Raccolta rifiuti a Bagheria: un'equazione con troppe incognite

Raccolta rifiuti a Bagheria: un'equazione con troppe incognite

Politica
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Il fatto positivo che tutti i cittadini abbiamo notato è che il paese è più pulito e i rifiuti vengono raccolti con regolarità e, diciamolo pure, anche con indubbia alacrità ed efficienza.

E' fuori discussione la volontà della Tech Servizi di legittimarsi presso l'amministrazione come azienda seria ed affidabile, e sinora lo hanno dimostrato con i fatti.

Si potrebbe eccepire che si è perso tempo, che la 'soluzione esterna' che salvaguardasse le esigenze dei cittadini che pagano la Tarsu ed hanno diritto ad un servizio efficiente, assieme ai diritti dei lavoratori, si sarebbe potuta trovare prima, ma ormai è arrivato il momento di guardare avanti, e recriminare sul passato, recente e meno recente, serve a poco.

Rimangono però aperti tutti una serie di altri interrogativi che non sono nè pochi nè banali e che mettono seriamente a rischio il momento positivo che stiamo attraversando: vediamoli quali sono questi interrogativi, quali le risposte possibili ed il futuro che presumibilmente ci attende.

A partire dai costi: la legittima soddisfazione per un paese finalmente pulito, (anche se tantissima strada c'è ancora da fare se pensiamo alla differenziata ed alla penalizzazione cui saranno soggetti in Sicilia i comuni che non raggiungono il 10%), non può farci dimenticare un aspetto della questione non secondario.

A partire dai costi dell'affidamento alla Tech, 500.000 euro/mese, quali voci 'contengano' e quali escludono, ed è un elemento sul quale occorrerà più avanti fare chiarezza. Ma questo è il meno.

C'è un'altra eventualità estremamente probabile: tra pochi giorni il commissario regionale del Coinres Antonino Lo Brutto, invierà al comune di Bagheria, una fattura di un importo, euro più euro meno, intorno ai 260.000 euro per le 'prestazioni' dei dipendenti del Coinres.

Il termine prestazioni potrebbe sembrare improprio, ma non lo è;  perchè nei fatti questa gente, (al di la di qualsiasi giudizio di merito sulla qualità, la produttività e l'efficienza del lavoro reso da qualche pecora nera), si è recata a lavorare, e non trovando,  non certo per loro responsabilità, mezzi e strumenti per poter fare quanto sinora facevano, è comunque rimasta a disposizione.

Di fronte a questa fattura il sindaco Patrizio Cinque ha due possibilità: pagare e sorridere amaro, lui e noi, o contestare in toto la fattura. Cosa farà non lo sappiamo ma possiamo solo supporlo, e cioè, (ma precisiamo che è solo una nostra opinione) contesterà, evidentemente con una procedura legale, che dovrà necessariamente essere affidata a professionisti esterni, la 'congruità' della fattura per evitare giustamente di pagare due volte per lo stesso servizio.

Ma per quanto potrà durare questa situazione ?

C'è un profilo delicato che non va sottovalutato, ed è il cosiddetto danno erariale per il quale il sindaco, ed anche i consiglieri comunali che hanno votato il recesso dal Coinres, potrebbero essere chiamati a rispondere.

E' sempre pendente sul comune la diffida "ad annullare e/o revocare in autotutela la delibera di consiglio comunale del 2 aprile 2015 entro il termine di trenta gioni dalla ricezione della presente. Trascorso infruttuosamente detto termine lo scrivente Assessorato provvederà ad attivare la procedura sostitutiva di cui all'art. 6 di cui alla legge regionale n.7/2011", fuori dal politichese significa che verrà nominato un Commissario.

La nota della Regione porta la data del 15 aprile, quindi entro il 15 maggio 2015 la delibera consiliare di recesso dovrebbe essere o annullata o revocata con un provvedimento o dello stesso organo che l'ha deliberata, cioè il consiglio, o del sindaco.

altCosa farà Patrizio Cinque ? aderirà all'intimazione o andrà avanti impugnando, sempre per vie legali, l'inevitabile provvedimento di nomina da parte dell'Assessorato all'Energia di un commissario ai rifiuti al comune di Bagheria ?

E se il TAR non dovesse accogliere la richiesta di sospensiva al provvedimento di nomina del Comissario regionale, noi ci ritroveremmo però con un commissario mandato a gestire secondo i dettami dell'Assessorato la raccolta e lo smaltimento rifiuti a Bagheria.

Fuori dai diplomatismi, sarebbe una vera sciagura; abbiamo ormai una certa esperienza di commissari a Bagheria e sappiamo con quale logica lavorano.

Ma non è finita: un ricorso al TAR avverso la delibera del consiglio del 2 aprile 2015 di recesso dal Coinres ed alla successiva procedura di affidamento alla Tech Servizi viene  presentato tramite l'avv. Nadia Spallitta anche dai dipendenti del Coinres, ed anche qua c'è una richiesta di sospensiva.

Per finire con la notizia che ad avere aderito sinora ai contenuti dell'accordo raggiunto lo scorso 21 aprile tra sindacati, amministrazione, Coinres e Tech Serivizi, ci riferiamo in particolare alla possibilità dei dipendenti Coinres di essere distaccati presso la Tech servizi, sono stati sinora appena una decina di lavoratori.

Tutti con il naso all'insù a guardare e ad attendere cosa decideranno durante questo mese l'Assessorato regionale ma soprattutto il TAR.

L'ipotesi che il mese di maggio sarà un mese perticolarmente caldo non è del tutto campata in aria, e il finale è al momento un vero rebus.

Non sarebbe male che Patrizio Cinque, per affrontare uno dei passaggi più difficili del suo primo anno di sindacatura,  si rapportasse anche con le altre forze politiche per capire su quale sia la strada migliore per raggiungere un obiettivo comune, e cioè finalmente invertire dopo sette  anni una strada che ci ha portato solo danni, ed avviare un percorso virtuoso premessa per qualsiasi ipotesi di sviluppo.

Angelo Gargano