L’incontro pubblico in aula consiliare su AMB, promosso da Articolo Uno, ha avuto senz’altro il merito di aprire uno squarcio sulla natura della partecipata bagherese e porre delle questioni sul suo futuro.
Con chiarezza, gli esperti chiamati a discuterne ne hanno messo a nudo le gravi criticità: profilo genetico illegittimo, bilanci in perdita, mancanza di trasparenza nella pubblicizzazione degli atti, scelte discutibili come quella di realizzare uno dei centri di raccolta nell’ex mattatoio comunale, struttura già destinata dal PRG ad attrezzature e spazi per la Cultura. Non si è parlato purtroppo di fiscalità, della inefficace e punitiva tassazione a metro quadro, dei vantaggi della tassazione puntuale (“meno rifiuti produci e meno paghi”) che cosi bene ha funzionato in altre realtà ai fini del recupero dell’evasione. Non si e parlato della critica condizione del centro di stoccaggio in zona Incorvino, oggetto di malessere e motivate proteste da parte dei cittadini residenti.
Nel suo intervento, il dott. Matranga, Presidente di AMB, cui riconosciamo competenza e professionalità, ha difeso invece con passione l’operato dell’azienda dal momento in cui gli è stata affidata, snocciolando le percentuali di differenziata raggiunta (sembrerebbe che siamo al 45%) e schierandosi apertamente - nella querelle pubblico/privato - dalla parte delle partecipate contro l’affidamento, con gara pubblica, a ditte private. Ottimo il richiamo alla necessità urgente di realizzare un centro intercomunale/provinciale di compostaggio, iniziativa per la quale ci batteremo senz’altro al suo fianco. Va detto che il nuovo corso della azienda, insediato da pochi mesi, ha lasciato senz’altro intravedere qualche segnale di novità: strade principali più pulite, qualche micro-discarica in meno, qualche aiuola ripulita, una maggiore puntualità nella raccolta e non dubitiamo che nelle settimane a venire possano esserci ancora ulteriori miglioramenti del servizio. Tuttavia, lo diciamo senza polemiche, temiamo che questo non basti: nonostante la passione e la voglia di fare, una azienda con le caratteristiche di AMB non ci sembra avviata a vincere questa difficile sfida. La questione dei rifiuti, nel secondo centro urbano della provincia per numero di abitanti, è complessa e necessita di mezzi, tecnologie e risorse adeguate allo scopo. Siamo convinti che solo una ditta specializzata, scelta con gara pubblica attraverso un bando ben articolato e un controllo pubblico efficace e puntuale possa garantire quel servizio efficiente che i cittadini chiedono da tempo immemorabile. Ci preoccupa inoltre la commistione tra controllato e controllore, inevitabilmente determinata dalla scelta del servizio “in house”.
Qualche settimana fa il Gruppo Cento Passi per Aspra e Bagheria ha espresso forti perplessità sulla scelta di localizzare uno dei tre CCR nell’area dell’ex mattatoio, adiacente al polo museale di Villa Cattolica, già destinata dal PRG ad attrezzature e spazi per la cultura. Una destinazione, fortemente sostenuta anche dall’attuale Sindaco negli anni passati, quando era consigliere di opposizione e nel corso dell’ultima campagna elettorale.
In chiusura dell’incontro il Sindaco, dott. Filippo Tripoli, ha invece rivendicato la giustezza di questa sua recente decisione, attaccando con toni molto accesi coloro i quali si sarebbero permessi di criticarla. «Potevano telefonarmi» - ha affermato, invece di sollevare tutto questo polverone. Il Sindaco forse dimentica che esprimere civilmente le proprie opinioni in modo pubblico e trasparente fa parte del gioco democratico. Nel corso di queste settimane nessuna risposta è stata data da parte dell’amministrazione Tripoli alle considerazioni da noi esposte. Si parla di generiche difficoltà (proprietà indivise) che ostacolerebbero l’utilizzo delle aree previste dal PRG per i centri di raccolta. Nessuna risposta anche alle nostre osservazioni sulla viabilità che in quel tratto di via Ramacca è sovente al collasso per la prossimità col passaggio a livello e l’incrocio con il rettifilo per Aspra. Ci chiediamo perché rinunciare subito a seguire le indicazioni del PRG, con le ulteriori forzature che ne conseguono. Non esistono strumenti atti a risolvere i problemi legati alla proprietà? Non è per caso, quella del mattatoio, solo una comoda scorciatoia? L’asse strutturato di spazi per l’arte e la cultura che va da Villa Cattolica a Villa San Cataldo, contiene una visione della città del futuro che non può essere abbandonata di fronte alle prime difficoltà.
Le nostre preoccupazioni, a detta del Sindaco, sarebbero dettate dall’ignoranza: chi si oppone al CCR nell’ex mattatoio non ha idea di cosa sia un moderno Centro Comunale di Raccolta e per questo, secondo lui, sarebbe «indietro di vent’anni». Il nuovo CCR, per il quale è stato affidato un incarico a professionisti esperti, sarà una casa del riciclo – ha raccontato Tripoli - ospiterà la casa dell’acqua (a proposito, noi vorremmo l’acqua potabile a casa che non abbiamo da oltre 7 mesi), un’area gioco per i bambini e tante altre amenità.
Un C.C.R. ...da Museo, che pare ci verrà spiegato e presentato nelle prossime settimane. Attendiamo fiduciosi e con tanta voglia di imparare.
Continueremo tuttavia, l’amico Tripoli non se ne abbia a male, a manifestare il nostro pensiero pubblicamente sempre e comunque, perché crediamo che il confronto anche aspro, ma corretto e democratico, sia da preferire alle …telefonate.
Antonio Belvedere, Tiziana Calvo, Pietro La Tona, Fara Pipia
Cento Passi per Aspra e Bagheria