Pausig e Francesco Gallo, testimoniano l'assunto che l'arte è ancora bellezza e durata, sapienza del segno e perizia artigianale.

Ecco, in Carollo è pienamente presente una lezione che sa mirabilmente congiungere traditio e renovatio, nella pura, autentica essenzialità artistica, nel tratto sempre originale, segno di una comprensione di ciò che resta come unicità della condizione dell'umano in corrispondenza con il superumano cui il mito ci ricollega, giusta la lezione imperitura di Mircea Eliade.gioielli Carollo

I gioielli di Carollo sono capolavori dell'arte applicata alla scelta mai casuale di soggetti prescelti - come è sempre avvenuto in Sicilia, prima della decadenza in atto e come testimoniano gli studi eccellenti di Maria Concetta Di Natale e di Rita Cedrini - capacita di proiettare sul presente una sensibilità valoriale, un deposito di sacralità che non si oppone al cosiddetto profano ma ne attualizza il senso profondo: si vedono a tal proposito le perfette ri-creazioni di un San Giorgio che infilza il drago, l'albero della vita, il sacro monte e l’impervio cammino dell’uomo, in una sequenza di smalti e colori degni di una superba tradizione europea e ancora la forza sempiterna di Eros e Thanatos principi di ricomposizione oltre la strettoia di una dimensione nichilistica .

La versatilità del creare oggetti non effimeri al gusto e alla gioielli Carollo meraviglia che il tempo sfida, suggellano il dettato di questi lapilli di stupore e consapevolezza.

Nel mito del Castagno dei Cento Cavalli ricondotto a unità visiva e concretezza formale, Carollo trova il suo centrale punto di magistralità e ci consegna una perfezione sublime fra cavalieri, albero e regina di emblematica sintesi, che sarebbe piaciuta a Cristina Campo, vestale della ricerca della perfezione perduta nel declinante Novecento.

Sta proprio in questo paradigma il cuore dell’avventura di conoscenza e di contemplante azione operativa di Carmelo Maria Carollo che sfida così la miseria e la inconsistenza dei nostri tempi oscuri.

 

Tommaso Romano 

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