Da qualche mese, mezzi di informazione, commentatori politici, rappresentanti delle istituzioni, (il consigliere Gino di S.D. Castronovo ha da tempo presentato una interrogazione sull’argomento), ed opinione pubblica si interrogano sulla sorte dei finanziamenti destinati alle aree artigianali,
Dell’altro ieri la notizia della esclusione del nostro comune, buon ultimo in graduatoria, da parte dell’Assessorato al lavoro, da finanziamenti di infrastrutturazione delle aree artigianali , richiesta presentata in seguito ad un bando dello scorso anno.
Sia il sindaco che l’assessore alle attività produttive continuano a fare orecchie da mercante forse perché troppo impegnati nella pratica ormai pienamente condivisa dall’U.D.C., adesso che è in giunta, di nominare esperti, consulenti e direttori “ad libitum” e “motu proprio” come le bolle papali.
Nessuna dichiarazione, nessun comunicato, di cui i nostri politici solitamente sono generosi per questioni sicuramente meno importanti, nessun documento di partiti o di coalizione: insomma niente di niente. Come se per loro l’argomento non esistesse.
E questo testimonia di un sostanziale disprezzo per i mezzi di informazione, per i rappresentanti delle istituzioni e per l’opinione pubblica.
Abbiamo informato i nostri lettori, che circa un anno e mezzo fa, l’ing. Giovanni Mercadante ha sospeso le procedure di notifica degli espropri sostenendo che erano decaduti i vincoli di Piano regolatore Generale, per le aree ricadenti dentro i piani P.I.P.
L’ing. Aiello della Sezione urbanistica, e nei giorni scorsi anche l’Assessorato al Territorio, hanno definitivamente chiarito che i vincoli sono ancora vigenti; un nostro lettore ci continua ad informare che il motivo del ritardo stia anche nel fatto che il sindaco abbia revocato, in corso d’opera, un incarico ad un tecnico cui era stato affidato il compito di seguire la pratica degli espropri , e che il successivo ricorso del tecnico al T.A.R. abbia bloccato l'iter espropriativo.
Su tutto questo nessun commento da parte di funzionari , sindaco assessori o rappresentanti di partiti della coalizione: il disprezzo sistematico e totale delle esigenze minime di informazione, chiarezza e trasparenza.
Abbiamo sostenuto, e lo ripetiamo a scanso di equivoci, che chiunque si rendesse responsabile della perdita di questi finanziamenti, si renderebbe responsabile di un delitto (politico s’intende) nei confronti della nostra comunità.
Perché perdere i finanziamenti delle aree artigianali significa togliere ai nostri artigiani la possibilità di sviluppo e togliere lavoro ai nostri giovani, e negare un futuro a Bagheria.
Chi sono questi responsabili?
Non è difficile ritrovarli con nome e cognome: sono i sindaci, gli assessori, i funzionari, ognuno si intende per la propri quota di responsabilità che hanno amministrato Bagheria e guidato l’Assessorato e gli uffici preposti, negli ultimi anni.
Senza alcun dubbio sarebbero questi i veri nemici della città di Bagheria e come tali li additeremmo all’opinione pubblica.
nelle foto: le zone in cui, in parte, dovrebbero sorgere i capannoni delle attività artigianali