“E’ ormai chiaro che la città sta pagando un prezzo altissimo per questa gestione fallimentare, inaffidabile e non in linea con l’indirizzo politico e programmatico che le forze di maggioranza si erano date.” E’ questa la conclusione cui perviene un durissimo documento sottoscritto da quattro consiglieri comunali del P.D. e inviato al segretario del circolo cittadino
Come dicevamo in una precedente occasione è stato il consigliere Nino Amato a farsi portavoce di queste opinioni in consiglio comunale, opinioni che suonano senza mezzi termini come un “De profundis” per la giunta Sciortino e per la maggioranza P.D.-U.D.C.
Il documento prende l’avvio dalla elezione dei segretari nazionali e regionali Bersani e Lupo, richiama il dibattito congressuale cui il partito verrà chiamato nei prossimi mesi, ed esprime l’apprezzamento per la grande partecipazione popolare alle primarie, “quasi 2500 cittadini elettori che hanno contribuito alla scelta del segretario sia nazionale che regionale del nuovo partito democratico”.
Subito dopo si aggredisce, senza mezze parole, il nodo della questione:” Il congresso sarà chiamato anche a dibattere sulla grave situazione politico amministrativa venutasi a determinare a Bagheria per verificare la sussistenza delle condizioni politiche per il rilancio dell’azione amministrativa o per porre fine a questa esperienza”.
E si prosegue nell’affondo:”Sono ormai trascorsi più di tre anni dall’inizio dell’esperienza amministrativa del sindaco Biagio Sciortino”. Gravi sono le responsabilità del sindaco sulla vicenda rifiuti, contraddittorie le sue posizioni sulla gestione e sulle responsabilità gestionali del Coinres”
Mentre, continua il documento: “Inascoltato è rimasto il richiamo del Partito Democratico sia cittadino che provinciale (……..)sulla vicenda rifiuti.
Ma non basta:” …alla crisi dei rifiuti si è sommata quella ancora più sconcertante per i suoi risvolti futuri della gestione acqua A.P.S.”
E si scende nei particolari: “ Dopo la famosa conferenza stampa tenutasi nei locali del comune, in cui il sindaco e i dirigenti A.P.S. con il Presidente dlla Provincia si sono premurati di dire che tutto andava bene, e questo dopo ben due aumenti delle tariffe approvati dall’assemblea dei sindaci che hanno aderito alla privatizzazione dell’acqua, di fronte alle legittime manifestazioni di piazza per il rincari delle tariffe, si cerca di prendere in giro i cittadini utenti, affidando in modo irresponsabile e incomprensibile al difensore civico il ruolo di interlocutore su questo grave problema.”
Segue l’unica concessione alla maggioranza: “L’accordo strategico con l’U.D.C., che oggi ribadiamo nella sua valenza politica, avrebbe dovuto far trarre alla città grandi vantaggi”,(……….) subito dopo però ridimensionata “ in assenza di una coerente azione amministrativa e di direttive sugli indirizzi di spesa che hanno penalizzato sia i servizi che la scuola, abbiamo assistito ad una gestione segnata gravemente da azioni spregiudicate ed autoreferenziali e dalla ricerca in aula consiliare dei soliti accordi trasversali con l’opposizione”.
“Già da tempo-prosegue il documento-avevamo denunciato la scelta di decisioni fatrte senza un minimo di coesione, l’assenza di soluzioni coordinate dal Sindaco per un reale confronto sui temi del programma che abbiamo votato e sottoscritto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti”.
“Per queste ragioni-conclude la nota-diventa ormai necessario, fermando ogni possibile riassesto di una macchina in avaria, ritornare agli iscritti,alla loro volontà e al loro giudizio per decidere sul governo della città e sul ruolo che il P.D. dovrà avere nel futuro”.
Questo documento che è stato firmato come dicevamo da quattro consiglieri comunali del P.D. (Nino Maggiore, Antonino Amato, Antonio Chiello, e Giovanni Di Bernardo) è stato discusso in sede di coordinamento del Partito, in una riunione da cui ognuno ha tratto una propria conclusione.
La posta in gioco al di là del politichese è molto semplice e molto alta nel contempo.
Come avevamo già scritto, gestione rifiuti Coinres e gestione acque A.P.S., si stanno rivelando vicende talmente dirompenti e stanno innescando tensioni sociali e malumori tali da sparigliare le carte della politica, e porteranno probabilmente a fondo i protagonisti dell’attuale amministrazione, sindaco e partiti.
Il Partito Democratico in un passaggio politico così stretto e decisivo si sta dividendo.
C’è un forte gruppo nel Partito democratico, che ha contribuito alla elezione dei segretari, che così come sta avvenendo regionalmente vuole passare, come si suol dire, “all’incasso”, e vede pertanto nel congresso locale l’occasione per ridiscutere assetti interni del Partito e alleanze strategiche nel tentativo, di sganciarsi da Biagio Sciortino e lanciare tempestivamente la candidatura a sindaco di Vittoria Casa; almeno questo si dice da parte dei bene informati.
Noi diamo naturalmente la notizia con il beneficio dell’inventario.
I “lealisti”, Enzo Gulli, Eustachio cilea, Daniele Vella, pensano invece che una profonda verifica politica che incida seriamente su uomini, programmi e metodi di governo possa ancora salvare questa maggioranza e Biagio Sciortino dal naufragio.
Vedremo chi avrà ragione.