Vorrei porre attraverso le pagine di Bagherianews una domanda al sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, alla sua giunta e ai bagheresi che hanno acompagnato il sindaco nella missione in Cina.
A Bagheria si è molto parlato di una recente missione internazionale del sindaco e diversi suoi accompagnatori in Cina per spiegare ai cinesi le sofisticate tecniche bagheresi di lavorazione degli agrumi e incentivare le possibili esportazioni dei limoni bagheresi in Cina.
Presumo che nessuno avesse spiegato ai nostri amministratori che nel territorio bagherese da circa tre decenni non si producono limoni da esportare. Né, date alcune situazioni oggettive che tutti i bagheresi conoscono, se ne potranno produrre in futuro. I cinesi, che sono molto bravi e professionali, li avranno sicuramente informati.
Capisco, l’offerta di un viaggio gratuito in Cina è difficile da rifiutare e i cinesi che hanno già conquistato con grandi opere pubbliche un bel po’ di Africa e hanno da tempo messo gli occhi sulla Sicilia non badano a spese, in questo caso modeste assai. Che volete che possa costare viaggio e ospitalità per quattro o cinque bagheresi in confronto al progetto di costruzione del più grande porto del Mediterraneo a Palermo. Spicciola ma utile elemosina.
Vado alla domanda. Che ne pensano il sindaco e i suoi esperti di politica economica internazionale delle feroci repressioni, su ispirazione del governo cinese, delle manifestazioni degli abitanti di Hong Kong in difesa della indipendenza dalla Cina contemporaneamente e mostruosamente comunista e capitalista? Ieri la polizia è passata dai proiettili di gomma a quelli veri e ha già fatto una vittima. L’episodio è documentato nel video che si trova qui.
So che molti componenti la giunta sono in primo piano nelle locali manifestazioni studentesche contro i poteri repressivi di mafia e altro. Quindi staranno sicuramente seguendo con trepidazione quanto sta accadendo a Hong Kong. È possibile una risposta alla domanda? Grazie.
Ci sono questioni molto più importanti degli inesistenti limoni di Bagheria.
Franco Lo Piparo
