Dopo una seduta fiume il consiglio comunale boccia l'aumento IMU: dissesto ormai inevitabile

Dopo una seduta fiume il consiglio comunale boccia l'aumento IMU: dissesto ormai inevitabile

Politica
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E' da venerdì mattina che il consiglio comunale di Bagheria è tornato a parlare dell'IMU, argomento che in realtà non era stato trattato nell'ultima seduta, come avevamo erroneamente scritto, anche se la concitata sequenza degli eventi (l'abbandono del PD della maggioranza e dei lavori d'aula) e la conseguente bocciatura dell'IRPEF, ci aveva fatto pensare ad un naufragio dell'intero collegato Irpef e Imu.

In realtà l'aggiornamento della seduta è avvenuto dopo le ore 24 del 31 ottobre, e questo fa pensare da un canto che il rinvio al 2 novembre, sarebbe garanzia della legittima del voto di stasera e qualunque esso sarà.

Qualche funzionario comunale da noi consultato pensa invece che, anche se la seduta del consiglio è in prosecuzione, deliberare oltre le ore 24 del 31 ottobre, metta l'eventuale decisione favorevole a rischio di impugnazione; ma il consiglio, malgrado questa ipoteca, sta discutendo e votando tutta una serie di emendamenti e tra poco si arriverà al voto finale.

Per responsabilità dell'amministrazione comunale si è creato un impasse imprevisto su Regolamento e Aliquote IMU.

Per diverse ore della mattinata il consiglio comunale e' rimasto fermo sull'articolo 3 del regolamento IMU al comma 1; tutto è nato dalla domanda formulata dal consiglieri La Corte del PDL e  Di Stefano PID. che hanno chiesto all'amministrazione se era stata fatta dalla giunta la delibera prevista per legge sul valore venale delle aree edificabili.

Dopo la dichiarazione del Sindaco che ha ammesso la grave dimenticanza, il Cons.La Corte ha invitato il Sindaco ha riunire urgentemente la giunta per dare la possibilita' al consiglio di andare avanti. Alla proposta si associano i consiglieri Mimmo Di Stefano di  Bagheria popolare  e per il PID Gino Di Stefano.

Durante l'intera giornata si sono comunque susseguite le interruzioni e le richieste di integrazione e di chiarimento su singoli articoli del regolamento. Nella tarda serata si sta procedendo al voto sugli emendamenti.

Uno di questi emendamenti, promosso da Daniele Vella capogruppo PD, e sottoscritto da consiglieri di diversi partiti, è stato approvato a larga maggioranza, e prevede uno sgravio dell'imposta del 20% per quelle famiglie che abbiano nel nucleo familiare un disabile, così come definito dalla legge 104.

Mentre scriviamo, e sono quasi le ore 23, ci si prepara a votare un emendamento del PD, sul quale c'è però il parere contrario del dirigente, che prevede di portare a 5 la prima casa, lascia al 7.6 i terreni agricoli e al 10.6 l'aliquota sulla seconda casa.

Il voto finale sul regolamento e le aliquote si dovrebbe avere,  in base all'andamento dei lavori, entro le 24 del 2 novembre.

AGGIORNAMENTO

Dopo le ore 23 scoppia la bagarre: Gino Di Stefano, capogruppo PID, introduce un argomento del tutto nuovo, che lo porta a chiedere di secretare la prosecuzione della seduta: in estrema sintesi, sarebbe stato portato in aula un parere firmato da due componenti del collegio, che in realtà però era stato redatto da un solo componente, pare il presidente Leonardo Passarello, in assenza dell'altro firmatario.

Gino Di Stefano chiede di secretare la seduta per poter parlare con libertà e senza la presenza del pubblico di questo problema.

La segretezza della seduta è in effetti una eventualità prevista dal regolamento e dalle norme sugli enti locali, cui si può  fare ricorso  laddove si debbano affrontare questioni disciplinari o notizie di procedimenti giudiziari che riguardino consiglieri, dipendenti comunali o componenti di organismi previsti dalle leggi.

Aggiornamento ore 24,00: la proposta di secretare la seduta, messa ai voti, è stata bocciata dal consiglio comunale con larga maggioranza.

Si è passato quindi a votare l'emendamento del partito democratico di agevolazione per le fasce deboli, disabili in particolare, che è stato approvato a larga maggioranza.

L' emendamento, anche questo presentato dal PD,  che prevedeva la riduzione delle aliquote per la prima casa e il  mantenimento del minimo per i terreni agricoli, è stato invece bocciato dall'aula.con i soli  voti favorevoli  del PD e del PID e l'astensione di tutti gli altri.

Tra poco dopo il voto su un emendamento del presidente del consiglio poi ci sarà il voto finale  sulle aliquote IMU.

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Aggiornamento, 3 novembre ore 2,30: Con 10 voti favorevoli e 13 contrari il Consiglio comunale ha bocciato il regolamento sull'Imu che prevedeva l'aumento delle aliquote onde evitare il dissesto finanziario dell'ente, misura che peraltro probabilmente non sarebbe stata sufficiente allo scopo. 

Malgrado il Partito Democratico avesse annunciato l'abbandono della maggioranza, alla fine ha comunque votato a favore del provvedimento, ma la maggioranza del sindaco Lo Meo, nonostante il loro sostegno, a quel punto non c'era più.

Hanno votato favorevolmente: Antonio Scaduto, Caterina Vigilia, Antonino Maggiore, Daniele Vella, Emanuele Tornatore, Pietro Pagano,  Antonino Arena, Giacomo Raspanti, Giovanni Amari, Massimo Mineo

Contrari: Gino Di Stefano, Angelo Puleo, Pietro Di Quarto, Domenico Prestigiacomo, Filippo Maggiore, Pietro Aiello, Paolo Amoroso, Nino La Corte, Francesco Gurrado, Marco Sciortino, Rosario Giammanco, Maria Grazia Lo Cascio, Maurizio Lo Galbo