La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha assolto dalle accuse di danno erariale gli ex sindaci di Casteldaccia Fabio Spatafora e Giovanni Di Giacinto, assieme ai dirigenti comunali Maria De Nembo e Alfio Tornese- si legge sulle pagine di livesicilia.it-
La questione riguardava la mancata demolizione e i mancati introiti legati all’occupazione da parte di privati di ben 31 immobili nel territorio palermitano. Tra questi, la villetta di contrada Cavallaro dove il 3 di novembre del 2018 sono morte nove persone in seguito all'esondazione del foiume Milicia.
Secondo i pm contabili, infatti, la mancata demolizione degli immobili avrebbe automaticamente comportato il passaggio degli stessi al patrimonio del Comune. A quel punto, il Comune stesso, secondo la Procura, avrebbe dovuto incassare i corrispettivi per l’utilizzo, appunto, delle case abusive fin dal 2008.
Secondo la Sezione giurisdizionale, infatti, questo “automatismo” che comporta il passaggio del bene dal privato al comune in caso di abusivismo, non è così pacifico. Anzi, secondo i giudici della Corte dei conti, serviva un passaggio ulteriore, anzi più di uno per fare in modo che i sindaci potessero incassare le somme che per la Procura rappresentano appunto il “danno all’erario”.
“La notifica dell'atto di accertamento dell'inottemperanza alla demolizione – si legge nella sentenza - costituisce indispensabile titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, integrando così un passaggio indefettibile ai fini del perfezionamento dell'acquisto in favore dell'Amministrazione, che nella fattispecie in esame è risultato del tutto omesso o non dimostrato”. Senza quella notifica, insomma, non si può parlare di immobile già passato nel patrimonio del Comune.
“Sono soddisfatto per la sentenza odierna della Corte dei Conti che definisce il campo delle responsabilità del Sindaco in materia di utilizzo dei beni immobili realizzati abusivamente – afferma il sindaco Giovanni Di Giacinto a Livesicilia.it. La Corte dei Conti – prosegue – ha fatto chiarezza rispetto ad una vicenda che adombrava responsabilità che invece non erano imputabili quale Capo dell’Amministrazione, citando espressamente in sentenza le leggi che garantiscono e tutelano il diritto all’abitazione, così come gli atti obbligatori per il Consiglio comunale e le norme per la quantificazione delle indennità dovute al Comune e le procedure amministrative cui ottemperare”. Alla soddisfazione per l’esito del procedimento della magistratura contabile, il sindaco Di Giacinto aggiunge anche il monito con il quale guida l’Amministrazione comunale. “Da parte mia non verrà mai meno, specie dopo i fatti luttuosi dello scorso anno dovuti all’abusivismo ed al dissesto idrogeologico – dichiara il sindaco Giovanni Di Giacinto – una tempestiva, seria e costante repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio che reca grave pregiudizio agli interessi pubblici urbanistici ed ambientali”.