CGIL: la sospensione degli stipendi dei dipendenti comunali è illegittima

CGIL: la sospensione degli stipendi dei dipendenti comunali è illegittima

Politica
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Al Dirigente del Settore Personale del Comune di Bagheria
Alla Procura della Repubblica di Termini Imerese
Alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo
Al Ministero degli Interni
A S.E. il Prefetto di Palermo
All’Ispettorato della Funzione Pubblica di Roma
All’Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica di Palermo
E, p.c. Al Signor Sindaco del Comune di Bagheria
LORO SEDI

Oggetto: Comune di Bagheria. - Disposizione sindacale di sospensione pagamento stipendi al personale.


Apprendiamo che con apposita nota, che si allega alla presente, il Sig. Sindaco ha disposto la sospensione degli stipendi del personale dipendente fino alla approvazione del bilancio di previsione 2017/2019.
Tale decisione, priva di ogni presupposto giuridico, non viene nel provvedimento motivata, nè in punto di fatto né in punto di diritto, facendo solo un lacunoso riferimento “al grave ritardo accumulato per la redazione dei documenti contabili relativi agli anni 2013-2014-2015-2016 e 2017”.

Apprendiamo altresì, da un articolo di stampa di oggi, che “il ministero degli interni aveva dato 120 giorni di tempo, con decorrenza 5 agosto, per approvare i bilanci di previsione e i conti consuntivi degli anni precedenti e che ad oggi l'ente non ha ancora ottemperato”.
Viene infine, riportato quanto scritto dal Collegio dei Revisori e precisamente “L'ente si trova in gestione provvisoria potendo quindi limitarsi solamente alle spese derivanti da provvedimenti giudiziari esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie a evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente".
Tuttavia, la parte virgolettata richiama soltanto la prima parte del comma 2, dell’articolo 163 del Dlgs. 267/2000 (TUE) e non la seconda parte che continua disponendo testualmente quanto segue “Nel corso della gestione provvisoria l'ente può disporre pagamenti solo per l'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e
gravi all'ente.”
Tanto premesso, risulta del tutto evidente come la disposizione impartita dal Sindaco, che blocca il pagamento degli stipendi nel corso della gestione provvisoria, sia del tutto illegittima, in palese violazione dell’art. 163 anzi richiamato che prevede in maniera chiara ed inequivocabile che durante la gestione provvisoria le spese di personale debbano essere pagate. In disparte il danno erariale che le probabili azioni moratorie e richieste di risarcimento danni da parte dei dipendenti possono causare.
Dal punto di vista logico, poi, non ci è chiaro come per eventuali responsabilità, anche politiche, di taluni possa scaturire quella che a noi appare una vera e propria, ILLEGITIMA, irrogazione di sanzione disciplinare per tutti i dipendenti dell’Ente o, peggio, come un indebito “strumento di pressione” come sembrerebbe intendersi dalle dichiarazioni riportate dalla stampa “ ... dopo una riunione sui bilanci, di concerto con l'assessore al bilancio Maria Laura Maggiore, abbiamo deciso di sospendere il pagamento degli stipendi di tutti i dipendenti fino a quando non avremo il previsionale del 2017. Forse questo processo subirà una accelerata”.

Appare superfluo segnalare come la disposizione e le dichiarazioni del Sindaco abbiano generato un allarme sociale in tutte quelle famiglie che, da qui e “fino all’approvazione del bilancio di previsione 2017”
non avranno come onorare gli impegni finanziari e di che vivere. Si diffida pertanto il Dirigente del Settore Personale a pagare regolarmente gli stipendi del personale dipendente e conseguentemente a non dare seguito alla disposizione diramata dal Sindaco che, in palese violazione di legge e in considerazione del danno che provocherà tanto ai dipendenti, quanto allo stesso Ente nel caso di contenziosi collettivi, potrebbe configurarsi come un vero e proprio abuso d’ufficio.
Si chiede ai soggetti in indirizzo, ciascuno per la propria competenza, di adottare tutti gli atti e le azioni necessarie perché venga garantito il diritto costituzionale e contrattuale alla retribuzione e perché cessi quella che a nostro modo di vedere costituisce una vera e propria, oltre che consapevole, violazione delle legge.

Il Segretario Generale CGIL Palermo F.to Enzo Campo

Il Segretario Generale FP CGIL Palermo F.to Giovanni Cammuca

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