Abbiamo ricevuto questa riflessione da parte del presidente del consiglio comunale di Bagheria Daniele Vella, che volentieri pubblichiamo.
La recente pausa estiva e il dibattito sviluppatosi sul ruolo della politica e sul rapporto costi- produttività degli Organi democraticamente eletti, mi dà l'opportunità di riassumere brevemente, il lavoro svolto dal Consiglio Comunale di Bagheria, dopo aver fatto una doverosa premessa.
Voglio sgombrare subito il campo dagli equivoci affermando chiaramente che episodi di litigiosità e animosità verbale , registrati in alcune sedute, sono stati sempre stigmatizzati e condannati. E seppure al di sopra delle righe, ho ritenuto tali episodi frutto più che altro di una forte passione politica che mirati a sabotare i lavori consiliari.
Durante questa consiliatura ,tra alti e bassi, si sono raggiunti importanti risultati amministrativi che fino a qualche tempo fa erano sfuggiti di mano o sembravano troppo difficili da conquistare.
Le competenze che la legge assegna all'Organo consiliare oggi sono molto più limitate che in passato: il Consiglio rimane comunque l'attore principale in tema di urbanistica, bilancio, statuti e regolamenti, controllo dell'attività amministrativa e politica, elezione degli organi di garanzia e di controllo dell'ente ( revisori dei conti,difensore civico).
Procedendo per tema, ritengo che l'approvazione delle zone stralcio sia stato certamente uno dei più importanti risultati raggiunti in materia urbanistica. Seppure si è concluso un iter iniziato dalla precedente Amministrazione, è con orgoglio che ne ascrivo all'attuale Consiglio il merito. Così come ha il grande merito di avere adottato le direttive generali per la revisione del Piano Regolatore Generale - anche con l'ausilio di processi di partecipazione collettiva (vedi consiglio comunale aperto)- consegnado all'Amministrazione Comunale e quindi al futuro progettista le linee guida su cui si traccerà lo sviluppo di Bagheria.
Ricordiamo inoltre la adozione della variante alle zone Pip (aree artigianali e fieristico commerciali) che ha avviato uno strumento di sviluppo tralasciato fatalmente nei decenni addietro. .
Mi preme sottolineare che i lavori d'Aula relativi all'adozione di tali importantissimi punti si sono svolti sempre in un clima pacato e costruttivo, seppure animato dalle normali contrapposizioni politiche.
Andiamo adesso ad analizzare la materia del bilancio.
Il Consiglio Comunale ha sempre dato alla città dei bilanci che hanno mantenuto l'Ente all'interno dei parametri previsti dalla legge per il patto di stabilità. Anche in questa materia,seppur con le dovute contrapposizioni dialettiche e politiche, i vari gruppi hanno sempre agito costruttivamente spesso individuando risorse utili ad attivare o potenziare servizi sociali ( assistenza a minori in situazioni di difficoltà familiare,pulizia del verde pubblico,gita per anziani,ristrutturazione di beni confiscati alla mafia,ecc...). Anche le variazioni di bilancio che annualmente si apportano entro la data del 30 novembre sono spesso servite a tal scopo.
Al riguardo va sottolineato lo sforzo che l'Assemblea consiliare ha indubbiamente compiuto affinché emergessero le varie situazione debitorie dell'Ente: numerosi sono stati i debiti fuori bilancio esaminati e ripianati.
Degna di nota è l'attività che il Consiglio ha espresso in materia regolamentare. Indubbiamente merita di essere ricordato il Regolamento per l'assegnazione dei beni confiscati alla mafia, tra i primi in Italia .Regolamento adottato all'unanimità. In tale occasione i gruppi politici hanno dimostrato concretamente, e non a parole , come la lotta alla mafia possa essere patrimonio condiviso da tutti, materia che unisce e non che divide.
Unità di intenti che si è espressa in occasione di altri importanti atti, si pensi per esempio al protocollo di legalità e al codice etico per gli appalti pubblici o al regolamento-importantissimo- che disciplina l'area Pip di Contrada Monaco e l'assegnazione dei lotti produttivi. In tale atto degna di nota è l'inserimento delle clausole sirena a prevenzione di possibili infiltrazioni mafiose(per es. il dovere,pena la perdita dell'affidamento, di denunciare eventuali richieste estorsive).
Ma lo sforzo di regolare l'attività dell'Ente locale attraverso strumenti normativi chiari e semplici non si è esaurito con questi atti.
L'assemblea ha anche adottato il nuovo Regolamento per la gestione degli asili nido comunali( quello precedente era datato di oltre venti anni), e quelli per il funzionamento di palazzo Cutò, per la concessione delle cittadinanze onorarie, per l'istituzione della Consulta della cultura, solo per citarne alcuni.
Una delle critiche che spesso viene indirizzata alla politica è quella di essere lontana dal sentire della gente e dei cittadini.
In molti casi questo è vero e chi ha l'onore e l'onere di ricoprire cariche elettive deve fare ancora molti sforzi verso l'attuazione di una buona democrazia partecipativa.
In tal senso qualche passo in avanti riteniamo di averlo compiuto attraverso l'attività ispettiva e di controllo che l'organo consiliare compie regolarmente, criticando e a volte correggendo l'operato dell'Amministrazione attiva.
Ma essere vicini all'umore della gente è stato anche essenziale per affrontare importanti tematiche come quella della gestione dei servizi di raccolta rifiuti o della gestione delle acque.
In tema di rifiuti numerosi sono gli ordini del giorno che il Consiglio ha approvato all'unanimità o a larga maggioranza.
Molti di questi, in tempo debito, anticipavano i problemi che sarebbero poi emersi all'interno del Consorzio Coinres e in città. Lo stesso dicasi per la gestione del servizio idrico. Il Consiglio oltre ad avere affrontato numerosissime volte l'argomento- discutendone liberamente e spesso lontano da posizioni ideologiche preordinate- ha anche adottato una delibera di sostegno alla proposta di legge per rendere pubblica la gestione delle acque.
Ciò brevemente detto, mi preme sottolineare che questo articolo non vuole certamente nascondere i numerosi problemi esistenti in città, che urgono di essere affrontati e risolti in modo adeguato dall'Amministrazione nel suo insieme, nè sfuggire alle critiche che la stampa o i cittadini rivolgono legittimamente all'Organo consiliare, ma semplicemente vuole essere un tentativo per dare uno spunto di riflessione che permetta di ragionare insieme,ponendo alla base delle nostre considerazioni il lavoro svolto, le difficoltà del contesto in cui si opera e i nodi problematici che vanno affrontati e superati attraverso l'analisi critica e lo sforzo comune.
La democrazia è la più grande conquista di libertà che si possa raggiungere e il voto è indubbiamente lo strumento più diretto per esprimere il nostro giudizio sull'operato dei nostri rappresentanti.
Spero che in primavera prossima si possa votare liberamente, senza patemi d'animo, senza paure di scioglimenti per sospette infiltrazioni mafiose, e questo sarà certamente il più grosso risultato raggiunto dall'odierna classe dirigente.