Protesta stamane davanti i cancelli di Villa Cattolica da parte di forze politiche trasversali e consiglieri di opposizione, che hanno esposto uno striscione e dato vita ad un flashmob. Alla base della protesta simbolica la mala gestione, a detta dei promotori della manifestazione, del finanziamento di 4 milioni di euro per il potenziamento del Museo Guttuso.
Successivamente il gruppo si è spostato al vicino mercatino settimanale di Bagheria dove lo striscione è stato nuovamente srotolato e sono state spiegate le ragioni della protesta agli interessati.
Dopo la riapertura del 26 dicembre il Museo ha dovuto chiudere nuovamente i battenti appena 3 mesi dopo per l'assenza di certificazioni antiincendio e per effettuare lavori di adeguamento. Nel frattempo le azioni ispettive di alcuni consiglieri comunali, su tutti Filippo Tripoli e Massimo Cirano, avevano fatto emergere che alcune delle opere finanziate e pagate non erano nemmeno state realizzate, che alcuni impianti fossero stati collaudati seppur non funzionanti. La riapertura è quindi slittata di un altro mese ed è prevista per il 6 giugno prossimo, salvo imprevisti.
Stamattina però il caso ha voluto che a Villa Cattolica ci fosse la contestuale presenza degli ispettori dell'assessorato regionale Beni Culturali che stavano compiendo una verifca in merito alle modalità di spesa del finanziamento e alla conformità delle opere e servizi come descritte nel progetto finanziato. Come molti sapranno già alcune somme sono tornate al mittente perchè alcuni servizi non erano stati erogati benchè fossero già stati pagati.
Ad accompagnare gli Ispettori Regionali il sindaco Patrizio Cinque, l'assessore Romina Aiello e Alessandro Tomasello e il Rup Geom. Onofrio Lisuzzo.
Appresa la notizia che all'interno fosse in corso una verifica da parte degli ispettori regionali, i consiglieri di opposizione hanno chiesto di poter entrare, per esercitare il loro diritto di accesso e ispezione nei locali comunali previsto dalla legge.
Il Responsabile Dott. Giuseppe Bartolone, su disposizione dell'amministrazione, ha però dato direttive agli Agenti di Polizia Municipale all'ingresso di non far entrare nessuno, fintanto che era in corso la verifica degli ispettori.
Questa decisione non è stata accettata di buon grado dai consiglieri presenti che hanno lamentato la lesione del loro diritto a svolgere le loro funzioni.
I consiglieri hanno così chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che sono giunte sul posto e hanno verbalizzato le dichiarazioni delle persone interessate.
I consiglieri di opposizione hanno contestato la legittimità della decisone di non farli entrare all'interno della struttura, definendola arbitraria; in assenza di atti che avrebbero sancito la momentanea chiusura degli spazi esterni perfino ai consiglieri comunali.Stupisce il fatto che mentre veniva impedito ai consiglieri di etrare, all'interno di Villa Cattolica erano presenti numerosi studenti che stavano svolgendo l'attività dell'alternanza scuola lavoro, gli operai delle ditte che stanno svolgendo i lavori nel museo e i dipendenti comunali.
Per circa 3 ore quindi la situazione è rimasta in stallo e gli animi cominciavano a surriscaldarsi. Quando il consigliere Filippo Tripoli, certo delle proprie ragioni, ha provato a valicare il portone della Villa è stato trascinato fuori con la forza dalla Polizia Municipale.
Verso le ore 13 il corteo composto dai membri dell'amministrazione comunale e dagli ispettori regionali ha varcato l'uscio di Villa Cattolica. Gli ispettori interrogati dai consiglieri di opposizione, con molto garbo e disponibilità, li hanno sollecitati, come da loro diritto, e renderli edotti della mancanze che avevano riscontrato relativamente a questo finanziamento recandosi direttamente in assessorato o attivando i canali ufficiali.
La telenovela di Villa Cattolica è quindi lontana dalla conclusione.
Lorenzo Gargano
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