Dopo un anno di governo Lombardo possiamo dire di avere fatto, a suo tempo, la scelta giusta, l'azione di governo continua a procedere nella direzione del cambiamento e della moralizzazione: dopo la riforma degli assessorati e la nomina dei nuovi dirigenti che ha smontato alcuni santuari cuffariani è venuta la riforma sanitaria,
il varo del piano energetico, il taglio della formazione professionale clientelare, un segnale di forte discontinuità sui termovalorizzatori; la finanziaria che ha visto saltare la scandalosa proliferazione dei dirigenti, affrontato il tema degli ato rifiuti, con la nomina di commissari, ed avviato nuovi indirizzi di spesa virtuosa (edilizia scolastica, etc...).
Le polemiche degli ultimi giorni sugli aiuti agli enti (tabella H) appaiono ipocrite e pretestuose: a parte il fatto che l’aumento della spesa di 14 milioni di euro equivale a poco più della spesa sostenuta dal comune di Bagheria per il coinres, resta il fatto che la spesa sarà erogata dall’assessorato alla famiglia (PdL) e ai beni culturali, in mano all’UdC, che a Bagheria governa col PD. Quell’elenco, così come è stato per la vicenda dei dirigenti, quasi su invito del Presidente è stato abbondantemente sfoltito dal Commissario dello Stato, contro cui si sono levate le vibrate proteste di Cascio.
Dentro, comunque c’erano molti enti sostenuti da chi oggi grida allo scandalo e la maggior parte di quelli sopravvissuti allo sfoltimento svolge un serio lavoro di sostegno alle fasce deboli (sordomuti, , telefono azzurro, mutilati e invalidi, banco alimentare, Don Calabria, Casa del Sorriso, Miss. Speranza e Carità, cerebrolesi, Unione It. Ciechi, Auser, etc.).
Il prossimo appuntamento è legato alla riforma degli ato rifiuti ed alle politiche di sostegno all’impresa, in parte avviate con le misure sul credito affidate all’Irfis, e che saranno sviluppate con un utilizzo virtuoso dei fondi fas e por.
Avevamo visto bene: Lombardo fa sul serio e rappresenta l'unica possibilità concreta di cambiamento che ha la Sicilia. Questo l'anno capito anche i poteri forti, il vecchio sistema che ha vissuto nell'agio e nel privilegio dilapidando la spesa pubblica, da qui le bordate di Bondi ed il rinvio nell’erogazione dei fondi fas, quella fetta del Pdl e dell'Udc più legata al vecchio sistema di potere vorrebbe al più presto chiudere l'incidente Lombardo per tornare all'antica.
Stando così le cose, le europee, in Sicilia saranno un referendum sul governo Lombardo, a chi mugugna su alleanze ingombranti rispondiamo che in questo momento era fondamentale resistere, provare a superare la soglia del 4 % ed affermare il diritto ad esistere e a portare avanti il nostro progetto di cambiamento. Certe presenze nel listone sono puramente tattiche e tecniche, altre invece corrispondono ad un disegno strategico di radicamento del movimento a livello nazionale, dandogli una forte identità fondata su valori cristiano democratici e su un forte ancoraggio ai territori (l’autonomia) e agli interessi di significative categorie sociali (pensionati, trasportatori, etc.)
Il nostro movimento raddoppia i consensi ogni tornata elettorale, con lo sbarramento si voleva bloccare il nostro tentativo di resistere ai disegni dei palazzi romani, si vuole bloccare il tentativo di creare un’alternativa agli ascari di destra e di sinistra che siedono a sala d'ercole a difesa di un ceto politico logoro ed autoreferenziale. La presentazione di liste per le amministrative anche al centro e al nord, l'arrivo di Sgarbi, fino a ieri corteggiato da tutti, sono segni della credibilità del progetto messo in campo, l'alleanza appena nata già supera il 3% nei sondaggi nazionali (14%in Sicilia), più di rifondazione e comunisti italiani messi insieme.
Alle prossime europee, daremo un voto convinto prima di tutto a Lombardo, per rafforzare il suo progetto di cambiamento in Sicilia, poi a Ciccio Musotto, per sostenere la costruzione di un movimento credibile non solo in Sicilia orientale ma anche in provincia di Palermo ed in Sicilia occidentale; Musotto ha amministrata bene la provincia è rappresenta un punto di riferimento autorevole per il radicamento di una nuova classe dirigente, lo sosterremo con spirito unitario dialogando con quanti dentro il movimento vorranno dare una mano anche all’ass. Di Mauro o all’on. Lo Monte, o quanti, fuori dal movimento vorranno sostenere Musumeci.
In questa direzione ci aiuta l’accordo già definito per un coordinamento cittadino unitario che ci porterà al congresso in autunno , congresso nel quale dobbiamo completare la costruzione del gruppo dirigente locale e provinciale, nonché definire il percorso che ci porterà alle amministrative prossime.
Partiamo da una larga convergenza su un giudizio negativo relativo all’operato dell’amministrazione cittadina e alla necessità di costruire un’alternativa di governo a partire da un’alleanza mpa-pdl, da qui la necessità di consolidare con quanti sono disponibili a portare avanti questo percorso un’incalzante attività di denuncia e di proposta.
La denuncia sui due fronti principali del fallimento amministrativo: il saccheggio delle finanze comunali per tenere in piedi quel baraccone assistenziale che è il coinres e l’incapacità di fornire alla città una prospettiva di crescita, testimoniata, in ultimo, dalla perdita del finanziamento ” patto territoriale” di 13 milioni di euro per le zone artigianali, quindi di una parte significativa di quei flussi finanziari e di quegli investimenti per lo sviluppo che la precedente amministrazione aveva procurato (al 20/6/06 c’erano disponibili circa 73 milioni di euro di finanziamenti per progetti a diversi livelli di definizione, di cui quasi 50 milioni a fondo perduto).
Anche qui avevamo visto bene, quando nel 2007 conducemmo in Consiglio, con Mimmo Aiello, che allora era con noi, una tenace battaglia contro le sciagurate scelte operate col coinres, il carattere dissennato della gestione si evince dall’aumento dei costi dovuta ad una scriteriata gestione delle assunzioni e dell’organizzazione interna (dal 2006 al 2007 gli impiegati passano da 48 a 70),nonché del nolo mezzi, per cui per il personale si è passati da un costo di 8.502.000 euro del 2006 ad un costo di 11.963.000 + 954.000 euro, per lavoro interinale (temporary), del 2007 e , per il 2008, ad un costo preventivato di 12.070.000 + 6.750.000 euro per lav. inter. Per godimento di beni di terzi da 2.061.000 a 4.131.000 ad un’ulteriore aumento preventivato del 53 % . Tutto ciò a carico dei bilanci dei comuni per cui al 2007 Bagheria doveva ancora al Coinres 3.776.000 + 3.017.000 + 1.075.000 e per il 2008 si arriva ad un costo di euro 11.220.000, che realisticamente o porterà a triplicare la TARSU, o ad un’ulteriore taglio della spesa sociale , della spesa per le manutenzioni e per il personale.
Relativamente all’area artigianale di Aspra il Comune e Metropoli est hanno preso atto della perdita del finanziamento di 8.500.000 euro e , molto probabilmente, anche dell’ulteriore finanziamento di 4.500.000 euro per la ss. 113, è un fatto gravissimo che imporrà la perdita del finanziamento all’imprese prive di localizzazione, il mantenimento dei “salati” nel contesto della frazione di Aspra nonché il permanere dei famosi problemi al depuratore, in un quadro più complessivo di crisi sempre più grave che vive la nostra città.
Quello che ci appare ancora più grave è il rischio, sempre più concreto, che denunciavamo un anno fa, di essere tagliati fuori dalla nuova tornata di finanziamenti comunitari. Fra qualche settimana scade il bando per l’asse 6, quello su cui eravamo riusciti ad ottenere circa 35 milioni di euro di finanziamenti PIOS, col nuovo bando si poteva puntare anche a 50 milioni. Diciamo si poteva, perché ci sono seri motivi di preoccupazione; il congelamento della delibera sui vincoli, in Consiglio da quasi 2 anni, rischia di impedire il rilascio della compatibilità urbanistica, anche a quei progetti lasciati in eredità, a questa, dalla precedente amministrazione. A parte qualche messa in scena napoletana, in questi 3 anni, il livello della progettazione esistente non è stato portato avanti , né è stata prodotta nuova progettualità; rispetto ai criteri di valutazione del nuovo bando siamo messi veramente male.
Per questo sentiamo il dovere morale di operare anche con la proposta, vogliamo far emergere in positivo quel modello di sviluppo , fondato sull’etica della responsabilità, la cultura del merito e del servizio, per il quale siamo impegnati sin d’ora a favore della nostra comunità . Stiamo già lavorando per utilizzare al meglio la nostra presenza nel governo regionale: in questa direzione và l’iniziativa, concordata col Presidente della Circoscrizione, svoltasi ad Aspra il 7 maggio, per verificare la possibilità di coinvolgere l’ass. Di Mauro nel finanziamento della barriera frangiflutti. In questa direzione valuteremo, nell’ambito del coordinamento cittadino, iniziative sulla unificazione e riorganizzazione dei servizi sanitari, da proporre all’ass. Russo , e sullo svincolo, per il quale proveremo ad avere un’interlocuzione col sottosegretario Reina.
Pino Fricano
(Circolo MPA “Un progetto per Bagheria”)