Riparte la giostra, si vota alla Provincia

Riparte la giostra, si vota alla Provincia

Politica
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Fra venti giorni riparte la grande giostra: si torna a votare per il rinnovo del Consiglio Provinciale, e a Casteldaccia anche per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale.
I partiti scaldano i motori, che a dire il vero non si erano mai spenti, considerato che c'è stata la campagna elettorale; si moltiplicano le riunioni, gli incontri, i contatti riservati, e tutto il manuale di liturgie che precede la formazione delle liste, che, lo ricordiamo, dovranno essere presentate dal 30 giorno al 25 precedenti il voto, previsto per il 15 di giugno.

Il nostro collegio, che è di circa 150.000 abitanti, è formato oltre che da Bagheria dai comuni di Casteldaccia, Santa Flavia, Ficarazzi, Villabate, Misilmeri, e Belmonte Mezzagno, ed esprime 5 consiglieri, che nella consiliatura appena trascorsa erano: Piero D'Aì di Villabate per l'U.D.C., Salvatore LIcciardi per A.N. di Ficarazzi, Antonio Tubiolo eletto nella Margherita di Misilmeri, e i bagheresi Vincenzo Lo Meo allora di Forza Italia, e Concetta Balistreri per i D.S.

I partiti che sono più avanti nella definizione delle candidature, sono quelli usciti vincitori, dalla recente consultazione politica, PdL e U.D.C. per capirci: ancora nella fase preliminare di consultazioni, Partito Democratico ed M.P.A.

Cominciamo dal Popolo della Libertà: scontata la ripresentazione degli uscenti Lo Meo (nella foto) e Licciardi, le altre candidature sono quelle di Pippo Ginotta di Casteldaccia, che viene dato fortissimo nelle previsioni della vigilia, di Tommaso Gargano consigliere comunale a Bagheria per A.N.; volto nuovo dovrebbe essere il geometra bagherese Franco Mineo; anche se quest'ultima candidatura è ancora in discussione, e potrebbe lasciare spazio ad un nome di Misilmeri.
Sarà dura per gli uscenti Licciardi e Lo Meo, anche se quest'ultimo viene giudicato come uno dei consiglieri che più e meglio hanno lavorato alla Provincia, perchè si dovranno confrontare con compagni di lista fortissimi.


L'U.D.C. ha quasi definito le liste: riconfermato D'Aì, dipendente dell'Ospedale Civico di Palermo, che cinque anni fa soffiò il posto per una manciata di voti a Nino D'Amico, gli altri a scendere in campo saranno: il presidente del consiglio comunale di Bagheria Bartolo Di Salvo (nella foto), la cui eventuale elezione libererebbe un posto e aprirebbe un problema in più per i partiti a Bagheria; Santino Lo Buglio, presidente del consiglio comunale di Santa Flavia, e un nome che dovrebbe uscire fuori tra Antonio Scaduto, già consigliere comunale a Bagheria e Filippo Tripoli, attuale capogruppo per l'U.D.C. sempre a Bagheria.
Oltre un nome da Casteldaccia o Misilmeri.

Indietro nella formulazione dei nomi, come dicevamo, il Partito Democratico.
In una prima riunione sono stati messi a punto i criteri: facce nuove, e niente nomi calati dall'alto. In dubbio la riproposizione della Balistreri circolano i nomi di: Pino Vella, Giorgio Castronovo a Bagheria, e del geometra Canale per Casteldaccia, oltre naturalmente ad Antonello Tubiolo di Misilmeri che viene ricandidato.

L'M.P.A. è un oggetto misterioso, considerato che è una formazione nuova, anche se ruspante: a Bagheria il gruppo Aiello, Provino, che ha Cirano in consiglio comunale, ha avuto una buona affermazione, oltre seicento voti di preferenze per Rao, che è risultato nell'MPA il primo dei non eletti alla Regione: se dovessimo scommettere diremmo Provino o Franco Aiello.

Staremo a vedere nei prossimi giorni.