Solidarietà a Lima e solita polemica sulla "deroga" negata

Solidarietà a Lima e solita polemica sulla "deroga" negata

Politica
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E’ tutta quà la seduta del consiglio comunale di mercoledì sera, e in appendice un paio di interrogazioni e piccole scosse di assestamento politico per la trasmigrazione di consiglieri da un gruppo all’altro. Si inizia come al solito in seconda convocazione, il che fa giustamente dire al consigliere Amoroso,

che tanto vale programmare la seduta alle 19.00 visto che i consiglieri con al scusa che lavorano arrivano tardi.

Su questo andrebbe aperto un problema di etica politica, ma sappiamo già che ci arriveranno addosso i fulmini di essere “qualunquista”. Vediamo perché: i consiglieri ricevono un gettone per la partecipazione alle sedute di consiglio o di commissione di 58 Euro, indipendentemente dalla durata della seduta e dal tempo della loro effettiva partecipazione alla seduta stessa.
I consiglieri che sono lavoratori dipendenti hanno diritto all’intera giornata di permesso per potere partecipare ai lavori del consiglio; non solo, ma poi, le aziende richiedono al comune il rimborso della giornata di lavoro regolarmente pagata al loro dipendente, che rappresenta un ulteriore aggravio per le già esauste casse comunali.

Quindi in pratica il consigliere viene pagato due volte: dalla propria azienda se è un lavoratore dipendente, e dal comune con il gettone di partecipazione. Sostenere come viene fatto che bisogna aspettare che finiscano di lavorare prima di cominciare è solo una piccola bugìa , ed un piccolo imbroglio.
In realtà i consiglieri dipendenti, non tutti e non sempre naturalmente, si prendono l’intera giornata come giornata libera dal lavoro o di ferie, e poi “verso le sei o le sette” vanno al consiglio.

Di Salvo prima e Vella poi avevano tentato di porre fine a questo andazzo convocando le sedute di mattina, anche per risparmiare sullo straordinario dei dipendenti che collaborano ai lavori del consiglio. Non ce l’hanno fatta, perché le cattive abitudine sono dure a morire.

Ma torniamo al consiglio:
il presidente D.Vella inizia con le comunicazione, riguardanti essenzialmente la solidarietà a Lima e ai passaggi di gruppo di alcuni consiglieri.
Solita richiesta delle opposizioni perché si vada in deroga al regolamento che prevede che sulle comunicazioni posssano intervenire solo un consigliere per gruppo regolarmente costituito e per non più di tre minuti.
La maggioranza respinge la richiesta, ed in effetti qualche conseguenza sulla articolazione democratica del dibattito c’è:
Ci sono per esempio, i consiglieri indipendenti, ad oggi tre, Vigilia, M. Di Stefano ed ora anche Bartolone, che non facendo parte di alcun gruppo, non hanno la possibilità di esprimersi.
La consigliere Vigilia protesta, ritirandosi sull’Aventino, che nel nostro caso è lo spazio riservato al pubblico ed è di là che segue tutta la prima parte del consiglio.

La solidarietà a Lima è piena e trasversale, ma emerge da parte delle opposizioni, una chiave di lettura che vede questi fatti originati da una scarsa trasparenza e rispetto della legalità da parte della amministrazione, e si insinua il sospetto che questo episodio, possa non restare isolato ed innescare una serie di ritorsioni che potrebbero portare, almeno così viene paventato dal consigliere Aiello ad uno scioglimento del consiglio.
Anche Castronovo di S.D. dice chiaramente, che la mala pianta mafiosa, malgrado i colpi che ha ricevuto, a Bagheria non è stata estirpata e niente, come peraltro ha detto Lima, si può escludere.

Questa tesi viene aspramente contestata dall’U.D.C., con Gurrado e dal P.D. con Gulli, che ribadiscono con forza la limpidezza dei comportamenti di questa maggioranza, la trasparenza degli atti amministrativi, che Biagio Sciortino in un suo intervento finale dichiara di volere rafforzare anche con i consigli comunali trasmessi oltre che per televisione, anche via internet.

Da segnalare l’intervento breve e molto teso e applaudito dall’assemblea del consigliere Lima, che rifà brevemente la storia del suo percorso politico personale, ribadendo, in conclusione, che la stella polare della sua azione politica, resterà sempre la città Bagheria con le sue problematiche.
Quanto al fatto specifico, ribadisce quanto già disse a caldo all’indomani del fatto, e cioè che non esclude nulla e include tutto.

Sono trascorse ormai due ore, e si passa alla discussione di due interrogazione del consigliere Angelo Bartolone, riguardanti la pulizia delle spiagge e il conferimento di incarichi e consulenze, e nel contempo comunica di avere lasciato il gruppo misto e nel dichiararsi indipendente, afferma che sarà all’opposizione della giunta di Biagio Sciortino.

C’era stata prima l’altra comunicazione relativa al passaggio del consigliere Tommaso Gargano dal P.D.L. all’U.D.C., che verrà formalizzata oggi con una lettera al presidente.
Per il sindaco esua la maggioranza, non cambia nulla, una semplice “partita di giro”.

Si finisce dopo le 10.30, il presidente aggiorna il consiglio alle 19.00 di oggi giovedì.