Gino Di Stefano: "Gli attacchi al sindaco polemica strumentale, i veri problemi di Bagheria sono altri"-

Gino Di Stefano: "Gli attacchi al sindaco polemica strumentale, i veri problemi di Bagheria sono altri"-

Politica
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A distanza di qualche giorno, che ancora una volta, hanno visto Bagheria alla ribalta della cronaca regionale e nazionale, tengo a precisare, che personalmente e in qualità di ex amministratore comunale, appartenente ai gruppi politici “L’Aquilone – idee in volo per Bagheria” e “INSIEME”, esprimo rammarico e disdegno, sullo scadimento del dibattito politco bagherese.


Non mi sente di condannare o giudicare il Sindaco Patrizio Cinque ed i suoi familiari, per aver costruito una casa abusiva circa 40 anni fa.
Primo perché non è nel mio stile nè condannare nè giudicare nessuno, secondo perché in quegli anni, ed è brutto a dirsi, la realizzazione di un sogno familiare si manifestava, appunto, attraverso la realizzazione di un abuso di primaria necessità: dare un tetto ai propri cari.
Il dibattito politico è, e dovrebbe essere ben altro!
Ritengo la vicenda un offesa gratuita al sindaco ed è strumentale al solo attacco più personale che politico.

Mi dissocio da tutti i tentavi di attacchi personali a questa amministrazione, ed a dirlo, sono proprio io, che gli attacchi personali da questa amministrazione li ha subiti, in campagna elettorali, e continua a subirne a tutt’oggi, tuttavia, non posso accettare, che “ad un errore si ponga rimedio commettendo un altro errore”.

Per me, nella specifica vicenda il Sindaco, non è abusivo per il semplice fatto, che, lo stesso abiti in una casa abusiva o in corso di regolarizzazione.

Non mi sento di esprimermi sugli attacchi personali, ma semmai, mi appare doveroso rendere pubbliche le mie opinioni: credo che, a proposito del servizio delle “Iene di Italia 1”, che l'attacco al primo cittadino abbiano scatenato in lui una reazione “di pancia” e non di “testa”.

Mi aspettavo una risposta nel merito di ciò che veniva contestato: “si è vero, la mia casa è stata costruito abusivamente, negli anni ormai lontani, dai miei genitori, così come hanno fatto tanti altri genitori e famiglie a Bagheria, e che con tanti sacrifici, stanno tentando di dare corso alle lunghe procedure per la regolarizzazione”.
Per tanto, sulla vicenda, sono rimasto stupito solo dalle risposte e dai tentativi maldestri di difendere posizioni che nemmeno avevano motivo di essere difese.

Il problema, a mio avviso, è un altro: il livello del dibattito politico è arrivato agli attacchi personali, allo scambio di accuse sui reciproci fallimenti presenti e passati, al puntarsi il dito l'uno contro l'altro, accusandosi a vicenda di vivere di politica, il tutto sullo sfondo di una città i cui problemi restano e rischiano di rimanere senza soluzione per le distrazioni che qualcuno crea maldestramente, facendo anche un favore al Sindaco ed alla sua amministrazione.

Già da qualche mese i gruppi a cui appartengo hanno sollevato l’attenzione sul livello di discussione politica a Bagheria, rimarcando che lo stesso ha da tempo imboccato la strada della polemica piuttosto che delle proteste. Ad accelerare il processo ha poi pensato l’ultimo servizio andato in onda sulle reti nazionali.

A mio avviso, queste opportunità, dovrebbero essere sfruttate per attenzionare ed evidenziare come il Sindaco ed il Movimento 5 Stelle, mal governano la nostra cittadina, e su come hanno creato una rete di clientelismo e favoritismi a favore di parenti ed amici, e dovrebbe pure servire a puntare il dito contro il degrado della città e su come sia rimasto immutato, nonostante il tentativo ben riuscito di nascondere le apparenze.

Serve davvero una svolta.

Ritengo che il Sindaco abbia fallito in quel percorso di rinnovamento e rilancio della Città, che costituisce un cardine del suo programma.

Va sottolineato che Patrizio Cinque, è a capo di una amministrazione con una maggioranza bulgara, che sta operando in modo "scandaloso" e contro il rispetto delle più basilari normative in materia di LL.PP., rifiuti, e gestione abusiva del servizio idrico, oltre che nell’erogazione dei servizi obbligatori ed indifferibili ai meno abienti ed ai diversamenti abili.

Il tutto condito da un excursus su quelli che sarebbero i suoi personali e stretti collaboratori: se, come sopra detto, riteniamo che lo stesso Sindaco è solo colpevole, di non aver detto chiaramente la verità sulla vicenda della propria abitazione, discorso diverso va fatto sull’assessore all’urbanistica Luca Tripoli.
Ritengo, che sulla questione e gestione di tale assessorato, già tra l’altro chiacchierato da tempo, sia doverosa e necessaria analisi politica - amministrativa.

Chiedo a gran voce cosa stia facendo il Sindaco, sulla vicenda dello stabilimento balneare che lo stesso Luca Tripoli si prefiggeva di intraprendere?

Cosa sta facendo il Sindaco sull’attività professionale che l’assessore ha svolto nonostante sia vietata per statuto e regolamento?

Cosa sta facendo il Sindaco sulle attività catastali svolte dall’Assessore Luca Tripoli in palese violazione di legge e che comunemente dovrebbero già essere state trasmesse presso la Procura della Repubblica, per il realizzarsi di frazionamenti abusivi?

E soprattutto, cosa vorrà fare in merito, alla vicenda ben diversa dalla sua, dell’ultima scoperta casa abusiva dello stesso assessore, che lei stesso, nel video delle “IENE” ha dichiarato ben visibile a tutti che nella stessa abitazione si vedevano evidenti ampliamenti?

Concludo, con una mia riflessione: è vero, la strada più semplice per ottenere il consenso per chi ha poche idee da esprimere è quella che porta a demonizzare e a demolire il rivale in politica, senza tenere presente che in questo modo si danneggia solo la cittadinanza e l’immagine di Bagheria; questo è un abuso dell’agire politico.

Sono convinto, nonostante tutto, che si possa ritornare ad un confronto civile basato sul rispetto dell’altro anche con idee e concetti diversi. Questo è il mio auspicio che spero sia anche, in futuro, quello di chi ci amministra.

Bagheria, li 9 febbraio 2016

Gino Di Stefano