Il consiglio approva l'affidamento della gestione del servizio idrico integrato ad Amap Spa

Il consiglio approva l'affidamento della gestione del servizio idrico integrato ad Amap Spa

Politica
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E' andata come doveva andare: il consiglio comunale di Bagheria, (e mentre scriviamo anche il consiglio comunale di Santa Flavia si sta determinando nello stesso senso), ha votato una deliberazione con cui viene affidata la gestione del servizio idrico ad Amap Spa, l'azienda che attualmente gestisce il servizio idrico integrato nella città di Palermo.

I voti a favore sono stati 18, 14 della maggioranza più 4 dell'opposizione, e 4 i voti di astensione.

L'affidamento è sino al 30 settembre; nelle more dovranno essere definiti i termini dell'ingresso dei comuni in Amap, se attraverso una partecipazione azionaria simbolica, una sola azione, o, per potere avere voce in capitolo nella 'governance' con una quota azionaria più sostanziosa.

E' probabile che se le cose andranno per il verso giusto nei prossimi anni sarà Amap a gestire l'acqua a Bagheria.

I comuni dell'Ato idrico, (circa una trentina, in considerazione del fatto che una decina di piccoli comuni hanno optato per la gestione diretta), riceveranno un contributo complessivo a fondo perduto dalla Regione di 6.500.000 di euro, (Bagheria  riceverà circa 500.000 euro), che dovranno versare nelle casse dell'Amap, che si impegna anche a garantire gli attuali livelli occupazionali.

Sono infatti 202 i dipendenti ex APS, la cui sorte è rimasta in bilico sino all'ultimo.

Un lungo consiglio caratterizzaro stavolta da uno spirito di attenzione e di apertura di fronte ad una problematica di estrema delicatezza per il futuro di uno tra i servizi essenziali per la comunità

La situazione attuale ha detto il sindaco, nella sua relazione introduttiva ed esplicativa che veniva portata al giudizio del consiglio, è sotto gli occhi di tutti: una rete colabrodo, interi quartieri malserviti e in sofferenza; l'obiettivo deve essere quindi di prendere una decisione che garantisca, assieme alla pubblicità della gestione delle risorse idriche, un efficiente gestione del servizio in tutti i suoi passaggi, e cioè dalla acquisizione delle risorse idriche, alla distribuzione e bollettazione, alla manutenzione della rete, al trattamento dei reflui e del depuratore comunale.

Sulla carta, ha ripetuto il sindaco  più volte, noi saremmo anche pronti qualora non ci fossero altre proroghe alla gestione dell'Ato idrico, a gestire da soli sin da domani alcune parti del servizio; abbiamo anche fatto dei passi, contattato imprese del territorio, ma la gestione del depuratore non è cosa di poco conto, anche perchè le eventuali violazioni di legge hanno una pesante ricaduta penale.

Quindi tutti d'accordo che la strada dell'Amap è quella in atto più percorribile e che offre più garanzie: cosicchè  tutto il dibattito della giornata in cui sono intervenuti parecchi consiglieri, Piero Aiello, Michele Rizzo, Romina Aiello, Gino D'Agati, Mimmo Di Stefano, l'ass. Atanasio, Filippo Tripoli, Maurizio Lo Galbo ed altri è stato incentrato sulle condizioni e sulle garanzie che offre la società per azioni palermitana, dal punto di vista della solidità economica, dal punto di vista degli impegni che andrà  ad assumere, fondamentale tra questi la manutenzione della rete e la garanzia dei livelli occupazionali.

Parecchio tempo ha occupato il problema di come 'entare' in Amap, se con l'acquisto di quote azionarie proporzionali alle popolazione dei vari comuni  o al capitale aziendale di Amap  Spa che è di 20.000.000 di euro, (e questo potrebbe significare per Bagheria un impegno non indifferente di circa un milione di euro), o con l'acquisto simbolico, orientamento che sembra in questa fase prevalere di una azione al costo di un euro, che inevitabilemente ci lascerebbe però fuori dalla 'governance'.

Per quanto riguarda questo aspetto la delibera votata rinvia ad un secondo momento l'autorizzazione al sindaco ad acquistare azioni dell'Amap.

Ci sarà tempo per valutare tutto questo, purchè ci si metta subito al lavoro perchè sette mesi volano: tra gli emendamenti presentati dall'opposizione ne è stato accolto uno in particolare presentato da Filippo Tripoli, che propone di rivedere il calcolo delle tariffe fissato da Sicilia acque.

Oggi c'era l'urgenza di una decisione che non creasse traumi quando dal 1 marzo 2015 il ramo d'azienda ex APS che è stato sinora gestito dall'ATO idrico, in poche parole il commissario straordinario della Provincia, Manlio Munafò, verrà trasferito alla gestione Amap.

Ed il consiglio comunale di Bagheria, finalmente unito su un obiettivo strategico, la propria parte l'ha fatta.