Questa avrebbe dovuto essere secondo le previsioni più diffuse la settimana in cui si sarebbe chiuso l’accordo sulla nuova maggioranza, e, ammesso che esista, sul nuovo programma.
Sinora di programmi, a dire il vero, si è visto solo un comunicato di una quindicina di righe dell’U.D.C. e uno di una trentina di righe del P.D.
Sappiamo pure bene che non è solo questione di numero di righe, ma non ci pare che di programmi e sul come realizzarli si sia parlato sinora granchè; anche perchè la tardiva convocazione di sindacati e associazioni sembra assomigliare più ad un rituale che ad una reale voglia di stimolare la partecipazione.
Ma oggi, più che della crisi in senso stretto, ci preme parlare di una serie di questioni rilevanti che configurano a Bagheria una vera e propria “emergenza istituzionale”. Enumeriamole per comodità.
A partire dal fatto che il sindaco Biagio Sciortino dal giorno 28 Luglio 2008 è di fatto il nuovo “podestà” di Bagheria. A lui afferiscono tutte le deleghe e tutti i poteri. Quanto durerà questa situazione? E chi lo sà.
Una settimana, due o anche di più.
Ma è tollerabile che un paese di 60.000 abitanti - con i problemi che ha Bagheria -vada avanti per non si sa quanto, con un sindaco-podestà? Secondo noi non è tollerabile.
Continuiamo: non è stato ancora eletto il nuovo presidente del consiglio comunale, considerato che il precedente presidente, Bartolo Di Salvo, il 15 Giugno è stato eletto al consiglio provinciale, carica in cui si è insediato il 18 Luglio.
La legge precisa che il vicepresidente assolve le funzione del presidente in caso di assenza o di impedimento di quest’ultimo: quella di Bartolo Di Salvo non è né assenza né impedimento. Ci hanno spiegato però, che è tutto in regola, che ci sono sentenze della Cassazione e quant’altro.Sarà.
O forse perchè la carica di presidente verrà messa nel calderone degli accordi?
Non è finita: l’approvazione del bilancio avverrà, se avverrà, al 31 di Luglio: considerato che Agosto serve per le ferie, le vacanze, il riposo e l’ozio, possiamo osservare che Bagheria è stata di fatto gestita senza bilancio, o in dodicesimi come si dice in questi casi (utilizzando cioè mese per mese un dodicesimo delle risorse dell’anno precedente). E’ un bene o un male questo per Bagheria?
Secondo noi è malissimo, considerato che, a parte le elezioni, non ci sono stati particolari problemi ostativi ad una approvazione del bilancio, quantomeno più tempestiva.
Anche perché la mancata approvazione del bilancio provoca una serie di ripercussioni negative a catena, dai fornitori alle iniziative da realizzare ecc...
Ed ancora, una questione che segnaliamo da tempo, da giornali locali e sito online.
A due anni dall’insediamento di Biagio Sciortino non è stato ancora eletto il “difensore civico”, figura prevista dalla legge a tutela dei diritti dei cittadini. Non c’è l’accordo, si dice; manca la maggioranza dei 21 consiglieri, è il pretesto che viene avanzato. Bene, giusto. Allora, visto che non si trova da due anni l’accordo, il consiglio abdichi a questa importante decisione e deleghi la decisione agli organi superiori.
E per finire, come si dice, dulcis in fundo: nelle settimane scorse Bagheria è stata teatro di una delle emergenze ambientali e sanitarie più gravi della sua storia (e noi ne abbiamo viste tante): ci sono state intere aree cittadini trasformate in autentiche discariche a cielo aperto, Via De Spuches o Via Roccaforte per tutte. Tutto finito, tutto risolto? Lo speriamo, naturalmente.
Ma come si sta lavorando per evitare in futuro quegli spettacoli indegni e vergognosi? Se ne sta parlando nella formazione del nuovo governo della città? Si stanno confrontando idee e proposte?
L’unica cosa che pare certa è che il contratto per il “servizio” (un termine che sa tanto di sfottò) che ci fa il Coinres passerebbe da 6.000.000 a circa 11.000.000 di Euro per il 2008. E’ vero o no? Tra un tira e molla per gli assessori, ditecelo per favore.
E è per tutto questo che la domanda che continuiamo a farci è: è mai possibile che esista una sorta di “repubblica bagherese delle banane” che si sottrae sistematicamente agli adempimenti di legge e al rispetto di norme e regolamenti, dalla mancata approvazione del bilancio di previsione alle consulenze di comodo, dal sostanziale disprezzo dei diritti dei cittadini, conseguenti al fatto che ancora non si elegge il difensore civico alla scarsa trasparenza di parecchi atti amministrativi, e che viene trasformata per giunta e impunemente in pubblico letamaio?
Ma quegli onorevoli (e quei giornali), sempre così pronti e tempestivi a descriverci come la città di Provenzano, a farci le pulci, e a passarci di diritto e di rovescio, come si dice, il “pettine stretto”, non trovano niente da dire su questo modo di amministrare?
Forse perché parlare di buongoverno delle città non garantisce la stessa “visibilità” delle tirate antimafia?...
E, per concludere, l’Assessore Regionale alle Autonomie Locali, Francesco Scoma, che ha come braccio destro proprio un bagherese, l’ex assessore provinciale nonché antagonista di Sciortino nella corsa a sindaco Enzo Gargano, non ha proprio niente da dire o da ridire su questa situazione? Restiamo in fiduciosa attesa.