Ogni bagherese decida per Bagheria e... non per sè - di Stefano Fricano

Ogni bagherese decida per Bagheria e... non per sè - di Stefano Fricano

Politica
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Riceviamo e pubblichiamo. Ho da poco completato un viaggio, un viaggio nella memoria, quella fisica fatta di bit, in cui conservo articoli, comunicati stampa e quant'altro, e ho trovato tante cose interessanti che avevo rimosso o di cui avevo perso traccia:
le occasioni che la città ha avuto ma che tutte le volte non si è stati in grado di cogliere e sfruttare a pieno con l'aggravante di aver illuso tanti che la soluzione e il rilancio erano vicini. Mi riferisco ai vari progetti tanto osannati e utilizzati come passarelle per far bella mostra di se e di cui non se ne ha più traccia:

la tanto declamata campagna pubblicitaria del film e dal film di Tornatore che doveva portare lustro e turisti, il rilancio di un polo culturale incentrato su Villa Cattolica e Villa Cutò che doveva servire anch'esso come faro per guidare i turisti nella nostra città, il progetto di un nuovo svincolo più moderno e funzionale che fosse segnale di efficenza ed ospitalità, il progetto per una gestione ottimale del patrimonio naturalistico che racchiude Monte Catalfano e, come spesso ci ricorda un caro amico, il litorale di Mongerbino, il progetto per un'Aspra dall'economia duale tra turistica e commerciale ma comunque fondata sul suo mare e la sua gente e, anche se potrei continuare con tanti altri esempi, infine il progetto che mirava alla realizzazione di un paniere di prodotti cui applicato il marchio del "Made in Bagheria" doveva essere pubblicizzato nel Nord America grazie ad una serie di accordi con l' "Italian American Chamber of Commerce" di Chicago.

In tutti questi casi è stata fatta una solenne cerimonia di presentazione con tanto di illustri ospiti e giornalisti ad immortalare le strette di mano e le faccie orgogliosamete sorridenti. Di tutti questi progetti nulla o poco è stato portato a compimento; in tutti è possibile ritrovare indifferenza, incapacità, mancanza di volontà vera, ritardi spesso ingiustificati e non comunicati ai cittadini.
Non tutti sanno per esempio che dalla famosa presentazione del progetto nuovo svincolo avvenuta a Palazzo Comitini, sede della Provincia di Palermo,alla presenza del presidente Giovanni Avanti e di Ugo Dibennardo, direttore regionale dell´Anas Sicilia che dovrebbe finanziare l´opera, nel lontano Ottobre 2008 poco o nulla è stato fatto.

Tutti, Sindaco e assessori al seguito compresi, si affrettarono a dare date certe ("Se non vi saranno ritardi l´avvio del cantiere è previsto alla fine del 2009 o nei primi mesi del 2010, il completamento dell´opera 18 mesi dopo" recitava il comunicato), peccato che solo nell'aprile scorso la giunta comunale ha deliberato (Delib.32 del 22/04/2010......1 anno e sei mesi solo per la delibera di giunta....!!!!) delegando la realizzazione (chissà quando) alla provincia (Delib. 80 del 27/04/2010) inserendo tra i propri oneri solo (si fa per dire) il costo del progetto cioè l'onorario del progettista.

In pratica la città oggi paga un botto di soldi per l'idea, quando la provincia troverà quelli per farlo lo farà; cosa questa che in teoria dovrebbe essere facile vista la celerità con cui si sta realizzando lo svincolo per il centro Forum e con cui è stato modificato quello di Carini per il centro Poseidon, ma purtroppo Bagheria centri commerciali non ne ha uffcialmente pianificati, o almeno non vicino all'autostrada, e quindi ci toccherà aspettare chissa quanto!!!

Non tutti sanno inoltre come è proseguito il protocollo di intesa firmato dal Sindaco nel lontano Settembre 2008 e consegnato al vice presidente del Comites di Chicago, Luigi Sciortino. Atto che doveva servire a espandere e pubblicizzare i prodotti della città e la città stessa nel nord America e a mantenere vivo il legame con la città natale per tanti emigrati bagheresi che vivono a Chicago e in Nord America.

I fatti ci dicono che abbiamo frainteso perchè al di là del titolo del progetto, della presentazione, delle chiacchere e delle foto altro non doveva essere fatto dalle autorità nostrane con somma delusione di chi dall'altra parte del mondo sentendosi ancora legato alla città voleva farne solo il bene in maniera disinteressata e ci credeva veramente.

I maligni potrebbero pensare che alla fine mantenere i legami con chi il giorno delle elezioni non può più votare perchè emigrato o agevolare gli affari di bagheresi che non siano amici e parenti poteva non valerne la pena...io voglio pensare che ci siano altri motivi ma sta di fatto che Bagheria ha perso ancora una buona occasione di rilancio economico e di immagine.

Sta di fatto che dal 2008 ad oggi la città ha perso nuomerose buone occasioni di rilancio economico ed è stata invischiata in tutte quelle situazioni che hanno portato al dissesto finanziario della città, alla crisi igenico-sanitaria dei cumuli e cumuli di rifiuti per le vie, alla mancanza di sicurezza e controlli per le strade, alla mancanza di un piano di sviluppo economico concreto e fattibile, ad una totale assenza di una qualunque strategia basata su azioni focolazzate a continui miglioramenti per la città e i suoi cittadini. Strategie e metodologie che sono state recepite da molteplici realtà e che sono risultate l'arma vincente per risollevare il destino di città e comunità ormai allo sbando in balia di burocrati inefficenti...
Ci sarà spazio nel prossimo futuro ad un'amministrazione con simili strategie di successo e giovani che metteranno la loro professionalità al servizio della comunità che raccogliendo lo scomodo testimone che oggi viene loro passato porti la città a tagliare prima possibile il traguardo del successo?

Condizione "sine qua non " è che ogni bagherese inizi un nuovo viaggio nella memoria e decida per il bene della comunità e della città intera....decida per Bagheria e non decida per se!