Certo non è stata l'adunata oceanica che qualcuno tra i promotori si attendeva, ma neanche il "flop" che la "concorrenza" prevedeva o si augurava. Tra 220 e 250 persone, considerato il turn over, non sono poche: anche perché rinunciare alla bella mattinata domenicale di sole,
per parlare di rifiuti, nuove povertà e Piano regolatore, non era proprio il massimo; però c'era tanta gente, ed in una sala appena normale, sarebbe sembrata una presenza traboccante.
Gli organizzatori, peccando di ottimismo a nostro avviso (la sala del Supercinema ha 460 posti a sedere), hanno voluto rischiare: non sono stati premiati, ma neanche mortificati.
Quello che per l'osservatore era importante capire è fino a che punto l'indignazione per le condizioni della nostra città possa diventare coscienza e movimento politici.
Perché è questo, al di là di quanti voti riusciranno a portare a casa, il vero fatto nuovo: c'è una Bagheria delle professioni soprattutto, economicamente emancipata, mediamente colta ed evoluta, che di fronte al degrado della propria città, non se la sente più di delegare ad altri l'essere amministrato, e vuole fare da sé.
Intende assumersi in prima persona la responsabilità del governo della città: non sono giovani in cerca di lavoro o masse di diseredati, non è il ventre molle della città, che tale era, rimane e rimarrà, nei secoli fedeli ai messaggeri del clientelismo e delle promesse facili, agli imbroglioni di turno, e ai politicanti di tutte le stagioni.
E' gente che legge, che viaggia, che conosce le realtà delle grandi città europee, e che vorrebbe solo vedere una Bagheria civile, pulita e ordinata.
E' la spia di un disagio sul quale i partiti, tutti i partiti farebbero bene e a riflettere: non più le tradizionali liste civiche o liste del sindaco, ma liste di nuovi protagonisti che dicono basta al degrado urbano, basta ai riti vuoti e alle contorsioni verbali di chi amminsitra, e basta ai costi sempre crescenti di una politica sempre più improduttiva e autoreferenziale.
E' questo in estrema sintesi quello che c'è dietro Laboratorio B di Angelo Puleo, alle Officine Urban di Pierfrancesco Arnone, all'Associazione per lo sviluppo e la legalità di Vincenzo Provino.
Probabilmente per raccogliere voti non saranno bravi e "scafati" come gli "squali" della politica come professione, ma proprio ingenui non sono, ed hanno un rapporto quotidiano con la gente che li porta continuamente a sentire il polso della situazione.
I medici sono il nocciolo duro, il "core business" di questa neonata associazione Patto per lo sviluppo e la legalità, e se solo la metà di quelli che abbiamo visto scenderanno veramente e con convinzione in campo, per alcuni partiti, soprattutto quelli moderati, saranno dolori.
Sul palco ci sono assieme ad altri Anna Maggiore, Mimma Minutilla, Giovanna Morana e Rossella Franzone, e tra il pubblico riconosciamo Michele Sparacino, Gioacchino Caruso, Vincenzo Giammanco, Salvatore Incandela, Marco Di Franco, Enzo Raccuglia, Mimmo Tutino, Bernardo Nuccio, Giuseppe Rotolo, ed altri.
Alcuni erano presenti magari per solidarietà professionale o per semplice curiosità, altri invece direttamente o indirettamente pare che scenderanno in campo.
Quando si comincia alle 10.30 nella sala del Supercinema, ci sono inevitabili vuoti che via via in parte si colmeranno: breve presentazione del promotore dell'iniziativa Vincenzo Provino che, va ricordato, nel giro di qualche mese, con le email , qualche riunione e il passa parola, oltre che naturalmente il suo impegno e il suo prestigio personale è riuscito a mettere in campo.
Trova poco spazio negli interventi la politica intesa come proposta di alleanze e organigrammi di potere.
Molto semplicemente verranno presentate tre liste, (una delle quali con una forte impronta al femminile), "il Patto" "Sviluppo e Legalità", e "Bagheria pulita", che sosterranno la candidatura di Vincenzo Provino a sindaco; ed a questo proposito va subito ricordato ai promotori che dovrebbero farsi molto bene i conti ed a studiare la legge elettorale, che prevede in un comune come il nostro uno sbarramento del 5% , che su trentamila voti validi può significare 1500 voti per avere diritto, con ragionevole sicurezza, ad una rappresentanza in consiglio.
Si va subito a parlare di problemi veri e concreti dopo l'introduzione di Mimmo Sorci, un passato di militanza nel P.S.I.: intervengono poi l'avvocato Mimmo Scimeca a parlare di rifiuti, l'ingegnere Giovani Scaduto di Piano regolatore generale e la pedagogista Giusi Blando di problemi e servizi sociali.
Conclude con un appassionato e applaudito intervento Vincenzo Provino.