Intervista a Patrizio Cinque, candidato bagherese al parlamento europeo

Intervista a Patrizio Cinque, candidato bagherese al parlamento europeo

Politica
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In vista delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno abbiamo intervistato Patrizio Cinque, candidato nell circorscrizione isole con il Movimento 5 Stelle. Cinque. già sindaco di Bagheria dal 2014 al 2019, è l' unico bagherese in campo in questa tornata elettorale. 

  •  Come sta andando questa campagna elettorale per le europee? 

La campagna elettorale si avvia verso la fine e siamo molto soddisfatti dei risultati finora raggiunti. Abbiamo adottato un approccio vecchio stile, parlando di temi europei e cercando un confronto diretto sia con i cittadini che con i portatori di interesse, come le aziende locali. Questo ci ha permesso di percorrere molti chilometri e di entrare in contatto con un vasto numero di persone. Il riscontro è stato molto positivo e sentiamo un crescente sostegno attorno alla nostra visione di Europa e ai nostri obiettivi. Siamo fiduciosi che questo impegno si tradurrà in un buon risultato elettorale ma speriamo soprattutto che i cittadini esercitino il loro diritto di votare.

  • Come si può arginare il dilagante astensionismo? Come si contrasta la disaffezione dei cittadini alla politica? 

É cruciale mantenere un dialogo trasparente e rispettare il mandato elettorale. I cittadini tendono a credere che votare sia inutile perché poi i politici tradiscono gli elettori, o cambiando partito o non rispettando il mandato elettorale.

Tuttavia, la risposta a questo fenomeno non può essere il disimpegno. La politica ha un impatto significativo sulle nostre vite e sulla società.

Se la parte sana della cittadinanza non partecipa alle elezioni, rischiamo di lasciare spazio a chi tollera pratiche corrotte e non persegue il bene collettivo. Prevarrà la parte che tollera che i politici si riuniscano con i mafiosi, che i politici si riuniscano in comitati d’affari su yacht tenendo a distanza i cellulari o i politici che ritengono corretto che il voto si basi su uno scambio di favori con il singolo e non hanno come obiettivo il perseguimento del bene della collettività nella sua interezza

È essenziale che le persone integrino il loro impegno civico con una partecipazione attiva per garantire che i politici eletti abbiano l'integrità e la determinazione necessarie per servire il bene pubblico.

  • Quali sono le istanze ch intendi portare al parlamento europeo? 

La questione prioritaria da affrontare è certamente l’insularità e la continuità territoriale, un tema che riguarda in eguale misura le principali isole della penisola, Sicilia e Sardegna. Il deficit insulare a carico di queste regioni è stimato in circa 15 miliardi di euro annui. Questo problema è strettamente legato allo sviluppo infrastrutturale che, purtroppo, manca in queste isole.

Per territori come la Sicilia e la Sardegna, è poi di fondamentale importanza battersi per una politica comunitaria che tuteli i prodotti agricoli delle nostre aziende, spesso penalizzati dai trattati di libero scambio. Non meno importante è la pesca, che va tutelata, prima di tutto, attraverso norme che affrontino la questione delle quote tonno.

Non possiamo ignorare il contesto globale e l'attuale periodo storico. Riguardo al conflitto russo-ucraino, è fondamentale promuovere il negoziato di pace. La guerra non è una opzione possibile. L’Europa, nata proprio per garantire al continente un lungo periodo di pace, ora sta mettendo in discussione i suoi valori fondanti. Un voto al Movimento 5 Stelle sarà un voto per la pace. Mi auguro che anche in altri Paesi europei le forze progressiste e pacifiste come la nostra possano crescere e ottenere un buon risultato.

Possiamo svolgere un ruolo significativo in ambito europeo, portando avanti ideali di trasparenza, partecipazione democrazia e sostenibilità. Promuoveremo politiche che rispondano alle esigenze dei cittadini europei, combattendo la corruzione, proteggendo l'ambiente e promuovendo la giustizia sociale. L’istituzione di un reddito universale, in contrasto alla crescente povertà, è tra le altre priorità da porre sul tavolo di confronto europeo.

  • Le istituzioni europee stanno attraversando il momento più difficile da quando sono nate, secondo te cosa bisogna cambiare e cosa bisogna salvare? 

Le istituzioni europee stanno attraversando il momento più difficile da quando sono nate, affrontando sfide senza precedenti che richiedono interventi decisi e lungimiranti. Per rispondere a queste sfide, ci sono vari aspetti che devono essere cambiati, ma anche alcuni elementi fondamentali che devono essere preservati.

Innanzitutto, l'attuale sistema economico dell'Unione Europea necessita di una revisione per promuovere maggiore equità e sostenibilità. È necessario affrontare le disuguaglianze economiche tra gli Stati membri e garantire che le politiche fiscali e di bilancio supportino uno sviluppo inclusivo e la coesione sociale. Dobbiamo migliorare la trasparenza delle istituzioni europee e rafforzare le misure di lotta contro la corruzione, garantendo maggiore accountability dei funzionari europei.

Le istituzioni devono anche diventare più vicine ai cittadini, migliorando la partecipazione democratica attraverso maggiore consultazione pubblica e l'uso di strumenti di democrazia diretta come i referendum. È cruciale riformare le politiche migratorie e di asilo per garantire una gestione più equa dei flussi migratori, rispettando i diritti umani dei migranti e dei rifugiati. Inoltre, è fondamentale scoraggiare il lavoro part-time involontario, rafforzare i servizi di sostegno alla genitorialità, promuovere la parità salariale nello sport, e introdurre il diritto alla casa come fondamentale per i cittadini europei.

È necessario rivedere i Trattati europei per rendere l'Unione più efficiente e democratica. Proposte come migliorare la trasparenza del processo decisionale, assegnare competenze esclusive all'Unione Europea in settori cruciali come l'ambiente, e creare un Corpo Diplomatico di Pace dedicato alla risoluzione dei conflitti, sono fondamentali per garantire un'Unione Europea più coesa e capace di affrontare le sfide attuali.

Il principio di "stop all'austerity" è essenziale: dobbiamo adottare politiche economiche che mettano al centro il benessere dei cittadini, investendo in settori chiave come le energie rinnovabili, l'istruzione, la ricerca e lo sviluppo, e implementando misure di sostegno economico per ridurre le disuguaglianze sociali.

Inoltre, è fondamentale promuovere politiche sociali inclusive che garantiscano che nessun individuo o gruppo venga escluso. L'UE deve impegnarsi a garantire un elevato livello di occupazione, una solida protezione sociale, e la lotta contro l'esclusione sociale, promuovendo la formazione e l'istruzione dei giovani.

Ci sono anche elementi fondamentali che devono essere preservati. I principi di solidarietà e coesione sono alla base del progetto europeo e devono essere rafforzati, sostenendo gli Stati membri più vulnerabili e promuovendo l'unità tra i paesi. La libertà di movimento per persone, beni, servizi e capitali deve essere salvaguardata, garantendo che tutti i cittadini europei possano beneficiare delle opportunità offerte dal mercato unico.

L'UE deve continuare a essere un baluardo nella protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e promuovere la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico per garantire un futuro sostenibile. È importante promuovere investimenti nelle energie rinnovabili, finanziare progetti per la gestione delle risorse idriche, e stimolare l'innovazione rispettando l'ambiente, con l'obiettivo di raggiungere una società resiliente ai cambiamenti climatici e a zero emissioni inquinanti entro il 2050.

In conclusione, l'Unione Europea deve affrontare i suoi momenti difficili con coraggio e determinazione, riformando ciò che non funziona e preservando i valori e i principi che la rendono unica. Solo così potrà continuare a essere un faro di speranza e progresso per i suoi cittadini e per il mondo intero.

  • Vuoi fare un appello agli elettori ed in particolare ai bagheresi per votarti?

Desidero ringraziare tutti i miei concittadini per la fiducia che mi avete dimostrato nel corso degli anni in cui ho avuto l'onore di servire come Sindaco della nostra città. Ora mi candido per un nuovo incarico, quello di rappresentarvi al Parlamento Europeo, e questa è una grande e inedita occasione per la nostra città: per la prima volta un bagherese in Europa.
L'Europa si trova di fronte a sfide immense, dai conflitti alla crisi climatica, e io voglio portare la vostra voce in questo contesto. Voglio un'Europa che superi divisioni e ideologie, che lavori per un futuro migliore per tutti, garantendo un reddito di cittadinanza europeo e una concorrenza equa per i nostri imprenditori. Conto sul vostro sostegno in questa nuova avventura e vi invito tutti ad esercitare il vostro diritto di voto. Siate protagonisti del vostro futuro, votate sempre e in ogni occasione. Grazie ancora per la vostra fiducia.

Intervista di Lorenzo Gargano