Faraone agli operatori scolastici: il cambiamento è la parola d'ordine

Faraone agli operatori scolastici: il cambiamento è la parola d'ordine

Politica
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La saletta informatica del Liceo classico 'F.Scaduto' di Bagheria è strapiena, oltre un centinaio di persone che dall'inizio alla fine parteciperanno a quella che è stato un vero e proprio incontro di lavoro con Davide Faraone, e non una passerella, come tante talvolta siamo abituati a vedere.

Dal tema della disabilità, che era l'elemento cardine della presenza del sottosegretario, il discorso si è inevitabilmente allargato alle altre problematiche della scuola.

Tra i presenti quasi tutti i dirigenti scolastici delle scuole bagheresi, parecchi insegnanti, personale tecnico, gruppi di studenti, qualche dirigente del P.D..

A dettare il tempo di un confronto sicuramente utile per chi deve risolvere i problemi della scuola, il prof.  Sergio Martorana, che dopo il saluto di benvenuto da subito la parola alla padrona di casa, la prof.ssa Giuseppa Muscato, che sciorina le complesse problematiche della scuola e della necessità di non essere lasciati soli a risolverli. A sostenere sia pure in un quadro più ampio le sue tesi arriva anche Maria Luisa Altomonte dell'Ufficio scolastico regionale; ma poi gli interventi che seguno tutti estremamente incisivi e circostanziati danno un taglio fortemente propositivo al convegno di oggi: strutture spesso inadeguate e poco accoglienti, poche risorse per ampliare l'offerta formativa, carenza di personale soprattutto per i servizi alla disabilità e talora, come conlcude la prof. Rosalba Bono del 1° circolo, anche problemi primari, come quelli del riscaldamento, ancora oggi non attivo nelle scuole di Bagheria.

Anche Vittoria Casa, dirigente del 2° Circolo,  descrive una realtà in cui soltanto la passione e i sacrifici del personale docente e non docente riescono  a porre rimedio a condizioni di lavoro difficili.

Anche negli interventi degli studenti rappresentanti d'Istituto delle varie sciuole emerge il disagio per una scuola incapace talvolta di dare risposte ai problemi del nostro tempo.

In chiusura c'è l'intervento del papà di una ragazza disabile, e nel dibattito irrompe con tutta la sua drammaticità la condizione difficile ancehe da immaginare, e non solo nelle sedi scolastiche, per chi si trova a dovere gestire nel quotidiano la condizione della disabilità.

Una battaglia continua, estenuante e sempre controcorrente, denuncia il padre di questa ragazza: dai piccoli problemi di ogni giorno, il posteggio riservato che viene sistematicamente occupato da incivili, al riconoscimento di norme e di leggi che dovrebbero rendere la vita meno difficle a queste persone e che talora invece la complicano, come se le normative di aiuto verso la disabilità mascherassero una sorta di situazione di privilegio.

Una battaglia al giorno per affermare il diritto a vivere.

Non sono tutti uguali continua nel suo intervento il genitore, ogni soggetto disabile come ognuno di noi 'normali' ha una sua sensibilità e ricchezza inetriore che non può e non deve essere considerata una zavorra ma una risorsa per noi per arricchirci facendoci intendere e conoscere l'altro : non si dovrebbe poter neanche dire 'tagliamo le ore di assistenza o taglimo i fondi ai ragazzi disabili, perchè per quante siano le ore che la collettività dedica a queste persone sono sempre poche'.

Un intervento di grande umanità, ma anche di grande lucidità.

altChiude il sottosegretario Davide Faraone, partendo da una parola d'ordine: cambiamento della scuola.

La scuola deve cambiare e per tutta una serie di aspetti: nella gestione delle cosidette attività extracurriculari che debbono uscire dal ghetto ed assurgere alla stessa dignità degli altri insegnamenti; nella capacità su cui devono scommettere gli insegnanti di un più stretto rapporto tra scuola, università, mondo del lavoro; riforma dell'apprendistato e della formazione che deve essere preingresso effettivo nel mondo del lavoro e non vuoto girare nel nulla, solo per dissipare risorse; scuola moderne e accoglienti, e rivendica il massiccio programma di interventi di edilizia scolastica varato dal governo.

Più collegamento con le realtà esterna, lavorare sugli start up d'impresa, insiste il sottosegretario, la scuola deve incubare progetti di rinnovamento ed essere foriera di processi innovativi; solo così si batte la crisi e si vince la scommessa.

Per questo conclude Faraone, daremo più insegnanti alle scuole e daremo più risorse, perchè solo l'investimento nei saperi, ci potrà consentire di vincere le sfide che la società di oggi ci propone.

Un utile e proficuo scambio di opinioni alla fine del quale crediamo che ognuno abbia rafforzato le proprie speranze nel futuro della scuola italiana. Una piccola nota stonata: l'assenza del sindaco e dell'assessore alla pubblica istruzione.

Da parte dell'amministrazione solo un breve e formale saluto del consigliere Francesco D'Anna, arrivato ad incontro già iniziato, in tempo comunque per ascoltare le conclusioni di Faraone.quasi alla fine dell'incontro.

A stigmatizzare questo comportamento arriva un comunicato di Daniele Vella che scrive:

"Stamattina al Liceo Classico di Bagheria, centro territoriale per le disabilità, si è svolto un incontro, con il Sottosegretario di Stato all'Istruzione Davide Faraone, avente ad oggetto la buona scuola e la disabilità.
Erano presenti una ventina di dirigenti scolastici, numerosi professori e rappresentanti degli studenti.
Troviamo sia molto grave l'assenza ingiustificata del Sindaco di Bagheria e dell' Assessore all'Istruzione invitati per tempo ad intervenire e a portare un loro contributo.
Poteva essere una occasione ottima per interessare il Governo nazionale delle problematiche che riguardano il nostro Comune e che attengono alla delega del Sottosegretario ( edilizia scolastica, questione assistenza ai bimbi disabili, progetti sperimentali sulla scuola,ricerca)."

E  non ha tutti i torti.