Riemerge nel consiglio comunale di martedì scorso la polemica da parte di alcuni consiglieri nei confronti di stampa e giornalisti di varie testate,
Giornale di Sicilia, Repubblica, e noi nel nostro piccolo e per la nostra realtà, che avevano sollevato in queste settimane il problema delle indennità e dei rimborsi di sindaci, assessori,consiglieri, nei vari organismi elettivi dai comuni alle province.
Sugli emolumenti e sulla pletora di privilegi oltre che sulla insignificante produttività dei deputati regionali sono stati ormai prodotti volumi.
Nel consiglio comunale di Bagheria si è registrata una singolare convergenza di toni, ( e non solo a Bagheria), che va da SEL al PDL, , e con motivazioni che francamente lasciano perplessi. Siccome ci siamo sentiti in qualche modo "coinvolti" riteniamo utile richiamare per sommi capi le opinioni che noi in queste settimane avevamo espresso, e che erano culminate in una proposta.
1)Siamo i primi a pensare che la democrazia e il suo esercizio hanno ha dei costi di funzionamento delle istituzioni che i cittadini debbono essere consapevoli, sia giusto e doveroso pagare.
2) E' assolutamente condivisibile che chi "presta" la propria opera nelle istituzioni, chi mette a disposizione della comunità, passione, intelligenza politica, tempo, non abbia a riceverne un danno; è quindi un dovere per i cittadini "indennizzare" questo impegno politico
3) E altrettanto giusto che le aziende dai quali gli eletti dipendono non abbiano a loro volta a subire un danno dalle assenze dal lavoro dei loro dipendenti che sono stati chiamati a rappresentare i cittadini nelle varie istituzioni.
Detto questo, segnalavamo che la legge pur giusta e necessaria e nata con scopi nobili, si poteva prestare viste alcune cifre e circostanze ad un uso distorto o addirittura truffaldino.
Il fatto che ormai in tutte le assemblee elettive si raggiungano per quanto concerne le indennità, quelle che la legge prevede come massimo, fa sorgere qualche dubbio: ne fanno fede i consiglieri comunali di Palermo che nel mese di agosto sono riusciti a "riunirsi" per ben 21 volte tra sedute di commissione e di consiglio, per raggiungere il loro "tetto" mensile di indennità che supera i tremila euro.
Sappiamo bene che il compito di amministrare è difficile; sappiamo bene che per fare alla meglio il compito per il quale si è stati chiamati, occorre preparazione, impegno, disponibilità, che talvolta va anche al di la e al di fuori dell'ambito strettamente istituzionale.
Ma è mai possibile, ci siamo chiesti, che ogni mese con cadenza cronometrica si debbano raggiungere le 18-20 sedute, che concorrono a raggiungere il famoso tetto?
Ci è capitato di toccare con mano o di avere riferito che, sedute di consiglio o di commissione di pochi minuti o di scarsi contenuti, non ne giustificassero la convocazione
Da un canto si dice che il consiglio non conta nulla, che quelli che contano sono sindaco e assessori, dall'altro però lo si convoca "ad libitum".
Non solo, abbiamo anche scritto, che venti e più anni fa, in un intero anno si svolgevano lo stesso numero o poco più di sedute di consiglio e di commissione che si svolgono oggi in un solo mese, e credeteci, si faceva più politica, il consiglio esercitava i suoi compiti di gestione di indirizzo e di controllo, e le istituzioni scoppiavano di salute.
Davamo poi delle cifre per Bagheria ufficiali e desunte dal bilancio pubblicato dal Comune di Bagheria
Il capitolo che riguarda le indennità del sindaco è di circa 50.000 euro lorde, quello del presidente del consiglio 37.000 euro lorde, le indennità complessive degli otto assessori ascendono a 280.000 euro, quelle dei consiglieri invece arrivano a 350.000 euro lorde, una media lorda quindi di 1.150 euro per ognuno dei trenta consiglieri, mentre ad una cifra tendenziale di 240.000 euro arriveranno le somme che il comune di Bagheria dovrà rimborsare alle aziende per le giornate in cui impegnati i loro dipendenti sono impegnati nelle istituzioni e che quindi non prestano la loro attività all'interno dell'azienda, ma che l'azienda, lo ricordiamo, è comunque tenuta a retribuire.
Le cifre sono riferite ed un anno.
Per questo ci è venuto spontaneo di fare una proposta, che in qualche modo riavvicinasse la politica ai cittadini: una riduzione del 20% , da parte di sindaco ed assessori attraverso una "autoriduzione" sempre possibile, perché la legge fissa i massimi (e non i minimi), e riducendo di tre-quattro sedute mensili il numero di commissioni e consigli comunali, si sarebbe potuto recuperare una somma dignitosa da destinare alle situazioni di emergenza sociale purtroppo diffuse nel nostro territorio. Tale e quale la proposta presentata due anni fa dal capogruppo dell'U.D.C. Filippo Tripoli due anni fa, e votata da parecchi consiglieri.
Solo per aver detto questo ci abbiamo rimesso amicizie, abbracci, sorrisi e caffè offerti al bar.
In consiglio, qualcuno ha addirittura ipotizzato che queste "campagne" servano ad alimentare la sfiducia nei politici e nelle istituzioni, per potere arrivare, come dice Berlusconi, ad eliminare le assemblee rappresentative che sarebbero inutili orpelli. Addirittura!
Siamo alle farneticazioni .
Per il fatto che qualche giornale e giornalista ha denunciato sprechi e privilegi, o come nel nostro caso, proposto di portare le sedute di consiglio e di commissione da 20 a 16 mensili, avremmo fatto una proposta che mette addirittura a rischio la democrazia, o di consentire solo ai ricchi di fare politica ( come dichiarava proprio stamattina e con incredibile facciatosta Ninni Terminelli del P.D.).
Ammazza che botto!
E a che serve ribattere che ci sono uffici stampa pletorici di giornalisti strapagati senza far nulla o che la stampa, di partito e non, è tutta foraggiata? E allora? Vuol dire che tutti dobbiamo metterci la coda tra le gambe e stare zitti? Non sono stati forse altri giornalisti che hanno disvelato gli imbrogli di uffici stampa fasulli e a denunciare che il "sostegno" ai giornali di partito ( di tutti i partiti) costa quasi un miliardo di euro l'anno?
Vuol dire forse che non si debbano più fare battaglie di moralità pubblica e politica?
Piange il cuore, credeteci, nel vedere certa politica e certi politici, in un dibattito che in altri tempi e con ben altri protagonisti avrebbe potuto avere connotati di alto profilo etico e politico, ridotti al rango di "squadretta" per bastonare i giornalisti, con il basista che raccoglie le informazioni e dà l'assist, con il compare che fa da palo, e con quello che arriva alla fine e fa il lavoro sporco.
Mortificante per un consiglio comunale in cui ci sono tante persone con non indifferenti capacità politiche e professionali, che saprebbero parlare il linguaggio del confronto sereno e costruttivo, ma che si sono, ahinoi, arresi troppo presto senza combattere, e le cui voci sono state purtroppo sommerse da quelle dei politicanti di professione, dei demagoghi di turno e dei rissaioli.
Una occasione persa questa consiliatura , se dovessimo in qualche modo definirla, ed a tutto questo non è stato estraneo il modo di far politica del grande timoniere.
Ma di questo avremo modo di parlare più avanti.