Bagheria esclusa da grossi finanziamenti per le aree artigianali

Bagheria esclusa da grossi finanziamenti per le aree artigianali

Politica
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E’ stato l’ultimo atto dell’assessore alla cooperazione, R. Di Mauro prima che arrivasse il nuovo assessore Bufardeci. Il decreto porta la data del 6 Luglio 2009 ed ha come allegato un elenco di comuni, una parte dei quali, 23 per l’esattezza e tra questi Bagheria, esclusi dai fondi di un bando regionale del 2008 destinati alle aree artigianali.
Bagheria per l'esattezza è all'ultimo posto assoluto, il 23°, tra i comuni non ammessi.
Cinquantasette i comuni ammessi che avranno fondi per 96 milioni di Euro per attrezzare le loro aree: in provincia di Palermo, Caccamo, Castelbuono, Altofonte ecc….
Il bando che attinge a fondi europei per 85 milioni e regionali per 11 milioni, era stato pubblicato lo scorso anno.
Il decreto il N° 1884/3S ancora fresco di stampa, e che reca la firma del dirigente del servizio Bartolo Virruso e del direttore generale Vincenzo Falgares, nella sua laconicità è impietoso: la richiesta di finanziamento di Bagheria che da notizie da noi assunte presso il comune si riferiva alla realizzazione di una serie di infrastrutture all’interno dell’area artigianale individuata, viene respinta, (ed è la richiesta per la quale più numerosi sono i motivi si esclusione), per ben quattro ragioni :
-perché non rispetta i criteri dell’art.13 del bando in quanto (sic) non è prevista l’acquisizione dei lotti da edificare,
  edell’art.9, vale a dire che:
- manca la dimostrazione di una congrua presenza di imprese artigiane.
-manca la manifestazione di interesse di un numero cospicuo di imprese artigiane.
- ed infine manca il regolamento di concessione e gestione dei lotti

Ricorderete, aquesto proposito, l’inverecondo balletto che si scatenò,
allorchè dopo il voto nell’ottobre del 2007 che individuò le aree P.I.P., il voto sul regolamento slittò di oltre un anno per le liti tra maggioranza e opposizione e all’interno della stessa maggioranza, i cui componenti presentarono centinaia di emendamenti.

Questi sono, e sono solo i primi, i frutti amari, soprattutto per i cittadini di Bagheria della malapolitica
.

Adesso inizierà il solito giochino del rimpallo delle responsabilità: è colpa del tizio, è colpa del caio: i politici la scaricheranno sugli uffici, i funzionari sui politici, e tutti insieme appassionatamente la faranno pagare alla città di Bagheria.
Crediamo che, a questo punto, ogni commento sia superfluo.

P.S.
Ospiteremo ovviamente tutti i chiarimenti, già preannucnciati, e che, chi di dovere, riterrà di doverci inviare.