Considerazioni sul sondaggio sul gradimento del lavoro svolto da Patrizio Cinque

Considerazioni sul sondaggio sul gradimento del lavoro svolto da Patrizio Cinque

Politica
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La prima considerazione che si può fare riguarda il numero di votanti, oltre 1000 in 48 ore: può sembrare un numero esiguo ma se pensiamo che al ballottaggio per la carica di sindaco votarono circa 25.000 elettori si comprende bene che mille persone sono tante, mettendo nel conto che il voto veniva espresso attraverso uno strumento già di suo 'selettivo' quale è Internet. Che un buon 4 % dei votanti al ballottaggio si sia comunque espresso è un importante segnale di democrazia e di voglia di partecipazione.

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Da ogni IP, a meno di non essere dei bravi hacker, si poteva esprimere un solo voto; ridotte al minimo quindi le possibilità di manipolazione del sondaggio.

 I risultati ci danno una idea numerica  di quanto a naso c'era da attendersi, e cioè che due bagheresi su tre non sono soddisfatti di come vanno le cose, ed è questo il dato politico sul quale i nostri amministratori dovranno riflettere nelle prossime settimane, per capire cosa non ha funzionato, al di là delle difficoltà oggettive, che pure ci sono e non sono nè semplici nè facili da risolvere e da rimuovere. 

Spetta al MoV 5 stelle correggere errori, evitare arroccamenti, aprirsi a quanti, e malgrado tutto sono ancora tanti, vogliono dare disinteressatamente una mano, uscire dal fortilizio e tornare tra la gente, mettere da parte la politica degli annunci preventivi che si è rivelata disastrosa, e praticare la politica di annunciare, piuttosto di quello che si intende fare che spesso rimane nel limbo delle buone intenzioni, quello che si è già fatto.

Abbiamo messo naturalmente nel conto gli alti lai che si sono levati dalla curva del MoVimento 5 stelle, che fanno il paio con quelli che elevarono i tifosi dei candidati a sindaco delle scorse amministrative, allorchè nel sondaggio di maggio sul voto a sindaco, videro in testa un nome sino ad allora poco quotato, e cioè Patrizio Cinque.

Si disperarono i pasdaran del centrodestra, del centrosinistra e del centrocentro: urlarono, insultarono, pestarono i piedi, ci irrisero, ci trattarono per imbroglioni, manipolatori e visionari, e ahimè anche comunisti, ma alla fine si dovettero arrendere, e Patrizio Cinque, secondo sondaggio e voto popolare, divenne sindaco di Bagheria.

Stessa cosa oggi per il sondaggio sul giudizio sul lavoro del sindaco: è intempestivo, è fuori luogo, questo non è giornalismo, vergogna, bisogna aiutare questi ragazzi e litanie del genere.

Leggendo alcuni di questi commenti ci tornava alla mente un consiglio comunale di cinque anni fa, sindaco Biagio Sciortino, allorchè un nostro articolo di denuncia sugli sprechi ed i costi della politica sempre su bagherianews.com, occupò oltre due ore di dibattito consiliare, con consiglieri di tutti i gruppi politici, nessuno escluso, che aggredirono verbalmente il sottoscritto in nome della 'imparzialità' e della 'correttezza dell'informazione' accusandoci  di essere  faziosi.

In questa autentica caccia alle streghe si distinse qualche consigliere del partito democratico e del centrosinistra, che tra le proprie file purtroppo annoverava uomini sempre pronti a fare le barricate quando si trattava di difendere la libertà di stampa e di espressione nel Burundi o nello Sry Lanka, ma fieri avversari della libera informazione quando questa sfiorava troppo da vicino il loro portafogli.

Così anche oggi: quelli pronti a scrivere Je suis Charlie Hebdo nella propria bacheca divengono, quando sono in gioco i loro interessi, i peggiori nemici di chi ha il coraggio di scrivere cosa pensa; peraltro abbiamo anche notato ultimamente che alcuni maestrini e maestrine del MoV 5 stelle hanno preso l'abitudine di dare la pagella ai giornalisti: 'bravo', 'corretto', 'professionale', 'molto professionale come sempre', 'fazioso', 'politicamente schierato', e giù i premi Pulitzer de noantri pronti a dare lezioni di giornalismo e di imparzialità.

'Ubi desunt equi trottant aselli', si diceva un tempo.

Si è soliti dire che gli stolti quando indichi la luna sono portati a guardare il dito, e purtroppo è vero: non capiscono gli stolti che nei sondaggi, contano le variazioni nel tempo. E le variazioni magari fra qualche mese riporteranno il sorriso sulla faccia oggi ingrugnita di qualcuno dei 5 stelle.

Naturalmente continueremo a a comportarci così come abbiamo fatto negli ultimi sette anni: certo ci mancherà il mi piace dei maestrini e delle maestrine, e ce ne faremo una ragione, ma ci conforteranno gli accessi giornalieri al nostro sito che oscillano dai 10.000 ai 15.000 al giorno.

Sono loro, ahimè lo confessiamo, i nostri veri padroni, e cambieremmo solo se ci accorgessimo che le cose che scriviamo non sono più di loro gradimento.