“Dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre del 2016 passiamo da una differenziata che in Sicilia era al 12,53% e oggi passa al 21,5%”. E’ il dato dell’incremento della raccolta differenziata in Sicilia diffuso venrdì 27 gennaio nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Rosario Crocetta.
“Un dato straordinario – ha commentato il governatore – se teniamo conto anche del dato di giugno 2016, quando e’ scoppiata l’emergenza rifiuti in Sicilia ed eravamo al 15,41%, abbiamo realizzato da allora ben 6 punti in piu’, abbiamo super rispettato gli obiettivi”. Secondo Crocetta “il governo regionale si propone di trasformare la Sicilia in un modello fortemente innovativo sul piano del trattamento dei rifiuti e raggiungere il decremento delle discariche pubbliche e private con un attenzione particolare al cambiamento del modello di raccolta differenziata”. "In caso di inadempienze dei Comuni - ha sottolineato Crocetta - dobbiamo mettere in campo un'azione sostitutiva e agire da commissari. Il mio è un appello a intervenire con forza da parte delle amministrazioni, noi siamo intervenuti più volte per imporre una tassa ai comuni inadempienti, ma questa legge non è mai potuta approdare all'Ars, ogni volta è stata bloccata".
"Sono i piccoli centri, soprattutto quelli sotto i 10 mila abitanti, tra i quali Cala Monaci, Caltabellotta, Comitini, Favara, Grotte, Menfi, Montevago, i comuni piu’ virtuosi in Sicilia per la raccolta differenziata"- ha riferito il responsabile regionale per l’ufficio speciale raccolta Salvo Cocina.
Secondo i dati forniti da Salvo Cocina, arrancano le città metropolitane di Palermo (15%), Catania e Messina (12%) e i grandi centri come Siracusa dove la differenziata si ferma al 5%. I comuni più ricicloni, invece, sono proprio i piccoli centri, con popolazione al di sotto dei 10 mila abitanti. In vetta alla classifica c'è Campofiorito con il 91,71%. Bene anche Giardinello (84%), Ribera (78%), Santa Margherita Belice (70%) e Siculiana (67%), che registrano una percentuale di differenziata addirittura superiore al 65% fissato dalla legge.
Nella classifica dei grandi centri non capoluogo di provincia bene anche Butera 66%, Balestrate, 63%, Marsala 60%, Niscemi, 50,6% e Gela con il 49%. Le buone performance registrate nei comuni al disotto dei 10 mila abitanti, secondo i dati forniti, dimostrano una certa agilità delle amministrazioni a far cambiare abitudini e stili di vita ai cittadini e dunque di raggiungere buone performance e gli obiettivi fissati dalle legge sulla differenziata.
Nei comuni fino a 30 mila abitanti, invece, la differenziata in media si ferma intorno al 20%; il dato crolla nelle grandi città, come indica la debacle di Palermo, Catania e Messina, influenzando la media regionale. Sotto media Bagheria che si ferma soltanto al 16,10% di differenziata attestandosi nella parte bassa di questa particolare classifica. Tra i comuni meno ricicloni risultano Augusta con l'8,78%, Agrigento con il 7.1% e Porto Empedocle, 2,20%.