Il consiglio di ieri sera che doveva essere il giorno di Canossa per Biagio Sciortino, si è trasformato in una Caporetto per la maggioranza naufragata sotto i colpi di maglio dell’opposizione.
Un consiglio comunale che lascerà il segno quello di lunedì sera: c’è molta attesa e tensione.
Si pensa ad una contestazione in aula per le nozze autorizzate di Villa Cattolica, ma in realtà la vera contestazione è quella dei cittadini destinatari delle bollette “anomale” dell’A.P.S., che chiedono ed ottengono che questa questione che riguarda centinaia di famiglie venga posta all’attenzione del consiglio.
La terza questione a tenere banco, fermo restando che ormai non c’è consiglio in cui non si parli dell’emergenza Coinres, è stata la nomina da parte dell’Assessorato regionale territorio e ambiente, di un commissario ad acta, il geom. Giuseppe Traina per l’esame e la eventuale approvazione del piano di lottizzazione detto “Levante”, un megapiano in contrada Santa Marina, presentato da una società dei fratelli Maggiore, e che da quattro anni giaceva inevaso e che solo ieri era stato posto all’o.d.g. del consiglio comunale.
Ma procediamo con ordine: si inizia con le comunicazioni del vicepresidente D’Agati, che informa che il sindaco aveva preannunciato la sua assenza per impegni istituzionali, e precisa che il primo cittadino aveva chiesto che il punto riguardante l’episodio di Villa Cattolica, fosse discusso alla sua presenza nella serata di prosecuzione del consiglio di martedì, cosa che i capigruppo non hanno accettato; neanche l’assessore Martorana si farà vivo durante l’intera serata.
Legge poi una comunicazione del consigliere Angelo Bartolone, sull’episodio di Villa Cattolica, e la comunicazione dell’Assessorato all’ambiente di nomina del commissario per il piano “Levante”, che si è insediato proprio nella mattinata di lunedì, tant’è che alcuni consiglieri avevano contestato il diritto esercitato dal commissario di espungere il piano di lottizzazione dall’o.d.g. del consiglio.
Proteste inutili, perché il commissario aveva sottratto al consiglio l’intero fascicolo.
Aperta la discussione scatta la contestazione di alcuni cittadini presenti che chiedono che in prima istanza il consiglio si occupi del loro problema: le bollette "salate e anomale" in questi giorni recapitate dall'A.P.S. acentinaia di famiglie bagheresi.
Viene superata lo scoglio procedurale (l’argomento non è inserito all’o.d.g.); anche perchè il consigliere Castronovo ricorda che anche in altre occasioni, di fronte ad una emergenza sociale, si è superato il problema formale.
Tutti concordano e la seduta viene sospesa per un incontro informale tra presidenza, cittadini e capigruppo che arrivano ad una soluzione.
La questione “bollette anomale” verrà affrontato quando il consiglio discuterà, prelevandolo, l’o.d.g. della nomina della commissione di indagine amministrativa sulla gestione acqua da parte dell’A.P.S. ...
Tant’è che a chiusura del consiglio, contestualmente alla nomina della commissione verrà approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui si impegna l’amministrazione di chiedere all’A.P.S. una moratoria sulle bollette anomale.
Ma è la questione politica che per l’intera serata tiene banco.
Intervengono nell’ordine i consiglieri Angelo Bartolone, Mimmo Aiello, Mimmo Di Stefano, Giuseppe Tripoli, Enzo Gulli, Giuseppe Cangelosi, Gino Castronovo, Nino Amato, Paolo Amoroso, Caterina Vigilia, Francesco Lima.
Pressocchè tutti gli interventi sono di critica nei confronti del comportamento del sindaco per la vicenda di Villa Cattolica,e da parte di quasi tutti si chiede un gesto di umiltà e che il sindaco chieda scusa per il suo comportamento, anche perché come viene facilmente documentato da Bartolone, è vero che esiste una delibera la 248 del 5 Settembre 2002 in cui si autorizzava il sindaco all’uso pubblico di alcuni ambiti di “palazzi comunali”, ma un regolamento messo su in fretta e furia dalla giunta con la delibera N° 268 del 19/)/2002 , era stato immediatamente revocato perché la materia regolamentare è di esclusiva competenza del consiglio, e in questo momento per Villa Cattolica non c’è alcun regolamento, tranne quello interno al museo che non prevede quello che il sindaco ha improvvidamente autorizzato.
Il sindaco ha pertanto agito al di là delle sue competenze dei suoi poteri, conclude Bartolone.
Si gira attorno al problema, se la disinfestazione c’è stata o non c’è stata: saranno gli uffici a certificarlo, assumendosene la responsabilità, viene ripetuto da più consiglieri.
Ma presto nel dibattito, agli interventi sulla questione Villa Cattolica, si affiancano e prevalgono altri problemi: la nomina del commissario per il piano di lottizzazione “Levante”, la gestione dell’Ufficio urbanistica (Aiello), le nomine di incarichi e consulenze da parte di Urban Italia, la chiusura dello sportello antiracket, la disattenzione colpevole di Lumia sulle vicende anche urbanistiche di Bagheria (Castronovo), il ruolo ed il modo come è stato eletto il difensore civico (Amoroso), la disastrosa conduzione del Coinres (Vigilia), la mancanza di rispetto delle istituzioni (Lima).
Ma la cosa che più sorprende è che a parte una debole e scarsamente convincente difesa di Enzo Gulli, che si immola per la causa, la maggioranza riceve colpi durissimi anche dal proprio interno.
E’ il consigliere Amato del P.D., oltre a Cangialosi del P.D.L.,ad attaccare rudemente sul ruolo del sindaco e dell’amministrazione circa i rapporti con l’A.P.S.
Anche “gli equidistanti”( Tripoli) non possono che rimarcare le pecche di una maggioranza che ieri sera si è letteralmente squagliata.
I colpi arrivano da tutti gli interventi e da tutte le parti: alla Presidenza il vicesindaco Passarello, che interverrà a conclusione del dibattito, e gli assessori Pagano e Sardina sembravano smarriti, e non riescono neanche ad articolare una resistenza; assessori e consiglieri dell’U.D.C. masticano amaro, ma restano muti: Gino Di Stefano si fa vedere per un pò solo per la questione A.P.S. poi si dilegua; anche l’assessore Tripoli fa solo una breve apparizione; stanno a confabulare nei corridoi e via via alla spicciolata tolgono il disturbo, alla fine in aula resterà come vedetta il solo Scaduto.
Molti interventi lasciano il segno: Aiello, Cangelosi, Castronovo vanno giù duro, picchiano come fabbri, e nessuno degli assessori presenti che si alzi per difendere il proprio operato e i propri funzionari.
Pesa, e molto, l’assenza del sindaco e forse anche la scarsa esperienza di una maggioranza, vittima delle sue divisioni interne, incapace di arginare una opposizione in cui consiglieri di esperienza hanno buon gioco ad affondare i colpi.
Neanche un intervento da parte di rappresentanti della maggioranza per cercare di rompere l’assedio; si ha l’impressione di un esercito in rotta, o di pugili suonati incapaci di esercitare una reazione.
In realtà P.D. e U.D.C.,e civici non sono mai stati una vera maggioranza politica, sono una semplice sommatoria di numeri, che non si parla, che non dialoga, che non interloquisce, un insieme di persone che non si amano e probabilmente non si stimano; sono dei separati in casa , come li definisce il consigliere Tripoli.
Ci veniva in mente iersera, mentre assistevamo alla seduta di consiglio, quel gustoso aneddoto che il grande comico Totò riferiva ad un amico:”Sai –gli diceva- ho incontrato per la strada un tizio, che ha cominciato ad insultarmi e a prendermi a schiaffi. “Pasquale- mi diceva-sei un fetentone”, e giù uno schiaffo, e continuava, “Pasquale, sei un cesso, e giù un altro schiaffo”. “E tu -gli chiede l’amico- come hai reagito”? “E che sò Pasquale, io? concludeva Totò.
Ecco, ieri sera la maggioranza faceva la parte di Pasquale.
In chiusura vengono votati all’unanimità i nomi dei componenti della commissione che entro trenta giorni dovrà presentare una relazione sulla gestione A.P.S. della acque a Bagheria.
Ne fanno parte, Castronovo, Amato, Viscuso, Coniglio, Aiello, Giammanco, Barone, Gargano, Cirano, M.Di Stefano, Lima, Prestigiacomo.