Una seduta importantissima, quasi "esemplare", quella del Consiglio Comunale di Bagheria svoltasi giorno 30 aprile.
Dopo un breve ricordo del Presidente Di Salvo prendono parola nell’ordine i consiglieri Vella, Castronovo e Lima.
Il ricordo di Pio La Torre sarà puntuale e sincero negli interventi di questi consiglieri, i quali, ognuno per la sua parte, hanno evidenziato un diverso aspetto dalla figura di La Torre.
Il consigliere Vella ha ricordato come uno dei meriti principali dell’allora segretario siciliano del partito comunista sia stato quello di essere padre della legge Rognoni-La Torre primo strumento adoperato dalla Stato per colpire i mafiosi nel loro punto nevralgico ossia i patrimoni di “cosa nostra”. Vella ha infine ricordato (citando la commemorazione del segretario fatta da Enrico Berlinguer) come La Torre, siciliano di nascita, sia stato ucciso proprio vicino a dove nacque, così a voler sottolineare che questa terra ha proprio tra i suoi figli migliori gli elementi nobili per combattere il fenomeno mafioso.
Il ricordo del consigliere Castronovo è stato un ricordo più vicino, frutto anche di un'epoca vissuta in prima persona e con impegno nello stesso partito comunista in cui La Torre era dirigente.
Il consigliere Lima ha invece voluto ricordare la figura di Pio La Torre sindacalista e segretario provinciale della federbraccianti.
Terminate le dovute commemorazioni riprende l’iter ordinario del consiglio comunale.
Vengono così trattate svariate interrogazioni proposte dai consiglieri Aiello, Di Stefano, Cilea, Cangialosi.
Proprio quando la seduta sembrava per avviarsi verso una regolare chiusura, invece, la conferenza dei capigruppo decide di prelevare dall’o.d.g. due importanti atti normativi che, in quanto recano parere favorevole espresso unanimemente dai membri della I^ commissione consiliare, posso essere affrontati con più facilità.
Si tratta del Regolamento sul cerimoniale e del Regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla mafia.
Il Presidente Di Salvo da così la parola al presidente della I^ commissione consiliare, consigliere Daniele Vella, che dapprima illustra il regolamento sul cerimoniale.
Trattasi di un atto normativo che regola lo svolgimento delle pubbliche manifestazioni in cui partecipa l’ente Comune di Bagheria, normando fin dove possibile il comportamento che le figure istituzionali devono tenere.
L’atto, recando parere favorevole espresso all’unanimità dalla commissione, non necessita di dibattito e viene approvato dall’aula.
Sarà d’obbligo, d’ora in poi, per i consiglieri comunali indossare la giacca durante le sedute del consiglio comunale.
Si passa quindi alla trattazione del Regolamento sull’assegnazione dei beni confiscati alla mafia.
Anche questo atto normativo viene illustrato dal Presidente della I^ commissione consiliare Vella.
Il consigliere Vella tiene a sottolineare l’importanza della deliberazione che l’aula sta per approvare, atto che assume un significato particolare proprio perché oggi ricorre l’anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Serio e articolato è stato il lavoro di tutti i membri della commissione consiliare che hanno studiato il regolamento in oggetto ed elaborato gli allegati emendamenti. Il Presidente tiene a citare uno per uno i nomi dei consiglieri che fanno parte della commissione e oggi forse è proprio giusto elencarli.
I membri della I^ commissione sono i consiglieri Vella (presidente) Castronovo, Gulli, Bartolone,Vigilia, Giammanco, Lima, Cangialosi, Tripoli.
Il regolamento, sottolinea il presidente Vella, disciplina l’affidamento dei beni confiscati alla mafia ed è un fondamentale momento in cui la politica, quella seria e fatta nell’interesse generale (finalmente!), fissa paletti e regole entro le quali la commissione di affidamento (composta solo da tecnici) dovrà muoversi per valutare i progetti presentati dai vari enti e affidare i beni confiscati.
Si prevedono dei punteggi precisi per l’affidamento dei beni, punteggi legati in particolar modo alla validità della proposta progettuale e alle garanzie che l’ente proponente offre.
Sono previsti dall’atto normativo una serie obblighi a carico del concessionario volti ad accertarsi che l’ente gestore del bene non sia in nessun modo condizionato da mano mafiosa. Puntuali, inoltre, appaiono una serie di emendamenti che la commissione propone e che introducono, per esempio, l’obbligo di stipula di apposite polizze fideiussori a garanzia dei beni più importanti; l’obbligo di essere in regola con la normativa antimafia; l’obbligo di non cedere a terzi neppure di fatto attività esercitate nel bene avuto in concessione; l’obbligo di rispettare la normativa in tema di lavoro; una eventuale azione risarcitoria a favore del Comune in caso di danni al bene e all’immagine del Comune stesso.
Nella seduta del 30 aprile, il consiglio comunale ha proprio fatto il suo dovere.
Pagine liete come queste riscattano i consiglieri da molte sedute perse in lunghi e discutibili dibattiti.
Il lavoro della commissione consiliare (la I^ commissione che già elaborò in passato il regolamento asili nido o quello sull’associazionismo e la partecipazione popolare) si è dimostrato utile all’aula per incanalare i lavori nella giusta corsia.
Avere approvato all’unanimità questo importantissimo regolamento è il regalo migliore che, in queste ore così dense di significato nella nostra storia, si potesse fare alla Città.
Si attende ora l’utilizzo concreto dei beni realmente utilizzabili e disponibili presenti in paese.