Il sasso gettato da Fara Pipia nello stagno della politica - di A.Gargano

Il sasso gettato da Fara Pipia nello stagno della politica - di A.Gargano

Politica
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C'è voluta una presa di posizione pubblica, severa e argomentata dell'ex assessore al bilancio Fara Pipia, per risvegliare dalla sonnolenza le forze politiche non solo  di maggioranza,  e riaprire un confronto sulla necessità di un risanamento delle finanze comunali, il cui dissesto progressivo e inarrestabile, fa presagire scenari inquietanti a Lo Meo e alla sua maggioranza.

Il sasso nello stagno gettato attraverso bagherianews, da un ex assessore la cui serietà ora viene da tutti riconosciuta, ma che al tempo era stata sbigativamente "liquidata" da Lo Meo, ha avuto il merito di aver innescato una discussione proficua e qualificata tra forze di maggioranza e di opposizione sulle misure economiche contingenti e strutturali urgenti da prendere per salvare il comune dal naufragio.

Hanno capito i partiti più responsabili, anche se all'appello manca ancora oggi il PID, il cui contributo siamo certi non tarderà ad arrivare, che non si può andare avanti tagliando alla cieca i servizi sociali, demotivando il personale, e facendo scadere anche la qualità del confronto politico in consiglio, cosa che non giova certo al buon nome della classe politica.

E tutto per alimentare l'insaziabile Moloch del Coinres, senza avere però una strategìa chiara per il futuro.

Sia Fara Pipia, che, nell'ordine, PDL, UDC, FLI  e PD fanno proposte concrete sulla quali avviare un confronto serio e costruttivo, sin da subito, nelle commissioni e in consiglio.

Il sindaco Lo Meo dimostri oltre che un cambio di passo, anche, se gli riesce, un cambio di mentalità.

Il vecchio modo di fare politica, di fronte alla natura e alla qualità della crisi economica e sociale che stiamo attraversando, è assolutamente inadeguato.

Non bastano per sopravvivere nè l'attivismo sfrenato di Lo Meo, che corre tutto il giorno a mettere pezze per turare le falle che si aprono continuamente nel funzionamento della macchina amministrativa , nè la vecchia politica del clientelismo, che ormai ha fatto il suo tempo, e che una buona volta occorrerebbe mettersi alle spalle.

Crediamo, o meglio speriamo,  che il sindaco Lo Meo e anche parte della classe politica stiano maturando questa consapevolezza

 

Angelo Gargano